Ordunque un altro Consiglio è andato buco, o meglio è stato fatto andare buco. Lo spregio dei diritti consiliari di cui Canio ormai se ne fa vanto è un'evidenza. Non fossimo in fine di mandato solleveremmo l'attenzione presso la locale autorità del gran Governo, ma in fine di mandato non c'è tempo, sarebbe come prendersela col vento. Rimane questa impronta di pessimo governo anche nei modi, di un piccolo locale dittatore che tronfio di un trionfo che solo a lui gli pare, governa con le regole che inventa, che tratta maggioranza come un gregge e che riduce minoranza al sol silenzio. La fine ormai vicina lo rende anche peggiore di quanto da sempre conosciamo. Fallito sul piano del governo si appresta, magari, a uscire dalla scena, ma fedele alla sua immagine peggiore, non vuole lasciare un buon ricordo, ma l'impronta, assai fasulla, dell' uomo forte che, in realtà, è solo un prepotente. Lo sgarbo che da mesi recita in Consiglio, portando le richieste che fa la minoranza e chiudendo le carte al momento dell'esame, è quanto di peggio poteva ormai inventare. Una volta s' inventa una scenata, un'altra volta s' inventa l'ora tarda, sta volta, avendo esauriti gli scenari, spedisce i suoi del gregge fuor dall'aula, poi aspetta ancora un 'ora, li richiama, inizia la seduta, ma dopo aver deliberato la sfilza di atti di spesa che voleva, seppur non li poteva, poiché di tempo ancor un po' ne aveva, ci manda tutti a casa e buona notte. Rimangono pertanto ormai da mesi e inascoltate le richieste e gli interpelli presentati cui non sapendo dare le risposte, il nostro dittatore, di fatto, ha tolto il diritto di far la minoranza. Nessuno, sin'ora, era stato capace più di lui; in fine di mandato è uscito lo statista che noi tutti non avevamo ancora conosciuto, peccato che questo mandato ormai è finito.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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mercoledì 1 aprile 2015
LO STATISTA
Ordunque un altro Consiglio è andato buco, o meglio è stato fatto andare buco. Lo spregio dei diritti consiliari di cui Canio ormai se ne fa vanto è un'evidenza. Non fossimo in fine di mandato solleveremmo l'attenzione presso la locale autorità del gran Governo, ma in fine di mandato non c'è tempo, sarebbe come prendersela col vento. Rimane questa impronta di pessimo governo anche nei modi, di un piccolo locale dittatore che tronfio di un trionfo che solo a lui gli pare, governa con le regole che inventa, che tratta maggioranza come un gregge e che riduce minoranza al sol silenzio. La fine ormai vicina lo rende anche peggiore di quanto da sempre conosciamo. Fallito sul piano del governo si appresta, magari, a uscire dalla scena, ma fedele alla sua immagine peggiore, non vuole lasciare un buon ricordo, ma l'impronta, assai fasulla, dell' uomo forte che, in realtà, è solo un prepotente. Lo sgarbo che da mesi recita in Consiglio, portando le richieste che fa la minoranza e chiudendo le carte al momento dell'esame, è quanto di peggio poteva ormai inventare. Una volta s' inventa una scenata, un'altra volta s' inventa l'ora tarda, sta volta, avendo esauriti gli scenari, spedisce i suoi del gregge fuor dall'aula, poi aspetta ancora un 'ora, li richiama, inizia la seduta, ma dopo aver deliberato la sfilza di atti di spesa che voleva, seppur non li poteva, poiché di tempo ancor un po' ne aveva, ci manda tutti a casa e buona notte. Rimangono pertanto ormai da mesi e inascoltate le richieste e gli interpelli presentati cui non sapendo dare le risposte, il nostro dittatore, di fatto, ha tolto il diritto di far la minoranza. Nessuno, sin'ora, era stato capace più di lui; in fine di mandato è uscito lo statista che noi tutti non avevamo ancora conosciuto, peccato che questo mandato ormai è finito.
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