Dietro la nebbia : niente
Sono d’altra parte ormai passate e archiviate anche le feste di fine ed inizio anno, feste cui un’amministrazione pubblica non può fare a meno e quindi ci sono tutte le condizioni perché quella macchina da guerra, così almeno sembrava promuoversi il governo Canio II, riprenda o meglio inizi finalmente la sua attività di mandato, diversamente ci dovrà spiegare che ci sta a fare al costo di 550.000,00 euro nel quinquennio, insomma di mezza piscina o quasi, al punto che se continua così viene da pensare che sia proprio e solo questo lo scopo, cioè i 550.000,00 euro.
In questo desolante quadro invernale, dove per giorni e giorni non solo non si vede il sole, ma quasi neppure la luce, superminoranza prepara l’avvio d’anno, confezionando subito un Consiglio, sia per chiudere l’esame con il voto (saltato per collasso del relatore il 21 di dicembre) del ridicolo accordo siglato tra Canio ed il Principe Domenico, accordo ora lievitato a circa un duemilioni e mezzo di euro, sia per chiedere notizie di una serie di altre faccende e ritardi.
Fatto questo dovrà, se Canio non da segni di vita, iniziarsi un incredibile pressing, senza fiato, per stanare questa gran maggioranza dallo stato di letargia entro cui è misteriosamente o forse normalmente caduta.
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