Consiglio
di finanza si direbbe a leggere l’ o.d.g. dell’appello per il 4 del prossimo di
ottobre, consegnatoci quest’oggi; insomma ci daranno un po’ di numeri, noiosi e
quasi sempre senza senso e sempre poche spiegazioni così, fosse per loro, finirebbe in tre minuti o pochi più
e un’altra volta si va a casa senza niente. Comunque non perdiamo la pazienza,
apprestiamoci a sentire declinare quei numeri ed i testi scritti e per loro prepararti
dagli uffici. Comunque non c’è storia,
la musica non cambia, hanno i soldi, ma li consumano tutti o quasi tutti dentro
sto Palazzo. Non c’è un guizzo, non un sussulto, un’ invenzione, insomma qualcosa
che faccia capire che ci sono, che lavorano, che pensano e producono. Minoranza
questa volta è stata onesta, non li stressa, pone solo due dei temi su quel porto
che non c’è , come giusto anche è, chiede e vuole un po’ solo sapere le novità
dell’ultimo minuto. Quanto al resto quindi non c’è niente, sedie vuote, mute e silenziose,
è già l’autunno: durerà quasi tre anni.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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sabato 29 settembre 2012
venerdì 28 settembre 2012
CITTA’ DI STRESA
IL SINDACO
DISPONE DI CONVOCARE il CONSIGLIO COMUNALE
in sessione straordinaria – seduta di I convocazione, per il giorno di
Giovedì 04 Ottobre 2012, ore 21.00.=
presso il Palazzo dei Congressi, Sala Consiglio Comunale
in sessione straordinaria –
Per deliberare il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Lettura e approvazione verbali sedute precedenti.2. Ratifica deliberazione G.C. n. 99 del 22.08.2012 “Esame ed approvazione 2° variazione al bilancio di previsione, esercizio finanziario 2012.
3. Ratifica deliberazione G.C. n. 107 del 05.09.2012 “Esame ed approvazione 3° variazione al bilancio di previsione, esercizio finanziario 2012, con contestuale modifica degli aggregati rilevanti ai fini patto di stabilità interno e modifica P.E.G.”.
4. Comunicazione deliberazione G.C. n. 79 del 27.06.2012 “Prelievo dal fondo di riserva”.
5. D. Lgs. 267/2000, art. 193 – Ricognizione stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio – esercizio finanziario 2011.
6. Esame ed approvazione 4° variazione al bilancio di previsione, esercizio finanziario 2012.
7. Modifica prospetto contenente le previsioni annuali e pluriennali di competenza mista degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità interno.
8. Riconoscimento debiti fuori bilancio.
9. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Stato del servizio di redazione degli atti deliberativi (prot. n. 9933 del 12.07.2012).
10. Gruppi Consiliari Insieme! e Lega Nord – Opere portuali: mozione in merito a ricerca e individuazione di positiva soluzione alle problematiche in corso (prot. n. 12680 dell’ 11.09.2012).
11. Gruppi Consiliari Insieme! e Lega Nord – Interpellanza. Opere portuali, nuove problematiche attuative e di finanziamento (prot. n. 12679 dell’ 11.09.2012).
IL SINDACO
avv. Canio Di Milia
giovedì 27 settembre 2012
DELITTO SENZA CASTIGO
Il delitto, anzi
più d’uno, era accaduto nel Palazzo dove qualcuno, un po’ infedele, a legger le sentenze compilava le
buste delle offerte, poi cambiava la casacca e faceva il giudice di gara dove
apriva le offerte da lui, per conto d’altri, formulate. La giustizia comunque aveva
fatto la sua parte, qualcuno patteggiava, qualcun’ altro condannava. Così almeno
pur pareva e come recita la norma, i mercanti dovevano esser scacciati, per
almeno 5 anni, fuor dal tempio a pedate nel sedere. Il condannato da un po’ se
n’è già andato, diversa sorte, invece, sembra
esser toccata a quelli che fecero ricorso a patteggiare che, sembra di capire, ricorrendo
alla italica furbizia, avrebbero, anzi hanno, questo è certo, affittato le
aziende alle consorti e loro, immacolati, vanno avanti come prima e forse più di prima;
partecipano alle gare le consorti e quando se le aggiudicano firmano il
contratto con quelli del Palazzo, facendo affari, appunto, come prima. Di questo
andazzo, per il vero, se ne sarebbe accorto anche il governo centrale di Palazzo
che rimetteva la questione nelle mani del già noto, ormai, Pafundi. Costui, bisogna dirlo, è stato chiaro, più che
chiaro; il rimedio è stato un sotterfugio assai vietato, bisogna, è anche
sempre vero, verificare un po’di cose, ma sembra proprio che, in questo caso, sia
vietato; così recita Pafundi, ma non lui solo, nel parere formulato e consegnato. Di questo bel parere
prendiamo dunque atto perché, intanto, le cose sono fatte ed i mercanti se ne stanno
ancor nel tempio indisturbati. Culpa dunque in eligendo o forse culpa in
vigilando, chi lo sa ?
mercoledì 26 settembre 2012
SPENDERE MEGLIO E MENO
Navigando
nella rete la trovate, poi se andate la vedete a Cadenabbia e pensiamo che funzioni.
