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lunedì 15 luglio 2013

CANIO MAGLIA NERA ?

 

 
Mentre Lega Ambiente non gradisce il motor show che Canio programma  per tre anni sopra l’acqua, mentre che ne sarà della “Zanetta” non si sa e mentre di quell’altra, “l’Alberghiera” , meno ancora se ne sa, ecco arrivare un’ altra novità: la miniera. Insomma sembra proprio il governo della Perla esser lanciato sul fronte ambientalista, ma aspettiamo, prima chiediamo e poi lo giudichiamo. Ecco allora che postiamo l’interpello del Gruppo insieme, messo a calendario  venerdì prossimo sera.

GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

OGG: art. 44  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio.  Monte Camoscio. Autorizzazione di attività di ricerca mineraria.

           Affinché possa essere inserito all’o.d.g. del prossimo Consiglio si formula il seguente interpello:
Risulta che è stata prodotta istanza alla Regione Piemonte  per l’apertura sulle pendici del monte Camoscio, in territorio compreso tra i Comuni di Stresa e di Baveno, di una attività di ricerca mineraria finalizzata all’ estrazione di circa 100.000 mc. di materiali per la verifica della possibilità di utilizzo, a fini industriali, dei detriti granitici ivi giacenti;
Che risulta, inoltre, dalle informazioni assunte che, per quanto riguarda la porzione d’area interessata dalla istanza di ricerca mineraria ed ubicata in territorio del Comune di Stresa, essa risulterebbe appartenente alle terre di proprietà del Comune medesimo, gravate da diritti di uso civico e, in quanto tali, inalienabili;
Che non altrettanto ben definita risulta agli interpellanti l’inquadramento urbanistico entro cui si colloca l’area richiesta per lo svolgimento dell’attività di ricerca mineraria, così come non risulta conosciuta l’area di rischio entro la quale sempre la istanza si inquadra;
Che in particolare l’inquadramento urbanistico dovrebbe essere compreso entro il perimetro dell’area indicata quale area di tutela del Mottarone appartenendo il Monte Camoscio al più ampio rilievo denominato Mottarone, sia essa ambito boscato, art. 4.8 NTA, sia essa area agricola, art. 3.10 NTA, comunque riconducibile alla disciplina pianificatoria locale  che, nel particolare caso dell’area del Mottarone, la sottopone ad una normativa fortemente limitativa delle attività antropiche ivi attuabili;
Che inoltre, ove l’attività richiesta abbia ad essere compresa tra quelle aventi caratteristiche produttive industriali, essa sarebbe esclusa in via generale dalle possibilità insediative locali, essendo queste ultime  limitate a quelle  produttive  riconducibili a quelle artigianali;
Che parrebbe essere stata attivata la procedura finalizzata alla verifica della autorizzabilità dell’attività richiesta ed in tal senso convocata e svolta una  prima conferenza di Servizi cui questo Comune avrebbe partecipato;
Che alla luce delle scarse informazioni in possesso occorre che il Sindaco o Assessore munito di delega relazioni al Consiglio fornendo ad esso tutti gli elementi di conoscenza sopra richiesti in possesso dell’Amministrazione e aggiorni l’Assemblea sullo stato della procedura autorizzativa in atto;
Che inoltre illustri il Sindaco o  l’Assessore munito di delega al patrimonio quali direttive siano state impartite ai soggetti partecipanti in rappresentanza dell’Ente in seno alla Conferenza dei Servizi circa la disponibilità o meno dell’Ente medesimo ad attivare una procedura di mutamento temporaneo d’uso delle terre gravate dai diritti di uso civico, prerogativa quest’ultima spettante al Consiglio Comunale in virtù di sua esclusiva competenza;
Che quindi voglia chiarire il Sindaco o l’Assessore munito di delega i motivi per i quali il Consiglio stesso è stato, sino ad oggi, escluso dalla conoscenza della richiesta pendente e non ha avuto modo di manifestare il suo orientamento in ordine alla questione in argomento;
Che voglia il Sindaco chiarire ed illustrare, a prescindere da tutte le questioni di merito che attengono il livello locale di pianificazione e di governo del territorio, quale sia l’orientamento generale che l’esecutivo ritiene assumere in ordine alla domanda di apertura di sito minerario, se in particolare ritenga tale iniziativa coerente con una politica di tutela del territorio compatibile o meno con la sue forte vocazione ad economia turistica e quale giudizio abbia ad esprimere, più in generale,  in merito all’espansione delle attività di cave e di miniere a forte impatto visivo in atto da più anni  nei Comuni vicini senza che risultino particolari azioni di rinaturalizzazione dei siti o compensazione territoriali, attività lesive comunque, a giudizio dell’interpellanza, dei  caratteri e della qualità di un territorio minato così nella sua caratterizzazione paesaggistica e nei valori attrattivi che la preminente economica turistica dovrebbe avere la capacità di conservare ed accrescere.
Si ringrazia
 

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