Mentre Lega Ambiente non gradisce il motor
show che Canio programma per tre anni
sopra l’acqua, mentre che ne sarà della “Zanetta” non si sa e mentre di quell’altra,
“l’Alberghiera” , meno ancora se ne sa, ecco arrivare un’ altra novità: la
miniera. Insomma sembra proprio il governo della Perla esser lanciato sul fronte
ambientalista, ma aspettiamo, prima chiediamo e poi lo giudichiamo. Ecco allora
che postiamo l’interpello del Gruppo insieme, messo a calendario venerdì prossimo sera.
GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”
OGG: art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Monte Camoscio. Autorizzazione di attività di
ricerca mineraria.
Risulta che
è stata prodotta istanza alla Regione Piemonte per l’apertura sulle pendici del monte
Camoscio, in territorio compreso tra i Comuni di Stresa e di Baveno, di una
attività di ricerca mineraria finalizzata all’ estrazione di circa 100.000 mc.
di materiali per la verifica della possibilità di utilizzo, a fini industriali,
dei detriti granitici ivi giacenti;
Che risulta,
inoltre, dalle informazioni assunte che, per quanto riguarda la porzione d’area
interessata dalla istanza di ricerca mineraria ed ubicata in territorio del
Comune di Stresa, essa risulterebbe appartenente alle terre di proprietà del
Comune medesimo, gravate da diritti di uso civico e, in quanto tali,
inalienabili;
Che non
altrettanto ben definita risulta agli interpellanti l’inquadramento urbanistico
entro cui si colloca l’area richiesta per lo svolgimento dell’attività di
ricerca mineraria, così come non risulta conosciuta l’area di rischio entro la
quale sempre la istanza si inquadra;
Che in
particolare l’inquadramento urbanistico dovrebbe essere compreso entro il
perimetro dell’area indicata quale area di tutela del Mottarone appartenendo il
Monte Camoscio al più ampio rilievo denominato Mottarone, sia essa ambito
boscato, art. 4.8 NTA, sia essa area agricola, art. 3.10 NTA, comunque
riconducibile alla disciplina pianificatoria locale che, nel particolare caso dell’area del
Mottarone, la sottopone ad una normativa fortemente limitativa delle attività
antropiche ivi attuabili;Che inoltre, ove l’attività richiesta abbia ad essere compresa tra quelle aventi caratteristiche produttive industriali, essa sarebbe esclusa in via generale dalle possibilità insediative locali, essendo queste ultime limitate a quelle produttive riconducibili a quelle artigianali;
Che parrebbe essere stata attivata la
procedura finalizzata alla verifica della autorizzabilità dell’attività
richiesta ed in tal senso convocata e svolta una prima conferenza di Servizi cui questo Comune
avrebbe partecipato;
Che alla luce
delle scarse informazioni in possesso occorre che il Sindaco o Assessore munito
di delega relazioni al Consiglio fornendo ad esso tutti gli elementi di
conoscenza sopra richiesti in possesso dell’Amministrazione e aggiorni
l’Assemblea sullo stato della procedura autorizzativa in atto;
Che inoltre
illustri il Sindaco o l’Assessore munito
di delega al patrimonio quali direttive siano state impartite ai soggetti
partecipanti in rappresentanza dell’Ente in seno alla Conferenza dei Servizi
circa la disponibilità o meno dell’Ente medesimo ad attivare una procedura di
mutamento temporaneo d’uso delle terre gravate dai diritti di uso civico,
prerogativa quest’ultima spettante al Consiglio Comunale in virtù di sua
esclusiva competenza;
Che quindi
voglia chiarire il Sindaco o l’Assessore munito di delega i motivi per i quali
il Consiglio stesso è stato, sino ad oggi, escluso dalla conoscenza della
richiesta pendente e non ha avuto modo di manifestare il suo orientamento in
ordine alla questione in argomento;
Che voglia il
Sindaco chiarire ed illustrare, a prescindere da tutte le questioni di merito
che attengono il livello locale di pianificazione e di governo del territorio,
quale sia l’orientamento generale che l’esecutivo ritiene assumere in ordine
alla domanda di apertura di sito minerario, se in particolare ritenga tale
iniziativa coerente con una politica di tutela del territorio compatibile o
meno con la sue forte vocazione ad economia turistica e quale giudizio abbia ad
esprimere, più in generale, in merito
all’espansione delle attività di cave e di miniere a forte impatto visivo in
atto da più anni nei Comuni vicini senza
che risultino particolari azioni di rinaturalizzazione dei siti o compensazione
territoriali, attività lesive comunque, a giudizio dell’interpellanza, dei caratteri e della qualità di un territorio
minato così nella sua caratterizzazione paesaggistica e nei valori attrattivi
che la preminente economica turistica dovrebbe avere la capacità di conservare
ed accrescere.
Si ringrazia
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