Allora questa è la notizia: si festeggia.
Tornano sul lago per tre giorni ogni
qual volta e per tre anni i bolidi plananti, non sono proprio come quelli delle
due prime edizioni, ma comunque il rumore, anche sta volta, mica manca. La
differenza seria e vera è però subito un’altra, che questa volta non costan forse
quasi niente, così sembra. La differenza non è poi poca cosa perché sti ricchi emiri del Dubaj le prime due
loro uscite rumorose sulle calme, tranquille e dolci acque del lago subalpino, le fecero pagar
care e salate. Denaro pubblico si intende, elargito da questo Comune che a
sentir i suoi disinformati governanti non ha mai soldi e denaro versato da una
Regione che, da lì a poco, dichiarava il fallimento tecnico dei conti. Ora qui
sembra che la cosa sia migliore, cambia anche la data per non rischiar il flop
dell’ultima edizione, viene però confermata la scelta di far un gran rumore che sembra cosa cara
a Canio e alla sua truppa e che sia un mezzo di richiamo turistico importante
per intercettar quel targhet fatto di masse impazienti ed elettrizzate che già
fanno la coda per assister lo spettacolo che, come sempre, si annuncia strabiliante.
Non mancheranno quindi e già si preannunciano polemiche per il ritorno dei
bolidi plananti che tuttavia tolto il rumore che fanno coi motori, forse non
lascerebbero poi molto al pubblico spettacolo, ma di ironia su sto spettacol
rumoroso se ne potrebbe fare anche poi molta e di certo, da qui ad allora,
ancora leggeremo e sentiremo, rimane però il fatto che
ora costa niente e allora la domanda è perché mai è costato allora ? Forse la missione
nel Dubaj, guidata allora dal Vice Delegato, non ebbe ugual fortuna di quanto
oggi Canio ha negoziato e ne va lieto e felice, non sappiamo. Comunque è
certo che li vedremo o meglio li sentiremo quei bolidi plananti a chiuder le
feste dell’agosto ed aprire quelle d’autunno, quasi che Canio si appresti a
festeggiar coi botti per due anni anticipati la data gloriosa dell’addio e a
programmar la festa di un ritorno a mezzo di un qualche delfino al suo posto designato.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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