ALTRI TEMPI
Si scannano tra loro con questa storia dei
soldi, tanti, troppi, una valanga data ai gruppi consiliari regionali, soldi
spesi per fatti personali, per feste, per vacanze, per amici, per co.co.co., senza
neppur sapere quanti ne prendono e prendevano e statene sicuri che pochi o
nessuno sta fuori dal sistema. Quanto al Parlamento Subalpino, dove son
seduti ben 14 gruppi consiliari, la
cifra per i gruppi, a sentire ieri la TV, è di 7.5 milioni per anno, qualche
dato ve lo abbiamo poi anche dato noi, comunque tanto è il grasso che ormai
cola che tagliare ce n’è, eccome. Ora, da quanto tempo vada avanti la faccenda
non si sa, ma certo non da ieri e nemmeno l’ altro ieri. Una volta era diverso
? Si lo era e vi racconto una storia d’altri tempi. Era l’autunno-inverno degli
anni 1975/76, chi scrive prendeva all’alba, il lunedì, il treno diretto per
Torino. Stazione di Novara, salivano, ogni volta, due signori con due cartelle
piene, viaggiavano insieme e, sempre, tra loro discutevano. A Porta Susa scendevano,
attraversavano la strada e prendevano il primo autobus che passava. Bene, l’uno
dei due era il Presidente del Consiglio Regionale di quel tempo, si chiamava
Sanlorenzo, l’altro era un Professore di storia dell’arte alla Statale di
Milano, che si chiamava Rosci e faceva l’assessore regionale qui in Piemonte.
Di soldi per andare da casa alla sede regionale che volete che spendevano
? Quasi niente e di auto blu non c’era
manco l’ombra, però in quei due anni di leggi ne fecero 124 e ora, come vi ho già detto, siamo a 9. Il salto da ieri ad oggi è quindi una vertigine che sembra non
finire dove la storia dell’abolito vitalizio, tanto così vantato dall’odierno
Presidente, ma deciso solo per quelli che verranno dopo lui, diventa uno
specchietto per le allodole, tanto di grasso cola che ce n’è proprio per tutti.
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