Cosa costi non si sa, dipende poi crediamo dalla misura che si sceglie, svolge più
di una funzione e questo non è affatto niente male. Non ci voleva dunque molto,
ma copiare solo un poco andando in giro a curiosare; chiavi in mano da due anni
funzionava, quanto a impatto sulla costa quasi zero, si salvava anche la
spiaggia e la vecchia passeggiata. Ora è tardi e la cosa è fatta male, mentre sembra che i lavori,
questa volta, sian ripresi, tempo e pioggia permettendo, ci auguriamo che
finiscano un po’ a breve e il cantiere, quasi eterno, venga chiuso e ripulito,
cancellando la vergogna di una vasca per il bagno che, ancor oggi, chi non sa
non lo capisce cosa sia sto scatolone di cemento abbandonato a fianco il lago. Un milione e
poco più, alla fine comunque sarà andato,
cosa venga a questa Stresa e al suo turismo giusto in più non lo si sa perchè a
fare il censimento di piscine ce ne sono forse 100 o poco più. Auguriamoci
questo almeno che, alla fine, appaghi l’occhio e che funzioni, altrimenti anche
i soldi son buttati, un'altra volta, dentro l’acqua.
martedì 25 settembre 2012
INDULGENZE
C’era stato un po’ di giallo; il curato era caduto e rimasto handicappato, il sostituto poi risultava anche indagato, quindi, si era subito bruciato. Comunque adesso che l’estate è già finita, il prelato nominato mette piede sulla terra della Perla con uno sbarco, in tutto punto, organizzato. Benvenuto; finalmente! Era ora, ci è consentito forse dire, questo cambio ci voleva, così almeno ci sembrava lo volesse e lo chiedesse anche il popolo di Dio. Fa gli onori della casa, con un pizzico di invidia, questo gran cerimoniere che risiede nel Palazzo e da primo peccatore, lo riceve Lui per primo, poi lo aiuta nello sbarco, lo saluta Lui per tutti i cittadini; segue il rito assai solenne in parrocchiale e alla fine, sotto un arco della pace, gran finale con la banda che strombazza. Bene dunque, fuori uno, c’è voluto certo il tempo, ma si sa che la Chiesa mica ha fretta, ha i suoi tempi, lei o l’Eterno poi.....ci arriva. L’altro, invece, il peccatore, lo teniamo mica poco, fuori due non è domani, ma è fissato solo l’anno domini 2000 e zero 15, poi ha finito, è condannato alla sua pena che è l’inferno. Detto questo, il curato è un nominato, questo è vero, santa madre Chiesa è gerarchico/romana, quanto fa non si discute; mentre il premier lo eleggiamo, è fatto in casa, lo scegliamo, se non va, magari, lo cambiamo, ma intanto, pro tempore, lo teniamo. Soluzione non ce n’è, ma se insieme a questa festa per l’arrivo del Curato, si imbastisse un’indulgenza per i pubblici peccati,il governo cittadino, con in testa il comandante,ben potrebbe approfittarne e farne uso, confessando tutti e in pubblico, quei peccati consumati stando dentro il gran Palazzo. Il Curato, poi felice, ne dispensa le indulgenze e così purificati se ne stanno a governare, buoni buoni e senza danno, sino a termine mandato.
lunedì 24 settembre 2012
ALTRI TEMPI
Si scannano tra loro con questa storia dei soldi, tanti, troppi, una valanga data ai gruppi consiliari regionali, soldi spesi per fatti personali, per feste, per vacanze, per amici, per co.co.co., senza neppur sapere quanti ne prendono e prendevano e statene sicuri che pochi o nessuno sta fuori dal sistema. Quanto al Parlamento Subalpino, dove son seduti ben 14 gruppi consiliari, la cifra per i gruppi, a sentire ieri la TV, è di 7.5 milioni per anno, qualche dato ve lo abbiamo poi anche dato noi, comunque tanto è il grasso che ormai cola che tagliare ce n’è, eccome. Ora, da quanto tempo vada avanti la faccenda non si sa, ma certo non da ieri e nemmeno l’ altro ieri. Una volta era diverso ? Si lo era e vi racconto una storia d’altri tempi. Era l’autunno-inverno degli anni 1975/76, chi scrive prendeva all’alba, il lunedì, il treno diretto per Torino. Stazione di Novara, salivano, ogni volta, due signori con due cartelle piene, viaggiavano insieme e, sempre, tra loro discutevano. A Porta Susa scendevano, attraversavano la strada e prendevano il primo autobus che passava. Bene, l’uno dei due era il Presidente del Consiglio Regionale di quel tempo, si chiamava Sanlorenzo, l’altro era un Professore di storia dell’arte alla Statale di Milano, che si chiamava Rosci e faceva l’assessore regionale qui in Piemonte. Di soldi per andare da casa alla sede regionale che volete che spendevano ? Quasi niente e di auto blu non c’era manco l’ombra, però in quei due anni di leggi ne fecero 124 e ora, come vi ho già detto, siamo a 9. Il salto da ieri ad oggi è quindi una vertigine che sembra non finire dove la storia dell’abolito vitalizio, tanto così vantato dall’odierno Presidente, ma deciso solo per quelli che verranno dopo lui, diventa uno specchietto per le allodole, tanto di grasso cola che ce n’è proprio per tutti.
