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martedì 23 luglio 2013

CRONACA VERA II PARTE




Un po’ anche in ritardo riprendiamo la cronaca ed ecco  arriva, finalmente, sto bilancio. Lo abbiamo aspettato già mezzo di un anno, i soldi un po’ già li ha incassati, un altro po’ li ha già anche spesi ed ora che siamo il 19 ormai di luglio eccolo qui. Non sarà forse in ritardo per i termini di legge che, oramai, sono fissati sino alla fine del mese di settembre, ma per il resto arriva, questo è certo, a tempo ormai scaduto, insomma è fuori tempo. Questa è un po’ la critica di fondo che muove minoranza al documento; certo che poi vede i tagli che son fatti a qualche spesa perché son quelli imposti; se ne rammarica però la minoranza che quando era la sua voce a reclamarli per superar le strette di quel patto, rimaneva inascoltata. Questo dimostra che se ora si può, anche già prima si poteva e invece………. Ci sono due emendamenti a sto bilancio e minoranza ci prova a presentarli, uno dei due è alquanto tecnico, l’altro riguarda invece i soldi per quelli del governo. Canio si appella allora  al suo regolamento e avendo facoltà non li consente. Comunque non importa tanto basta e avanza per toccare quell’argomento dei forti tagli imposti agli stipendi del Vice e degli altri delegati. Da quel che Canio dice ormai per l’anno è fatta, il dato dell’Istat è sotto i 5.000 residenti, quindi si taglia. Ora però succede in aula un incidente, il Dottore alle Finanze da più di un anno aspettava ormai questo momento. Infatti è pronto a relazionar con dati, cifre, saldi e tutto l’armamento che gli han messo per iscritto e che lui si accinge a far la sua lettura. Sarà un po’ il caldo, sarà forse l’orario, sarà che era meglio far 5 minuti di intervallo, il fatto è che uno, due e forse tre si prendono un qualche minuto di meritata libertà. Tanto è che basta per suggerir al Capo Gruppo, Il Professore, di invitare quel Dottore a dar per letta sta sua di relazione. Accoglie così bene questo invito che prende le carte, chiude la cartella, lascia il suo seggio e va a sistemarsi in fondo all’aula nel posto del pubblico ormai vuoto. Così si accelera il bilancio che, come detto, è in forte e gran ritardo e passa al voto. L’altro è il gettone di presenza alle sedute, quel 16 euro e rotti lorde per sedute che, invano minoranza chiede si rinunci. No, loro l’approvano. C’è un debituccio vecchio tenuto fuori dal bilancio, sono le solite spese per legali, è poca cosa, ma “Insieme” non lo approva. Poi arrivano quei 20 mila Euro da metter per restauro degli edifici adibiti a culto, ok si approvano; idem si approva la convenzione con  le Suore per pasti caldi a  domicilio di assistiti; un’altra convenzione con il Maestro Spataconi per i concorsi musicali per giovani ed anche qui si approva. Fine, rimane l’interpello sulla miniera in cima al monte del Camoscio, ma qui ne abbiamo già anticipato la cronaca e poi mi sa che non  mancheranno in seguito occasioni. Per ora sono le 21, si chiude questa sessione estiva, ma manco poi neppure calda.  

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