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mercoledì 10 luglio 2013

FESTEGGIAMENTI





Allora questa è la notizia: si festeggia. Tornano sul lago per tre giorni  ogni qual volta e per tre anni i bolidi plananti, non sono proprio come quelli delle due prime edizioni, ma comunque il rumore, anche sta volta, mica manca. La differenza seria e vera è però subito un’altra, che questa volta non costan forse quasi niente, così sembra. La differenza non è poi poca cosa  perché sti ricchi emiri del Dubaj le prime due loro uscite rumorose sulle calme, tranquille e dolci acque del lago subalpino, le fecero pagar care e salate. Denaro pubblico si intende, elargito da questo Comune che a sentir i suoi disinformati governanti non ha mai soldi e denaro versato da una Regione che, da lì a poco, dichiarava il fallimento tecnico dei conti. Ora qui sembra che la cosa sia migliore, cambia anche la data per non rischiar il flop dell’ultima edizione, viene però confermata la scelta di far un gran  rumore che sembra cosa cara a Canio e alla sua truppa e che sia un mezzo di richiamo turistico importante per intercettar quel targhet fatto di masse impazienti ed elettrizzate che già fanno la coda per assister lo spettacolo che, come sempre, si annuncia strabiliante. Non mancheranno quindi e già si preannunciano polemiche per il ritorno dei bolidi plananti che tuttavia tolto il rumore che fanno coi motori, forse non lascerebbero poi molto al pubblico spettacolo, ma di ironia su sto spettacol rumoroso se ne potrebbe fare anche poi molta e di certo, da qui ad allora, ancora leggeremo e sentiremo, rimane però il fatto che ora costa niente e allora la domanda è perché mai è costato allora ? Forse la missione nel Dubaj, guidata allora dal Vice Delegato, non ebbe ugual fortuna di quanto oggi Canio ha negoziato e ne va lieto e felice, non sappiamo. Comunque è certo che li vedremo o meglio li sentiremo quei bolidi plananti a chiuder le feste dell’agosto ed aprire quelle d’autunno, quasi che Canio si appresti a festeggiar coi botti per due anni anticipati la data gloriosa dell’addio e a programmar la festa di un ritorno a mezzo di un qualche delfino al suo posto designato.  

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