sabato 22 settembre 2012
ATTESA
Ormai è tornato il nostro Capo e si prepara, così almeno lo speriamo, all’incontro, che è un obbligo di legge entro la fine di settembre, con tutto il gran Consiglio. Ci son però le indiscrezioni che, forse, di un qualche giorno l’incontro slitterà, complici i conti che devono tornare. Pazienza, noi aspettiamo perché se a loro non gli importa che il tempo va di fretta, meno che meno la fretta l’abbiam noi che stiamo qui a guardare e ad aspettare. Comunque l’attesa sarà forse premiata con le notizie, speriamo positive sul Porto, Palazzola, la Gabbiola, la Piscina, i progetti di finanza, le stazioni dei battelli, la variante, insomma si fa il punto sui programmi e i loro soldi. A proposito di soldi, porto o non porto che sarà, intanto a fine anno, sembra certo, ben 350 mila euro dei suoi soldi , comunque, andranno persi. Questa è la somma che la Regione non ha ancora accreditato per sto porto e, sempre fa sapere la Regione che, con l’ultimo dell’anno, andranno in perenzione. Quindi anche se per il porto sarà si, Canio e il suo Dottore dovranno cercare questa cifra nei soldi di bilancio perché sono saltati. Erano gli unici che non incidevano sul patto, che sventura, insomma non una c’è che va giusto sul bersaglio. Comunque noi aspettiamo, non c’è fretta, c’è fretta solo per Zanetta, noi aspettiamo e quando Canio chiamerà, saremo li a fargli questo esame nel mezzo del mandato e poi vedremo.
giovedì 20 settembre 2012
VIRTU' REGIONALI
Oggi tocca alla Regione quella Lazio, ieri era
toccato giusto a un’altra, l’altro ieri a un’altra ancora e domani toccherà
ancora a un’altra; insomma la storia non finisce e di fare pulizia sembra un mestiere senza fine. Oggi scoppia
un nuovo caso e giù promesse che è l’ultima e poi basta e invece siamo pronti
per un altro. Come stiamo qui da noi ? La Stampa, giusto ieri, pagina 6, fa l’elenco, Regione per Regione
che chiama l’altra casta, di quanto costano i Consigli regionali e la cifra è
impressionante pari a totali €. 1 miliardo 59 di milioni e un po’ anche di
rotti. Di questa cifra, quasi 82 milioni in euro spettano al Piemonte, o meglio
al solo suo Consiglio. Cosa ha fatto sto Consiglio ? Quest’anno, in nove mesi
ha fatto 9 leggi. Pochino dunque, quasi niente e 9 milioni dunque in euro ci è
costata una leggina, magari scopiazzata con il sistema copia incolla. Se poi si
ha tempo e un po’di voglia di navigare dentro la rete, si possono trovare
alcune cose interessanti e anche curiose. Le leggi, abbiamo detto, sono poche,
ma le sedute, sino a luglio, sono tante, 85 e
l’assenteismo dei consiglieri quasi assente, meno assente quello del
personale del consiglio che va dal 20 al 12 per cento in ogni mese. Morale, poiché
per ogni giorno di assemblea, esente tasse, si danno a ciascuno dei presenti
consiglieri 122.07 euro, in sette mesi di “ lavoro”, i 61 componenti si sono
consumati quasi euro 632.932 e siamo solo a luglio, poi ci aggiungiamo il
rimborso chilometrico che pur si prendono per andare in assemblea. Per
completare il quadro dei “rimborsi”,
prendono, ogni mese 976.56 euro che fanno per tutti 59.570 e per 12 mesi
fanno in euro 714.840, più 8 rimborsi per ciascuno, sempre mensili, per viaggi casa/ufficio anche se non vanno e
per altri 3000
chilometri a ciascuno, mensili e forfettari che di chilometri per tutti in un
anno ne fanno 2 milioni 196.000, ovunque se ne vanno o anche se non vanno. Tutte queste cose ed
altre ancora, se poi volete, trovatele sul sito del Consiglio Regionale, alla
voce trasparenza; se poi volete ancora,
fate girare un motore di ricerca, scrivete cococo consiglio regionale Piemonte
e troverete le liste degli amici fortunati, con qualche nome noto anche da noi,
e li ci sono 3.800.000 euro e un po’di più , buttati in un biennio per
mantenere , di nascosto, quella che chiamano politica. Da ultimo e per ridere,
ma è vero, esiste anche, per legge regionale, l’associazione degli ex già consiglieri,
insomma sono come equiparati ai combattenti.
mercoledì 19 settembre 2012
DES ILES CHE NON ASPETTA
Breve flash back: ultimo Consiglio, Canio si alza, gonfia il
petto e ai suoi tutti riuniti racconta che, quanto allo stralcio di variante per
Zanetta, la minoranza conta solo balle, anzi calunnia, perché la questione è decidere
se fare un mega nuovo grande albergo oppure no, quindi l’alternativa è tra lo
sviluppo o la decrescita, il declino; il resto l’ho già scritto e lo tralascio.
Detta così, Canio magari ha anche una ragione, però non è così perché la
questione non sta proprio così, ma se lasciar fare comunque un grande albergo con
le regole di oggi, o invece consentir di fare un mega grande albergo con le nuove
regole riscritte, forse anche sotto dettatura, di domani. Arrivo ora alla prova
che la verità è proprio questa qua ed ecco che il Des Illes, che pure era ed è in
lista d’attesa dentro la variante per circa quasi 16.000 cubi, forse un po’ stanco
di promesse, presenta il suo piano esecutivo per quello che oggi può già fare.
Di più non posso dire, ma presto dovrebbe uscire la notizia all’albo web del
nostro bel Palazzo così che lo potremo anche vedere. Dovrebbe essere qualcosa
come 5.000 nuovi cubi, forse una piscina e cose un po’ così, insomma lo
vedremo. Morale è che: come il Des Iles può fare, potrebbe, eccome, già fare anche
Zanetta e mica poco, circa e di più di 30.000 cubi, ma non basta, come sappiamo,
ne vuol 44.000 e poi c’è la questione delle regole che hanno da saltare. Questo
doveva ai suoi Canio raccontare quella sera e non girar la cosa in altro modo,
ma così vanno le cose qui sul lago, dove chi si oppone diventa un criminale.
martedì 18 settembre 2012
MISSIONE IMPOSSIBILE ?
