Un po’ anche in ritardo riprendiamo la cronaca
ed ecco arriva, finalmente, sto
bilancio. Lo abbiamo aspettato già mezzo di un anno, i soldi un po’ già li ha
incassati, un altro po’ li ha già anche spesi ed ora che siamo il 19 ormai di
luglio eccolo qui. Non sarà forse in ritardo per i termini di legge che,
oramai, sono fissati sino alla fine del mese di settembre, ma per il resto arriva,
questo è certo, a tempo ormai scaduto, insomma è fuori tempo. Questa è un po’
la critica di fondo che muove minoranza al documento; certo che poi vede i
tagli che son fatti a qualche spesa perché son quelli imposti; se ne rammarica
però la minoranza che quando era la sua voce a reclamarli per superar le
strette di quel patto, rimaneva inascoltata. Questo dimostra che se ora si può,
anche già prima si poteva e invece………. Ci sono due emendamenti a sto bilancio e
minoranza ci prova a presentarli, uno dei due è alquanto tecnico, l’altro
riguarda invece i soldi per quelli del governo. Canio si appella allora al suo regolamento e avendo facoltà non li
consente. Comunque non importa tanto basta e avanza per toccare quell’argomento
dei forti tagli imposti agli stipendi del Vice e degli altri delegati. Da quel
che Canio dice ormai per l’anno è fatta, il dato dell’Istat è sotto i 5.000
residenti, quindi si taglia. Ora però succede in aula un incidente, il Dottore
alle Finanze da più di un anno aspettava ormai questo momento. Infatti è pronto
a relazionar con dati, cifre, saldi e tutto l’armamento che gli han messo per iscritto
e che lui si accinge a far la sua lettura. Sarà un po’ il caldo, sarà forse l’orario,
sarà che era meglio far 5 minuti di intervallo, il fatto è che uno, due e forse
tre si prendono un qualche minuto di meritata libertà. Tanto è che basta per
suggerir al Capo Gruppo, Il Professore, di invitare quel Dottore a dar per
letta sta sua di relazione. Accoglie così bene questo invito che prende le
carte, chiude la cartella, lascia il suo seggio e va a sistemarsi in fondo all’aula
nel posto del pubblico ormai vuoto. Così si accelera il bilancio che, come
detto, è in forte e gran ritardo e passa al voto. L’altro è il gettone di presenza
alle sedute, quel 16 euro e rotti lorde per sedute che, invano minoranza chiede
si rinunci. No, loro l’approvano. C’è un debituccio vecchio tenuto fuori dal
bilancio, sono le solite spese per legali, è poca cosa, ma “Insieme” non lo
approva. Poi arrivano quei 20 mila Euro da metter per restauro degli edifici adibiti
a culto, ok si approvano; idem si approva la convenzione con le Suore per pasti caldi a domicilio di assistiti; un’altra convenzione
con il Maestro Spataconi per i concorsi musicali per giovani ed anche qui si
approva. Fine, rimane l’interpello sulla miniera in cima al monte del Camoscio,
ma qui ne abbiamo già anticipato la cronaca e poi mi sa che non mancheranno in seguito occasioni. Per ora
sono le 21, si chiude questa sessione estiva, ma manco poi neppure calda.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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