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martedì 25 settembre 2012

INDULGENZE


C’era stato un po’ di giallo; il curato era caduto e rimasto handicappato, il sostituto poi risultava anche indagato, quindi, si era subito bruciato. Comunque adesso che l’estate è già finita, il prelato nominato mette piede sulla terra della Perla con uno sbarco, in tutto punto, organizzato. Benvenuto; finalmente! Era ora, ci è consentito forse dire, questo cambio ci voleva, così almeno ci sembrava lo volesse e lo chiedesse anche il popolo di Dio. Fa gli onori della casa, con un pizzico di invidia, questo gran cerimoniere che risiede nel Palazzo e da primo peccatore, lo riceve Lui per primo, poi  lo aiuta nello sbarco, lo saluta Lui per tutti i cittadini; segue il rito assai solenne in parrocchiale e alla fine, sotto un arco della pace, gran finale con la banda che strombazza. Bene dunque, fuori uno, c’è voluto certo il tempo, ma si sa che la Chiesa mica ha fretta, ha i suoi tempi, lei o l’Eterno poi.....ci arriva. L’altro, invece, il peccatore, lo teniamo mica poco, fuori due non è domani, ma è fissato solo l’anno domini 2000 e zero 15, poi ha finito, è condannato alla sua pena che è l’inferno. Detto questo, il curato è un nominato, questo è vero, santa madre Chiesa è gerarchico/romana, quanto fa non si discute; mentre il premier lo eleggiamo, è fatto in casa, lo scegliamo, se non va, magari, lo cambiamo, ma intanto, pro tempore, lo teniamo.  Soluzione non ce n’è, ma se insieme a questa festa per l’arrivo del Curato, si imbastisse un’indulgenza per i pubblici peccati,il governo cittadino, con in testa il comandante,ben potrebbe approfittarne e farne uso,  confessando tutti e in pubblico, quei peccati consumati stando dentro il gran Palazzo. Il  Curato, poi  felice, ne dispensa le indulgenze e così purificati se ne stanno a governare, buoni buoni e senza danno, sino a termine mandato.         

 

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