Stimolati a dare una risposta a chi si chiede se si afferra
il lato giusto del problema, cerchiamo di capire quale sarebbe la missione che
si assegna, in generale, a quel consesso che si riunisce giusto qualche volta per votare o poco più, su di un pacchetto di materie limitato. Questo abbiamo
detto, in generale, poi caliamo un poco più qui giusto da noi ed allora si
entra nel programma di mandato, cosa è che viene fatto e cosa è che non viene,
invece, fatto e qui, non va dimenticato, a monte ci sta il voto che quel
programma, a maggioranza, lo ha approvato e in qualche modo, perciò, va rispettato. Quindi qui c’è già un pezzo di missione, gli uni che
si realizzino il programma, gli altri lo contrastino, se riescono, laddove non
convengono su esso o se esso è fuori strada. Ma questo è un discorso, ancora,
un po’ troppo generale, ne siamo bene consapevoli, non coglie l’obiezione al
lato giusto. Ci manca dunque ancora un passo che è quello che prende nel cuore
la questione e tocca, con mano, un poco la vita quotidiana. Si tratta di capire come quel consesso, molte
volte inanimato, può entrare nelle case, non solo in quelle fortunate, ma in
quelle anche di tutti e dare un segno che poi esiste e fa qualcosa o, invece, non fa nulla e perde
il tempo, soltanto, a litigare. Ora i temi locali e anche più sensibili sono
quelli che toccano la vita ed il lavoro di chi vive sulle sponde del suo lago e al tempo della crisi, l’economia turistica di questa perla un po’ annebbiata ed
invecchiata. Facciamo allora un po’ la lista della spesa che è poi la mission
che si dovrebbe avere e vediamo come è andata e come andrà.
Ci sta una roba, che sarebbe anche un motore dove l’ultima volta
ci hanno speso circa 17 miliardi, erano lire. Il motore è quasi fermo, il
gestore, con la scusa della crisi, non funziona, i grandi alberghi si
arrangiano da soli, è tutto PIL che altrove se ne va e manco viene qua. Ora pensano all’expo,
ma quello è da venire e poi finisce, mentre è oggi che il motore non si muove. Lo capite, stiamo
parlando di quel Palacongressi, abbiamo anche fatto un interpello nel consesso:
blà,blà,blà. , è tutto come prima, la ricchezza non vien qua.
Ci sta un gran parco, 16 ettari proprio messo a
fianco della nostra cittadella, ne passano dai 90 ai 100 mila tutti gli anni,
sono pochi; è un motore un po’ imballato e senza spinta. Va rilanciato ed PIL
va raddoppiato, questo è il tavolo da aprire, altro che firmare “ storici accordi” tra un Principe e il suo Alcade. C’è il fronte della cortina avanti il lago, dove anche l’Architetto
Mario Botta ci aveva messo una firma su una bozza e diventava un grande spazio
di spettacoli e di eventi. Una opportunità da offrire e che pochi potevano
copiare. Bastava una stagione di spettacoli ed il PIL aveva una impennata. Lo hanno nascosto in un
archivio impolverato, rimangono le auto a mirare lo spettacolo fronte del lago. C’è sta Palazzola, c’erano anche i soldi, era l’occasione di
un turismo culturale fuori anche stagione, un altro modo per far crescere sto PIL . E’ rimasta
senza soldi e forse anche senza idee dove trovarli e cosa farci e, un’altra volta, si è persa
l’occasione. Ci sono le aree degradate: ville, parchi, ricoveri dei tram,
tutto in piena vista da offrire agli ospiti in visita di onore. Sulla Gabbiola solo
tante di promesse, morire che han fatto un progetto di finanza, ora persino le
promesse le rinnegano; sulle ville e sui parchi, si che han fatto altre
promesse, ma sono fatte ai proprietari, per
disfarle e farci i mega grandi alberghi
da vendere a 30 euro la camera e 16 la cena, così altrove se ne andranno i
molti nuovi ricchi che girano nel mondo e il Pil non andrà su, ma rischia di
andar giù. C'è poi sto porto che non c'è, si discuta pure se è giusto o meno giusto, ma quello che invece certo c'è sono quei 3000, circa, mezzi che compongono la flotta Italo/Svizzera a spasso per il lago. E' tutto PIL che non approda. Ora vien lunga e devo chiudere: quanto al nido per bambini,
più che portare una proposta fatta per benino con numeri, le cifre, le regole, i
modelli di gestioni e dimostrare che il
costo sarebbe stato quasi la metà, che potevamo fare? Prima ci dicono che, forse, è si e poi non
dicono più niente, ma spendono e fan spendere, per pochi, tanti soldi. La cittadella viene anziana ? Certo che si,
ne muoiono, ogni anno, circa 70 e ne nascono solo 35, il saldo è quindi – 35, di questo passo si
fa in fretta a cambiare la curva anagrafica, ma se il Pil crescesse, magari un
po’ anche si inverte quella curva, altrimenti si
riempie di badanti e forse val la le pena di sostenere la spesa per badanti
piuttosto che chiudere gli anziani in casa di riposo. Ma Lui querela e perde il tempo a scrivere cause per lesione a Sua Maestà ed il risultato è questo qua.
