Fissata dunque già da tempo la data delle prossime elezioni, ci giunge la notizia che anche un'altra data è già stata fissata. Il giorno 24 del mese di giugno prossimo venturo anche la " Zanetta" andrà dentro nell'aula. I giudici del Tar hanno fissato il giorno dell'udienza in cui verrà discusso il ricorso che fu prodotto, insieme, dal Presidente dell'Associazione Italia Nostra e da G.B. Vecchi. Finisce dunque quest'attesa e si avvicina, invece, il giorno del giudizio. Non tarderà pertanto il nuovo Alcade a prendere visione di ciò che sarà la decisione. Chi scrive già lo disse di essere ottimista, poi per carità non si è certi quasi mai e comunque, alla fine, si vedrà. Da ora, comunque, inizia già l'attesa; a giorni, forse, leggeremo la memoria difensiva che il solito Pafundi stenderà per conto del Governo, mentre la SIAV dello Zanetta non sembra neppure si sia ancor neppur costituita. L'attesa certo è alta, si tratta di una sentenza che, non solo, sarà storica per Stresa, ma che potrà fare anche precedente. I tre giudici togati sono chiamati infatti a dir la loro su di una questione che vale qualche decina di milione. Italia Nostra scese in campo, a firma del suo Presidente Nazionale, perché la questione era importante. Si tratta infatti di stabilir se quello stralcio di variante, che ebbe ad aumentar la dote in cubi allo Zanetta, era redatta legittimamente o meno; se venne tradotto giusto quel Decreto che ebbe a fissar quel vincolo sull'area e gli altri ancora preesistenti o se, come lo urlammo in tutti i modi, era uno sfregio della legge e del buon senso. Casualità del fato e del destino, lo stesso giorno, il 24, verrà riadottato dalla Regione il PPR, quel PPR che mise un altro atto vincolante sul vicino parco del Grand Hotel Des Iles e su una porzione già acquistata dalla SIAV. La parola dunque ora ai legali e poi i tre giudici riuniti emetteranno il risultato. Il prossimo Alcade sta avvertito.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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giovedì 23 aprile 2015
IN PIEDI; ENTRA LA CORTE
Fissata dunque già da tempo la data delle prossime elezioni, ci giunge la notizia che anche un'altra data è già stata fissata. Il giorno 24 del mese di giugno prossimo venturo anche la " Zanetta" andrà dentro nell'aula. I giudici del Tar hanno fissato il giorno dell'udienza in cui verrà discusso il ricorso che fu prodotto, insieme, dal Presidente dell'Associazione Italia Nostra e da G.B. Vecchi. Finisce dunque quest'attesa e si avvicina, invece, il giorno del giudizio. Non tarderà pertanto il nuovo Alcade a prendere visione di ciò che sarà la decisione. Chi scrive già lo disse di essere ottimista, poi per carità non si è certi quasi mai e comunque, alla fine, si vedrà. Da ora, comunque, inizia già l'attesa; a giorni, forse, leggeremo la memoria difensiva che il solito Pafundi stenderà per conto del Governo, mentre la SIAV dello Zanetta non sembra neppure si sia ancor neppur costituita. L'attesa certo è alta, si tratta di una sentenza che, non solo, sarà storica per Stresa, ma che potrà fare anche precedente. I tre giudici togati sono chiamati infatti a dir la loro su di una questione che vale qualche decina di milione. Italia Nostra scese in campo, a firma del suo Presidente Nazionale, perché la questione era importante. Si tratta infatti di stabilir se quello stralcio di variante, che ebbe ad aumentar la dote in cubi allo Zanetta, era redatta legittimamente o meno; se venne tradotto giusto quel Decreto che ebbe a fissar quel vincolo sull'area e gli altri ancora preesistenti o se, come lo urlammo in tutti i modi, era uno sfregio della legge e del buon senso. Casualità del fato e del destino, lo stesso giorno, il 24, verrà riadottato dalla Regione il PPR, quel PPR che mise un altro atto vincolante sul vicino parco del Grand Hotel Des Iles e su una porzione già acquistata dalla SIAV. La parola dunque ora ai legali e poi i tre giudici riuniti emetteranno il risultato. Il prossimo Alcade sta avvertito.
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