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martedì 18 settembre 2012

MISSIONE IMPOSSIBILE ?


Stimolati a dare una risposta a chi si chiede se si afferra il lato giusto del problema, cerchiamo di capire quale sarebbe la missione che si assegna, in generale, a quel consesso che si riunisce giusto qualche volta per votare o poco più, su di un pacchetto di materie limitato. Questo abbiamo detto, in generale, poi caliamo un poco più qui giusto da noi ed allora si entra nel programma di mandato, cosa è che viene fatto e cosa è che non viene, invece, fatto e qui, non va dimenticato, a monte ci sta il voto che quel programma, a maggioranza, lo ha approvato e in qualche modo, perciò, va  rispettato. Quindi qui c’è già un pezzo di missione, gli uni che si realizzino il programma, gli altri lo contrastino, se riescono, laddove non convengono su esso o se esso è fuori strada. Ma questo è un discorso, ancora, un po’ troppo generale, ne siamo bene consapevoli, non coglie l’obiezione al lato giusto. Ci manca dunque ancora un passo che è quello che prende nel cuore la questione e tocca, con mano, un poco la vita quotidiana.  Si tratta di capire come quel consesso, molte volte inanimato, può entrare nelle case, non solo in quelle fortunate, ma in quelle anche di tutti e dare un segno che poi esiste  e fa qualcosa o, invece, non fa nulla e perde il tempo, soltanto, a litigare. Ora i temi locali e anche più sensibili sono quelli che toccano la vita ed il lavoro di chi vive sulle sponde del suo lago e al tempo della crisi, l’economia turistica di questa perla un po’ annebbiata ed invecchiata. Facciamo allora un po’ la lista della spesa che è poi la mission che si dovrebbe avere e vediamo come è andata e come andrà.
Ci sta una roba, che sarebbe anche un motore dove l’ultima volta ci hanno speso circa 17 miliardi, erano lire. Il motore è quasi fermo, il gestore, con la scusa della crisi, non funziona, i grandi alberghi si arrangiano da soli, è tutto PIL che altrove se ne va e manco viene qua. Ora pensano all’expo, ma quello è da venire e poi finisce, mentre è oggi che il motore non si muove. Lo capite, stiamo parlando di quel Palacongressi, abbiamo anche fatto un interpello nel consesso: blà,blà,blà. , è tutto come prima, la ricchezza non vien qua.
Ci sta un gran parco, 16 ettari proprio messo a fianco della nostra cittadella, ne passano dai 90 ai 100 mila tutti gli anni, sono pochi; è un motore un po’ imballato e senza spinta. Va rilanciato ed PIL va raddoppiato, questo è il tavolo da aprire, altro che firmare “  storici accordi” tra un Principe e il suo Alcade. C’è il fronte della cortina avanti il lago, dove anche l’Architetto Mario Botta ci aveva messo una firma su una bozza e diventava un grande spazio di spettacoli e di eventi. Una opportunità da offrire e che pochi potevano copiare. Bastava una stagione di spettacoli ed il PIL  aveva una impennata. Lo hanno nascosto in un archivio impolverato, rimangono le auto a mirare lo spettacolo fronte del lago. C’è sta Palazzola, c’erano anche i soldi, era l’occasione di un turismo culturale fuori anche stagione, un altro modo per far crescere sto PIL . E’ rimasta senza soldi e forse anche senza idee dove trovarli e cosa farci e, un’altra volta, si è persa l’occasione. Ci sono le aree degradate: ville, parchi, ricoveri dei tram, tutto in piena vista da offrire agli ospiti in visita di onore. Sulla Gabbiola solo tante di promesse, morire che han fatto un progetto di finanza, ora persino le promesse le rinnegano; sulle ville e sui parchi, si che han fatto altre promesse, ma  sono fatte ai proprietari, per  disfarle e farci i mega grandi alberghi da vendere a 30 euro la camera e 16 la cena, così altrove se ne andranno i molti nuovi ricchi che girano nel mondo e il Pil non andrà su, ma rischia di andar giù. C'è poi sto porto che non c'è, si discuta pure se è giusto o meno giusto, ma quello che invece certo c'è sono quei 3000, circa, mezzi che compongono la flotta Italo/Svizzera a spasso per il lago. E' tutto PIL che non approda. Ora vien lunga e devo chiudere: quanto al nido per bambini, più che portare una proposta fatta per benino con numeri, le cifre, le regole, i modelli  di gestioni e dimostrare che il costo sarebbe stato quasi la metà, che potevamo fare? Prima ci dicono che, forse, è si e poi non dicono più niente, ma spendono e fan spendere, per pochi, tanti soldi.  La cittadella viene anziana ? Certo che si, ne muoiono, ogni anno, circa 70 e ne nascono solo 35, il saldo è quindi – 35, di questo passo si fa in fretta a cambiare la curva anagrafica, ma se il Pil crescesse, magari un po’ anche si inverte quella curva, altrimenti  si riempie di badanti e forse val la le pena di sostenere la spesa per badanti piuttosto che chiudere gli anziani in  casa di riposo. Ma Lui querela e perde il tempo a scrivere cause per lesione a Sua Maestà ed il risultato è questo qua.  

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