lunedì 17 settembre 2012
METODO CANIO
Ora che torna dalle ferie ritorna anche al suo posto di
comando, secondo piano del Palazzo con vista sulla piazza, salta su quel trono e
inizia l’ultima fase di quest’ anno. La novità del Capo, lo abbiamo già
accennato, è che, dopo annunci ripetuti e reiterati, l’ultimo atto prima delle
ferie fu calare quell’ asso tenuto nella manica: la querela per lesione
personale, come fosse un’arma di governo, un modo da usare per stroncare chi si
oppone, un modo per far credere alla gente che chi muove la querela è quello
che ha ragione e che gli altri, gli accusati, sono i malvagi che pescano nel
torpido, che sono i mentecatti che provocano il governo ed il suo capo, che si
inventano le cose e lanciano le accuse senza senso e senza prove. Fosse così,
ne avrebbe di ragioni il nostro Capo, saremmo forse i primi a dirgli che ha
ragione e vada avanti, ma noi ci conosciamo, scrutiamo nelle carte di governo
e quando scriviamo qualche cosa sappiamo che, purtroppo, abbiamo colto nel
bersaglio. Ma questo poco importa, al metodo di Canio non importa chi ha torto e chi ha ragione, Lui ci prova per ribaltare la sfortuna che va forte, Lui ci prova
per rinsaldare coi suoi la fiducia un po’ incrinata, Lui ci prova per dare in
pasto al popolo elettore qualche pagina di cronaca che sembra giudiziaria, Lui
ci prova a passare per vittima innocente
e gli altri un po’ aguzzini, Lui ci prova ad apparire forte avanti ai
forti cui deve mettere sul piatto il mega grande albergo, Lui ci prova col
metodo di Canio, quel metodo che è, forse, l’ultima risorsa disperata e senza proprio
senso che usa chi ha perso anche il rispetto che deve chi governa.
sabato 15 settembre 2012
RUMORI ESTIVI
Riceviamo e pubblichiamo
"Volevo cogliere l'occasione e segnalarle che, recentemente, miei ospiti bernesi, rientrando da una gita sul lago,
mi hanno fatto un breve commento su quanto vissuto di buon ora,
all'apertura dei giardini dell'isola Madre. Infatti questi signori avevano avuto il desiderio di recarsi molto presto all'isola Madre, per godere
della tranquillità del buon mattino, visto che normalmente c'è troppa folla per
gustarsi l'atmosfera silente di lago... Bene, fatto sta che, imbarcatisi con il
primo battello per la Madre intorno alle 8:45 da Baveno, sono approdati tutti
entusiasti all'ingresso del giardino. Hanno fatto i biglietti, varcato i cancelli
e....appena percorsi poche decine di metri son stati afflitti dal frastuono
roboante dei motori dei soffiatori che, a tutta manetta, pulivano i
sentieri interni prima che arrivassero gli abituali stuoli di
visitatori,( quelli dalle 10:00 in poi, tanto per
intenderci, i singoli amanti del silenzio pare non siano nemmeno considerati e
manco gli si degna di rispetto, son turisti di serie B).
Non voglio dilungarmi, poichè la cosa mi sembra
lampante: è mai possibile che i signori Borromeo, non possano dotare il
personale addetto alla manutenzione dei loro parchi, con ramazza di bambù e
palette??? Mi vien da pensare che, nonostante il Sindaco
Canio applichi tutte le estati un lungo regolamento del bon ton da tenere per
non disturbare l'economia turistica (non son permessi cantieri, non è permesso
lo schiamazzo fuori dai locali ecc. ecc), i signori Borromeo se ne sbattano
altamente!!! Pensare che a me è capitato, in stagione turistica,
di aggirarmi per il lungolago di Locarno e aver notato, con apprezzamento, che
gli spazzini son dotati di ramazze e carrelli porta rifiuti ed eseguono
perfettamente il loro lavoro di pulizia e manutenzione anche con la passeggiata
a lago affollata!!! Direi che è poco, ma se iniziassimo a dare il buon esempio
proprio dal basso, cioè dalle mansioni più povere e
semplici? "...NON DISTURBARE IL
PROSSIMO, COME NON DISTURBERESTI TE STESSO"
venerdì 14 settembre 2012
TAM TAM
Il Comandante è ancora in ferie, ma le truppe non stanno mica
ferme: giusto l’altro ieri, presiede il Vice Delegato, c'è riunione della conferenza
per la variante pro Zanetta. Si esaminano
le carte, così almeno dovrebbe, di quanto integrato dal Consiglio con la
delibera del 24 luglio u.s., quella, tanto per intenderci, dove il nostro amico
Canio minacciò fuoco e fece fiamme. C’è anche presente il nuovo organismo deputato
a fare la verifica di VAS ( valutazione ambientale strategica ), sono tre nuovi
soggetti, più o meno tutti architetti: una sta a Borgomanero e si occupa di
politica locale ( figuriamoci), l’altro a Milano e l’altro, forse sta ad Arona, poi entrano ed
escono le solite persone che fanno tante cose, ma bene mai si sa. Comunque un
passettino in avanti pure è stato fatto, dato ancora un compitino agli estensori
della variante pro Zanetta, il 17 del prossimo di ottobre, di nuovo, si riunirà
questo OTC e poi, forse…….. si vedrà. Comunque
hanno tutti una gran fretta, forse ne hanno troppa anche di fretta, tanto da far sentire i rumori più lontani, ed anche, casualmente, ci sono cambiamenti negli
organismi decisori sul progetto del grande mega albergo. Insomma andrebbe al mare
chi Sovrintende a quella firma e allora ? Prima decide, chiude e parte, o prima
parte e non decide ?
