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lunedì 22 luglio 2013

CRONACA VERA I PARTE





Ore 18, manca Vecchi che sta in Asia, manca Coppola che sta forse in negozio, manca Cabrini e manca Bertolino che arriva dopo. Questa è la fotografia del gruppo degli eletti che, appunto alle 18, sta intorno al tavolo fatto come un U. Il primo oggetto della lista è la conclusione di quel lungo processo che è stata la variante di piano detta PAI. Silenzio di Canio che non parla, ma subito concede la parola a chi si oppone e allora questi spiega perché un’altra volta è un chiaro e netto no. Non solo glielo spiega a Canio ed alla Sua truppa, ma gli legge, attentamente, le cartelle dove sta scritto che si chiude un processo con due vizi capitali. La responsabilità dell’atto è quindi solo del Governo, lo ricordi e se lo segni. Dall’altra parte solo e sempre un gran silenzio, onestamente non si sa se è solo strafottente, se invece è imbarazzato, se invece è un'altra cosa, comunque rimane un po’ un mistero. L’altro argomento è più leggero, lo legge, come fa sempre, la delegata anche ai tributi, riguarda una questione di rifiuti urbani e quelli ad essi assimilati. L’argomento, con qualche distinguo di Diverio, va via subito veloce e lo si approva. Arriva un altro punto in discussione, è sempre intorno alla questione dei rifiuti, disciplina la TARES, la nuova, si fa per dir, tassa sulla  mondezza. Piccolo giallo in aula, Pier Valle chiede di trattar gli emendamenti che ha trasmesso, ma Canio cade dalle nubi. Arriva dunque il chiarimento; l’e-mail partita non era stata aperta per assenza. Comunque un po’ vengono discussi e poi si rimanda ad altra, semmai ve ne sarà, occasione. Si chiude quindi anche sta volta l’argomento; gli uni approvano e gli altri votano astensione.   Ci chiedono un voto poi sul piano finanziario che riguarda un’altra volta e sempre la mondezza. Numeri e cifre che solo Dio lo sa da dove vengono poi fuori, sarebbe infatti un atto anche di fede dare lor l’approvazione e  infatti sui quei due milioni e rotti all’anno del conto tutto intero, noi ci si astiene. Finita la mondezza arriva l’IMU o meglio le sue aliquote che son sempre le stesse dell’anno già passato. Rimane solo questo fatto che Pier Valle ricorda  ancora al gran Consiglio un po’ distratto; che solo 5 sono le unità di pregio e 90 invece son solo le ville e che sino a quando questo dato non si cambia non c’è l’ equità fiscale e solo un po’ troppa anche di elusione. C’è la presentazione da parte questa del Dottore, di un piano, che è poi un obbligo di legge, dove cacciarci dentro alienazioni immobiliari in previsione e valorizzazioni  del patrimonio in proprietà. Qui c’è una discussione perché nel piano non c’è traccia della stazione imbarcadero capoluogo. Canio allora ci racconta ed è la prima volta che lo dice dopo che da due anni lo chiediamo,  che ci sarebbe contenzioso tra il Palazzo e la Navigazione Laghi intorno alla proprietà di questo bene. Un punto è certo, diciamo noi, oltre 200 mila euro son stati  però versati alla Regione per ottenere il bene e sono ormai  passati oltre dieci anni senza risultato. Adesso ci raccontano anche questa e intanto ? Intanto tutto muore. Passiamo ad altro, arriva ora il piano triennale delle opere previste. Come abbiamo già postato altrove sta tra una burla e una sciocchezza. Opere previste, poi diventano impreviste, opere strategiche non sono mai comparse, opere portate a compimento, quasi mai. Questa è un po’ la storia di questi piani, fatti e rifatti, nella più piena confusione di idee, di programmi e di progetti. Glielo dice chiaro l’opposizione tutta che questo è il segno di un governare che non va neppure avanti, di un obiettivo che non c’è, di una visione che ormai  è persa. L’unica certezza gli dice poi Pier Valle e  che  il governo che, nostro malgrado, ancor c’è, di questi piani se gli va bene ne farà si e no ancora un paio e poi fa basta.

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