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giovedì 9 aprile 2015

CONTRA LEGEM









Dunque, leggendo la cronaca locale della Stampa, abbiamo appreso che un'altra volta il Palazzo inciampa contra legem. Insomma son più ormai le volte che i giudici, chiamati a valutare, cancellano dal mondo del diritto gli atti di Palazzo di quanto, invece, ne confermino l'efficacia e l' esistenza. Non ne facciamo qui l'elenco; comunque è lungo e anche pure assai costoso. Si conferma così, anche nell'ultimo caso riportato dalla cronaca locale, cioé quello del trenino, l'indubbia capacità o meglio, propensione, che rileva il Palazzo a governar senza la legge. Non vale dunque riempire di avvocati le poltrone del governo se poi quando succede e all'occasione, il collegio non pare che sia molto attrezzato a districarsi tra i commi, gli articoli, i cavilli e quelli che Canio chiama, con un qualche evidente in lui fastidio, i tecnicismi. Insomma, per dirla anche più chiara, non sembra che la profession forense, messa che sia, più di una volta a dura prova, abbia prodotto poi, da sola, un risultato, semmai quasi sempre,o molto spesso, un fallimento. Non pagherebbe dunque l'esperienza se poi non si discosta molto da quella che è la pura inesperienza. Fa strano comunque pensare ai governanti che, seppur, quindi attrezzati con tanto di laurea attinente, vadano dritto a sbattere in un numero di volte assai troppo inquietante, tanto da interpellarci sulle ragioni oscure e tenebrose che abbiano a provocar tale disastro. Interrogata quindi la sfera di cristallo, sembra che la risposta abbia a trovarsi non tanto, o meglio dir non solo, in qualche oscuro deficit di sapienza, quanto piuttosto nella volontà, sempre intrigante, di forzare un po' pure la mano, di interpretar la norma per gli amici e di applicar la legge per quelli che paiono i nemici. Così vann dunque queste cose e i risultati son lì che lo dimostrano.                                
 

1 commento:

  1. gianpaolo.oggioni@libero.it9 aprile 2015 alle ore 18:00

    I post sono sempre utili ed interessanti, però si pone un problema di chi a Stresa non vive ma della città vuol esserne al corrente, e, pur cercando di intuire a cosa lo scritto si riferisce, non sempre lo si può centrare in pieno.

    Nei limite del possibile si può inquadrare il problema ed evidenziarlo per renderlo più intellegibile ?

    Ringrazio

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