Comunque adesso torna Canio ritemprato dalla sosta meritata e vedrete che lo spiega.
giovedì 13 settembre 2012
ROTTAMAZIONE
Il tema investe e investirà la prossima campagna che inizia a primavera ed il
terrore che i più noti non siano poi votati se vi saranno le nuove preferenze, è uno dei motivi che impedisce un
accordo tra le parti. Comunque, per ora, poco importa poi vedremo chi la spunta, diverso invece è il
caso nostro dove l’anagrafe non conta, perché se stessimo a quei dati la
rottamazione sarebbe già, a suo tempo, avvenuta e funzionante e, almeno per il leader, saremmo
già in avanti sui tempi e sulle idee. Ma forse troppo avanti da avere la
sfortuna di vederne anche i risultati. “ Adesso” dice uno slogan che da ora in poi spesso vedremo.
Si ma dopo? Gli rispondeva ieri sera la battuta di uno che teme di finire rottamato. Noi siamo qui da noi,
purtroppo, già arrivati quasi al dopo e il dopo è quello che oggi ci tocca vedere
e, ogni giorno, sopportare. Insomma siamo al dopo di un’esperienza sfortunata,
ingarbugliata e pasticciata, cosa che certo non è che il prima adesso si rimpiange,
ma insomma è quasi uguale o forse è un po’ anche peggio, di più ci sembra anche di dire che più
passa questo tempo e più peggiora. Comunque il passato non si piange ed il presente
si augura che passi anche più in fretta. Occorre quindi rottamare, un’altra
volta, la macchina di Canio comprata come nuova e invece venduta che era usata. Siamo
stati incauti nell’ acquisto, non c’è la garanzia che ne risponde, si butta sta
macchina in mezzo tra i rottami, si perdono anche i soldi spesi male, mentre occorre
cacciarne ancora tanti per poi acquistarne un’ altra nuova e, si spera, che funzioni.
martedì 11 settembre 2012
BUTTARE SOLDI
Non una, ma due volte li interpellammo in assemblea per
chiedere e chiarire che i soldi non si buttano, ma si spendono con giudizio ed
attenzione. Erano quelli buttati per gli attracchi di soccorso alle Isole:
Bella e Pescatori. Erano più di 100 mila euro ricevuti dall’Ente Regionale, ma certo
non per questo finiti così male. Difetti nel progetto, difetti ad eseguirli
quei progetti ed il finale è che è quasi come prima, anzi certo è quasi peggio.
Prendiamo, allora, carta e penna e ci rivolgiamo
all’Ente erogatore dei quattrini. Qua sotto la incolliamo; vedremo se andrà
meglio questa volta.
Spett.Regione Piemonte
DIREZIONE REGIONALE
Direttore: Aldo MANTO
Via
Belfiore, 23
- Torino -
OGG:
Opere di ristrutturazione attracchi natanti ad utilizzo mezzi del soccorso
nautico. Località : Comune di Stresa- Isole: Pescatori –Bella .
Inadeguatezza.
Con la presente i firmatari Consiglieri del
Comune di Stresa rappresentano a Codesta
Direzione quanto qui nel seguito riferiscono:
Premesso
che il Comune interessato era destinatario di finanziamento concesso da Codesto
Ente e finalizzato ad opere di ristrutturazione attracchi esistenti nelle
località in oggetto, finalizzate, in primis, a consentire l’attracco di mezzi
adibiti al soccorso ed al trasporto di malati ed infortunati;
Che
dopo tempi, comunque, assai lunghi, l’investimento ha avuto attuazione e,
recentemente, il Comune medesimo ne ha approvato gli atti di contabilità e
collaudo, ritenendo i lavori eseguiti regolari
e funzionali;
Che
i Consiglieri di questo gruppo avevano, formalmente, rappresentato e
documentato, in opportuna sede comunale,
vizi e difetti delle opere, pur tuttavia senza apprezzabile esito;
Che
alla luce della intervenuta approvazione degli atti contabili finali e del
certificato di regolare esecuzione che, per nulla, hanno valutato e considerato
i rilevi mossi, si pone la necessità ed urgenza di rivolgerci all’Ente
finanziatore perché possa svolgere adeguata attività di verifica e controllo;
Tutto quanto premesso
si
espongono le ragioni per le quali le opere realizzate sono considerate viziate
da errori di progettazioni e carenze di direzione dei lavori con conseguenti
difetti di esecuzione.
1) La struttura già esistente all’Isola Pescatori, è
stata affiancata da un piano inclinato in muratura con lo scopo di consentire
l’accostamento di imbarcazioni in ogni condizione di quota del livello del
lago. Di fatto la cosa non si rileva possibile poiché il grado di inclinazione
dato al nuovo realizzato corpo d’opera e l’altezza dei fondali, fa si che la
zona di possibile attracco laterale risulta, pressoché in ogni condizione di
lago, sommersa, mentre la parte emergente viene a trovarsi in zona senza
adeguati fondali per il galleggiamento di imbarcazione.
2) Il corpo d’opera realizzato per il rafforzamento delle
fondazioni esistenti, attuato con l’infissione di palancole, è stato costruito
in eccessivo aggetto rispetto al filo
del molo in emersione, costituendo, in alcune condizioni di altezza del lago,
un ulteriore vincolo per l’accostamento di imbarcazioni che rischiano
l’incagliamento su di esso.
3) Durante l’esecuzione delle opere, diverse palancole
sono state infisse non a regola d’arte, ma risultano spanciate e, oggi, costituiscono
una ulteriore grave insidia ad imbarcazioni che se volessero affiancarsi, ove
le urtassero, rischierebbero di provocarsi danni .
4) Nessuna opera di protezione è stata realizzata per
impedire gli effetti provocati dal moto ondoso nei confronti di imbarcazioni
che, ove anche potessero accostare, rischierebbero comunque poi di subire gravi
danni per urto diretto contro la struttura muraria non protetta.
