Interrogato dalla "Stampa", Canio si sbilancia, non dice, come fanno
in queste circostanze gli accusati più prudenti:” son sereno……”, dice subito
che no, la minoranza “cavilla sulle carte……, poi valuteremo e se sarà anche il
caso li additeremo per calunnia”. Quindi Lui è sicuro, la fede pubblica è
intoccata, non c’è manco da parlarne, son solo gli altri che metton a
repentaglio il suo onore e la virtù. Insomma, qualunque cosa accade, qualunque
sia l’accusa, Canio è come un mantra che ripete le parole in sua difesa. Che
poi sia vero ciò che dice, le carte a firma sua son lì giusto a smentirlo, che
poi stia in piedi, sotto il profilo logico/formale, quel che dice circa le
osservazioni al piano ricevute, chiunque lo capisce che nessuno può sapere se
mai qualcuna, invece, non sia giunta. Comunque questo è il nostro Canio, uso a
proceder a testa bassa e china, uso a ragionar le cose sin solo giusto alla
metà, uso a non ascoltar nessuno, fors’anche uso a non leggere mai ciò che lui
firma. I risultati poi sono evidenti, chi se lo aspetta al varco, all’occasione
gli tira un’ imboscata e lo cattura. Ora lui strilla e strillerà anche e ancor
più già di quanto prima, ma il fiato andrà tutto sprecato. Lo ricordiamo ancora, non è
passato molto tempo, quando in consiglio giurava esser assai molto dispiaciuto
a dire che ci indicava al magistrato per calunnia e che ci querelava per lesa
sua maestà; chi lo credeva ? Ora che, invece, le parti un poco anche si invertono,
eccolo che il suo mantra ripete le solite parole a sua difesa e come
spesso accade, spera con queste di risolver la questione davanti agli occhi del
suo popolo elettore. Sarebbe troppo facile risolvere così questa faccenda,
occorre invece approfondire, bisogna che ti calmi un pochettino, ti metti a
tavolino e come se facessi un compitino, rileggi tutte le carte; poi quando ti
accorgi in quanti “errori“ clamorosi sei caduto, bisogna che tu faccia il
pentimento: prendere le carte e iniziare un’altra volta quel percorso che, con tanta
leggerezza e un poco troppa di baldanza, hai creduto di chiudere un po’ in
fretta.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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