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lunedì 24 settembre 2012

ALTRI TEMPI


Si scannano tra loro con questa storia dei soldi, tanti, troppi, una valanga data ai gruppi consiliari regionali, soldi spesi per fatti personali, per feste, per vacanze, per amici, per co.co.co., senza neppur sapere quanti ne prendono e prendevano e statene sicuri che pochi o nessuno sta fuori dal sistema. Quanto al Parlamento Subalpino, dove son seduti ben 14  gruppi consiliari, la cifra per i gruppi, a sentire ieri la TV, è di 7.5 milioni per anno, qualche dato ve lo abbiamo poi anche dato noi, comunque tanto è il grasso che ormai cola che tagliare ce n’è, eccome. Ora, da quanto tempo vada avanti la faccenda non si sa, ma certo non da ieri e nemmeno l’ altro ieri. Una volta era diverso ? Si lo era e vi racconto una storia d’altri tempi. Era l’autunno-inverno degli anni 1975/76, chi scrive prendeva all’alba, il lunedì, il treno diretto per Torino. Stazione di Novara, salivano, ogni volta, due signori con due cartelle piene, viaggiavano insieme e, sempre, tra loro discutevano. A Porta Susa scendevano, attraversavano la strada e prendevano il primo autobus che passava. Bene, l’uno dei due era il Presidente del Consiglio Regionale di quel tempo, si chiamava Sanlorenzo, l’altro era un Professore di storia dell’arte alla Statale di Milano, che si chiamava Rosci e faceva l’assessore regionale qui in Piemonte. Di soldi per andare da casa alla sede regionale che volete che spendevano ?  Quasi niente e di auto blu non c’era manco l’ombra, però in quei due anni di leggi ne fecero 124 e ora, come vi ho già detto, siamo a 9. Il salto da ieri ad oggi è quindi una vertigine che sembra non finire dove la storia dell’abolito vitalizio,  tanto così vantato dall’odierno Presidente,  ma deciso solo per quelli che verranno dopo lui, diventa uno specchietto per le allodole, tanto di grasso cola che ce n’è proprio per tutti.  

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