5) Per quanto riguarda le opere eseguite presso Isola
Bella, valgono alcune delle medesime osservazioni
già svolte, specie con riferimento alla mancanza di protezioni.
Per quanto esposto, si confida pertanto che Codesta
Direzione possa e voglia compiere opportuni accertamenti a garanzia del
finanziamento accordato. che nelle attuali condizioni non ha raggiuntolo scopo
per il quale venne, a suo tempo, disposto, con evidente e conseguente spreco di
denaro pubblico.
Confidando nel buon esito, distintamente si saluta
Il Gruppo Consiliare di “ Insieme”
lunedì 10 settembre 2012
RITORNO AL LAVORO
Tanto che sta in ferie, prepariamogli il rientro; non sono
tante cose, così, almeno si spera, ci sarà il tempo per l’esame e per un voto
meditato. Comunque, non c’è poi tanto da stupirsi, le cose verteranno su quel porto,
ritornando alle domande che non hanno avuto la risposta meritata e poi una
mozione per impegnare il Comandante a trovare, se le cose andranno male, la
soluzione per salvare la questione. Si chiede, insomma, di sapere se poi c’è il
piano B, quello studiato per le situazioni d’emergenza e se c’è l’intenzione di
usarlo o non usarlo. Questo è tutto, sembra poco ? Ci stanno dietro da una vita
con la storia di un porto che non c’è; hanno sprecato tempo, denaro, parole, promesse,
speranze, illusioni, verità e menzogne ed ora che si fa ? Niente, tutto finito ? E no un momento; adesso,
per favore, questa storia ce la spiegate per benino, tu e il tuo Vice, adesso
vi sedete sui banchi e non ci fate più passare per calunniatori e diffamatori
di poveri innocenti amministratori sprovveduti e in buona fede, ingannati da
tecnici infedeli; vi sedete e state lì sino a quando tutta la verità non ce l’avrete
raccontata, dal suo inizio, sino alla fine: d’accordo; poi potrete andate pure dove
volete, a godervi, uno la pensione e l’altro a sudare il lavoro delle persone normali.
Pronte e sottoscritte, anche dagli inconsapevoli Consiglieri, così infatti Canio li chiama, sono le nuove osservazioni alla
variante PAI che, finalmente, è giunta alla sua fase di adozione. Anche in
questo caso, ci girano in tondo da una vita, mentre spacciavano che era tutto pronto e deciso.
Colpa dei soliti tecnici infedeli che, se una colpa hanno è quella di
assecondare in tutto e per tutto i desiderata degli amministratori, quegli
innocenti e inconsapevoli,insomma, che, essendo tali, non sappiamo come possano governare e infatti i risultati si vedono.
Comunque, anche in questo caso, le sorprese non sono finite, altro che "tutto a
posto".
domenica 9 settembre 2012
L' AZZECCAGARBUGLI
Novità, a parte quelle già un po’ note, non par che ve ne
sono, dunque si vivacchia, ed in attesa
di conoscere il verdetto per il porto, minoranza questo è certo, presto
chiederà che Canio venga in aula a riferire, è il minimo che deve, poi si vedrà
che cosa si farà. Quel che preme, dopo le ultime di Canio, è anche ristabilir un poco la verità su tante
cose e visto che la denuncia ce l’ ha facile, facile, per ora sia lui che intanto
venga in aula e che risponda alle
domande, altro che noi. Quel che occorre è che si capisca anche che non sarebbe
che in Consiglio Canio fa e disfa come vuole; infatti non è che sarebbe proprio così; così certo lui lo fa, ma
così certo non lo è. Il Consiglio sarebbe un’altra cosa, sarebbe il luogo dove
si da, certo, l’indirizzo, ma anche dove si fa l’esame ed il controllo di Sindaco e Assessori. Questo è il punto e ciò vuol dire che sui
banchi dei colpevoli e dei testi non ci devono stare i Consiglieri, meno che
mai se stanno in minoranza, ma son loro, il Comandante e i suoi Gregari che devono stare sui quei banchi. Per carità,
nessuno gli chiede di giurar di dir la verità, figuriamoci, altrimenti
sarebbero già dentro l’ergastolo, ma
certo è che non devono eludere alle domande, ma dare tutte e quante le
risposte, spiegare e rispiegare, convincere e… convincere. Ora succede che
Canio si è confuso, dai banchi del governo deve esser saltato su quelli, più
modesti, dei quattro disperati che occupano quei seggi che non contano e,
sistematosi in un seggio, deve aver creduto di essere tornato ai tempi più
lontani quando iniziò la sua carriera. Il divertimento, certo, allora era anche
assicurato, altro che star sul podio più elevato a prendersi gli onori e i
disonori, là si divertiva come un matto e tutti lo ricordano come fosse tra
quelli più decisi, irrequieti e richiamati.
Ora i tempi son passati, ma lui non si convince che deve mettere
giudizio e che gli è venuta l’età della ragione; ricordandosi avvocato, prende
la carta e poi la penna e stila le querele e le denucie, poi le imbuca e parte
per le ferie meritate. Qualcuno pur lo insegue e glielo dice, “ Cos’è che fai ? Non sei l’opposione, sei il
capo del governo, sei tu che stai sui banchi dei testi ed accusati “. D’accordo
era stressato, necessitava anche le ferie, l’errore ci può stare, si è confuso;
quando torna lo si aggiusta .
venerdì 7 settembre 2012
IL VIZIO ASSURDO
Se c’è qualcosa che non manca, ma che ne faremmo tutti a
meno; che anche se mancasse nessuno ne avrebbe sofferenza, è quello che, da
sempre, è il campo, assai gradito, sul quale il nostro Canio, si cimenta: la
querela per lesione. La lista è lunga, qualcuno ne ha fatto qualche spesa, le
più vanno, senza storia, su e giù per le corti di giustizia. Comunque lui ci
prova e ci riprova; sempre le promette, qualche volta le minaccia e poi quando
l’ira giunge al colmo si scatena, decide e ci
riprova. Niente servono i consigli di star calmo, di prudenza e
riflessione, che è di un sindaco sentirsene ogni giorno e rispondere, semmai,
con altri mezzi ed altri modi. Niente, non ascolta, fa di suo e ci riprova.
