E’ un nome noto a quelli che sono gli addetti
al lavoro dentro le mura del Palazzo e, naturalmente, a Canio e al suo Governo che
sono diventati a Lui quasi abbonati. Legale dunque di fiducia di Palazzo non c’è dubbio; non c’è quasi parere, non c’è quasi una causa, subita o anche promossa, che
non lo veda in prima linea nella difesa o nell’accusa. Quanto ai risultati è
ancora forse presto perché molte sono le liti, ma poche ancor le loro conclusioni,
quindi…… vedremo. L’ultima fatica è stato un documento, son 17 cartelle tutte
in fila, porta male, sottoscritte e come già accennato,ci sono
pervenute tre ore soltanto prima dell’Assemblea ultima scorsa. Era un parere
chiesto sul documento presentato dal Gruppo Insieme, quello ormai assai noto che
mirava a cassare “ La Zanetta”. Orbene il documento è interessante anche se le conclusioni un po’ scontate: cassa infatti noi
e non invece “ La Zanetta”. Ora però che abbiamo avuto il tempo lo abbiamo
letto tutto e meglio, ma pur con beneficio di inventario e col rispetto che
dobbiamo, ci permettiamo di farne un po’ l’esame, ponendo alla fine una domanda.
Così oggi iniziamo, anche se solo domani lo finiamo e pagina per pagina facciamo
dunque questo esame. Orbene, inizia sto parere facendo la sintesi del
documento di noi: “ Insieme” ; fin qui tutto va bene, poi già a pagina tre ci
fa un po’ d' avvertimento, quasi che “adottato” che sia, come lo è, lo stralcio
di variante diventi anche un poco più difficile cambiare orientamento, ma qui l’avvertimento
sia girato al nostro Canio che ha preteso quel voto di adozione, mettendo in mano alla “Zanetta” mezza opzione.
Poi a pagina 4, al punto 3, ci sembra faccia un mezzo errore, dicendo che il
vincolo del 1924 riguarda il parco e il fabbricato. Ecco su questo ultimo punto, il fabbricato, a noi non pare, perché almeno espressamente così non dice
quel Decreto. A pagina 5 ci sembra un’altra svista: occorre precisare che la
dichiarazione di vincolo recente, quello del 2004, per la verità esclude non poco rispetto al parco del Grand Hotel, cioè non solo l’acquisto fatto dalla SIAV, ma anche
molto ancora. Sulla “marginalità” del
vincolo del 1924 di cui ci parla tra pagina 5 e quella dopo, occorre intendersi sul suo significato,
quindi poi vedremo. Sempre a pagina 6, lettera d, cogliamo un’altra svista, ci dice infatti che sull’area acquistata dalla
SIAV non insistono edifici, ma tutti sanno che sono proprio lì quelli che chiamano
i portici del Grand Hotel Des Illes. Poi arriva al punto dove par dia ragione a noi
e non a Canio:
“………….. parrebbe logico ritenere che
il complesso alberghiero del GHIB sia sottorposto ad un duplice vincolo di
tutela al fine di conservare il compendio immobiliare quale complesso
paesaggisticamente e culturalmente rilevante nel suo insieme”.
Così
recita il parere, rimettendo però la soluzione a quella Direzione Generale che
sappiamo. Detta così sembra in parte da noi vinta, ma qui, invece, Pafundi estrae una soluzione che da ragione a Canio e
torto a noi. Almeno crede, ma si sbaglia, forse gli sfugge, forse non ha inteso,
quanto sia la sostanza dello stralcio, forse pensa sia di 46.000 cubi o su
di lì e allora fa due conti e dice che
anche se è così e che si stralciano quei 1.930 mq. di terreno che par siano intoccabili,
ebbene ne restano di cubi da fare 38.684 e la variante non si inficia. Qui noi
dissentiamo per logica aritmetica: lo ripetiamo la variante in aumento è di
circa mc. 10.000, così che il volume totale
andrebbe a circa 46.000 cubi, ma se taglio via quei 1.930 mq., ne perdo di cubi pure
7.500, quindi i ¾ del totale d'incremento e allora marginale non lo
è più. Domani procediamo.
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