Ore 18, manca Vecchi che sta in Asia, manca
Coppola che sta forse in negozio, manca Cabrini e manca Bertolino che arriva
dopo. Questa è la fotografia del gruppo degli eletti che, appunto alle 18, sta intorno
al tavolo fatto come un U. Il primo oggetto della lista è la conclusione di
quel lungo processo che è stata la variante di piano detta PAI. Silenzio di
Canio che non parla, ma subito concede la parola a chi si oppone e allora
questi spiega perché un’altra volta è un chiaro e netto no. Non solo glielo spiega
a Canio ed alla Sua truppa, ma gli legge, attentamente, le cartelle dove sta
scritto che si chiude un processo con due vizi capitali. La responsabilità dell’atto
è quindi solo del Governo, lo ricordi e se lo segni. Dall’altra parte solo e
sempre un gran silenzio, onestamente non si sa se è solo strafottente, se
invece è imbarazzato, se invece è un'altra cosa, comunque rimane un po’ un
mistero. L’altro argomento è più leggero, lo legge, come fa sempre, la delegata
anche ai tributi, riguarda una questione di rifiuti urbani e quelli ad essi
assimilati. L’argomento, con qualche distinguo di Diverio, va via subito veloce
e lo si approva. Arriva un altro punto in discussione, è sempre intorno alla
questione dei rifiuti, disciplina la TARES, la nuova, si fa per dir, tassa sulla
mondezza. Piccolo giallo in aula, Pier Valle
chiede di trattar gli emendamenti che ha trasmesso, ma Canio cade dalle nubi. Arriva
dunque il chiarimento; l’e-mail partita non era stata aperta per assenza. Comunque
un po’ vengono discussi e poi si rimanda ad altra, semmai ve ne sarà, occasione.
Si chiude quindi anche sta volta l’argomento; gli uni approvano e gli altri
votano astensione. Ci chiedono un voto poi sul piano finanziario
che riguarda un’altra volta e sempre la mondezza. Numeri e cifre che solo Dio
lo sa da dove vengono poi fuori, sarebbe infatti un atto anche di fede dare lor
l’approvazione e infatti sui quei due
milioni e rotti all’anno del conto tutto intero, noi ci si astiene. Finita la
mondezza arriva l’IMU o meglio le sue aliquote che son sempre le stesse dell’anno
già passato. Rimane solo questo fatto che Pier Valle ricorda ancora al gran Consiglio un po’ distratto; che
solo 5 sono le unità di pregio e 90 invece son solo le ville e che sino a
quando questo dato non si cambia non c’è l’ equità fiscale e solo un po’ troppa
anche di elusione. C’è la presentazione da parte questa del Dottore, di un
piano, che è poi un obbligo di legge, dove cacciarci dentro alienazioni
immobiliari in previsione e valorizzazioni
del patrimonio in proprietà. Qui c’è una discussione perché nel piano
non c’è traccia della stazione imbarcadero capoluogo. Canio allora ci racconta
ed è la prima volta che lo dice dopo che da due anni lo chiediamo, che ci sarebbe contenzioso tra il Palazzo e la
Navigazione Laghi intorno alla proprietà di questo bene. Un punto è certo, diciamo
noi, oltre 200 mila euro son stati però versati
alla Regione per ottenere il bene e sono ormai passati oltre dieci anni senza risultato.
Adesso ci raccontano anche questa e intanto ? Intanto tutto muore. Passiamo ad
altro, arriva ora il piano triennale delle opere previste. Come abbiamo già
postato altrove sta tra una burla e una sciocchezza. Opere previste, poi diventano
impreviste, opere strategiche non sono mai comparse, opere portate a compimento,
quasi mai. Questa è un po’ la storia di questi piani, fatti e rifatti, nella
più piena confusione di idee, di programmi e di progetti. Glielo dice chiaro l’opposizione
tutta che questo è il segno di un governare che non va neppure avanti, di un
obiettivo che non c’è, di una visione che ormai è persa. L’unica certezza gli dice poi Pier Valle
e che il governo che, nostro malgrado, ancor c’è, di
questi piani se gli va bene ne farà si e no ancora un paio e poi fa basta.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Nessun commento:
Posta un commento