L’ultima occasione è, come leggiamo, la vicenda per la variante fatta, ormai,
solo per uno. Minoranza pone un veto, alza il tono di uno scontro, certo: forte, aspro e senza sconti e ci mette anche
un segnale: c’è il rischio del penale. Badate bene, dice non che c’è, ma che il
rischio c’è; è prudente, è previdente, è un avviso di fermarsi ancor per tempo.
Non denuncia, non chiama la procura, agisce allo scoperto, in trasparenza con i poteri che pur ha. Lui in Consiglio fa
scenate e dichiara che denuncia i firmatari per calunnia, ma dove mai sta la
calunnia se manca la denuncia ? L’Avvocato non lo sa ? Non sappiamo cosa fa, poi però la stampa da
notizia che ha fatto anche querela, ma querela solo alcuni, mentre altri pur li
assolve. La querela non ci sta quando i fatti raccontati sono veri e veritieri;
l’Avvocato non lo sa ? Qui finisce lo spettacolo, atto primo, un polverone sollevato per nascondere il fallimento ed il disastro, annunciato e consumato, questo si
che è il vero nostro bel problema, ma lui perde il tempo dietro quel suo vizio assurdo: cercare la vendetta.
giovedì 6 settembre 2012
ALL' ARMI !!!
Ed ecco che a leggere qualche cronaca di ieri, Canio, prima di
partire e andare in ferie, avrebbe calato un altro colpo da maestro e, fedele
al suo mestiere, sfoderato le armi del codice penale, accusando poi quei due di
avergli leso la sua reputazione. Quando, dove, come; ancora non è certo, ma si dice che la ragione sia sempre poi la
stessa; la variante per Zanetta. Lesa maestà sarebbe l’accusa che si leva su
quei due che, poverini, Canio vorrebbe fossero tratti subito in catene, messi
alla gogna e mostrati al popolo elettore come il bottino del prode vincitore. Canio
poi, magnanimo, avrebbe risparmiato dalle accuse gli altri firmatari di quei
fogli che sono, o meglio dir sarebbero, il corpo del reato di lesa sua maestà.
Ragione della grazia, già concessa, è da rinvenir nella mancanza di esser stati
promotori dell’infamia, ma se non proprio solo spettatori, lui sentenzia che
abbiano firmato, di certo, inconsapevoli. Quel che di certo invece è che con
questo vizio di querela intanto lui si allena, si specializza insomma e si
prepara un buon futuro da legale. Facciamogli gli auguri, la concorrenza è
tanta, anzi è forse troppa e poi è anche agguerrita. Comunque questa è la notizia che non smentisce
affatto il nostro caro alcade, anzi che conferma quel vizio occulto che sempre alberga in lui: il
gusto alla vendetta; ma la notizia, intanto, non è sola ed anche sul fronte della
vasca per il bagno la novità di ieri vien presa dalla pagina di cronaca. Anche su
questo fronte inaspettato Canio avrebbe lanciato un’offensiva giudiziaria con
gli sviluppi ancora tutti aperti e magari clamorosi. Complicazioni dunque e,
forse, non da poco intorno al suo gioiello. E’ troppo presto per darvi notizie
più precise, ma il rischio che un altro fermo si prospetti ci sembra, per ora, anche
il più certo. L’autunno questa volta è interessante ed il letargo,magari, è
rimandato.
mercoledì 5 settembre 2012
FINE DIARIO
Il tempo corre via veloce, non c’è rimedio, se perdi un colpo
non c’è storia, non lo riprendi e in questa breve carrellata, intanto, di tempo
ne è passato, non ci piove, quello residuo è un 25 di 100 di quello che era
pieno. Si guarda l’orologio, il tic e tac che intanto se ne va e di quel porto
maledetto ancora non c’è l’ombra. Sembrava cosa fatta: dai che ce la fai
ed è la prima volta, ma poi la cosa è
andata complicata da liti tra tutti i concorrenti; dai che un’altra volta
sembrava cosa fatta, ma poi la cosa si è fermata pure l’altra volta, il
progetto messo a gara faceva acqua da ogni parte; è venuta poi la terza volta, era una sberla
per la spesa, ma Canio annuncia che è data per risolta; passano tre o quattro
settimane, l’annuncio è ritirato e, per ora, è rimandato; marca male, anzi
malissimo che anche lo sponsor, ora, prende le distanze. Questa è la triste
storia che finisce di chi ci disse di dargli un po’ di voti che servivano a
scoprire il colpevole del porto, ma poi il primo dei colpevoli lui lo libera e
lo liquida e, adesso, passati un po’ di anni, finisce in paradosso che è
proprio Canio che rischia, invece, di diventare lui il solo dei colpevoli. C’è
quasi da non credere, doveva essere la storia di una fiaba a lieto fine, la
storia di un principino incoronato che diventa un re nel suo cammino ed invece,
sfogliando le pagine in diario, si scopre la verità più amara e meno lieta di
un re che perde per strada la corona .
I
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