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venerdì 19 luglio 2013

CRONACA DI UN CONSIGLIO ANNUNCIATO


Questa sera, ore 18, si va in aula, sedici argomenti sono iscritti, quindici son tutti di Canio e, caso strano, solo uno questa volta è di minoranza: un interpello. C’è dunque e finalmente, sto bilancio che arriva nel cuore dell’estate che anche lei è non poco strana. Aspettiamoci  dunque la lettura, senza sosta, di un rosario di cifre e di numeri sgranati che l’officiante, Dottore alle finanze, si appresterà ad offrirci per nostra grande gioia e gran diletto. Così passerà gran tempo, inutile e prezioso, ad accompagnar nel sonno prediletto i resti della truppa schierati dentro l’aula a sollevar le mani all’ordine del Capo. Quanto al resto, gran parte è un corollario del bilancio, vedrà impegnati, in ordine di scena, la delegata alle tasse ed ai tributi, anch’ella in fondo soltanto un’ ottima lettrice di tante ordinate e messe in fila cartelline, poi arriverà Bottini e qui dir che sia un lettore ci sembra sminuire un po’ la sua importanza. Infatti è un oratore che illustrerà quel piano del prossimo triennio in opere e programmi che scritto, poi riscritto ed ora anche trascritto, in quattro righe ci dice tutto sulla confusione che regna in casa del nostro governo cittadino  e poco o nulla quanto al resto che è sempre molto incerto. Noi aspettiamo Canio in fondo alla serata, se mai quel furbo anche ci arriva. Lo aspettiamo in risposta all’interpello che, tirato fuori dal capello, lo snidi un po’ da quella sua manifesta reticenza che par giri attorno a questa storia di chi vuol aprir l’altra miniera con vista lago sul golfo della Perla. Se la sua risposta sarà no, ok va bene allora il no portalo al voto in assemblea; se sarà ni, qui gatta allor ci cova. Attento dunque Canio, giovane recluta inesperta,  perché di fronte ti trovi un veterano decorato che vien dal fronte caldo combattuto contro quelle lobbies che sono, ora e sempre, già in azione.

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