L'ultimo miglio non sembra, per ora, un gran finale. Scusate se insistiamo, ma chi più chi meno, l'ultimo tratto del percorso lo copre, se non proprio in gran volata, di solito almen un po' di corsa così che, magari, ci scappi di tagliar per primo la linea del traguardo. Non sembra, dicevamo, che invece sto governo abbia una gran fretta. Oggi, lo ricorda anche la Stampa, è stato l'ultimo giorno, enne volte prorogato, dell'impianto che unisce la costa con la vetta. Son anni che ne avevano parlato; son anni che Canio era tranquillo dicendo fosse certo l'impianto regionale. Alla fine non era vero niente; sarebbe stato assai opportuno che questo Palazzo rompesse un po' i suoi indugi e uscisse lui col bando a tempo e ora. Invece oggi si chiude e a parte probabili o improbabili altre proroghe, invece di sapere se e già c'è un nuovo gestore, ancor sto bando è in ballo e chissà se e poi quando. Comunque si fanno soltanto pochi passi e lì si trova la vasca per il bagno. Opera unica, posta a cavallo dei mandati, sta lì con dentro l'acqua che attende, sin'ora ancora invano, che le promesse, o meglio gli impegni sottoscritti per tanti, magari forse troppi, investimenti siano pure onorati. L'altro anno, pazienza, ormai era già andato, ma in questo che pure ormai è anche quasi lui passato, neppure in questo è parso di vederli, fors'anche in parte, realizzati. Lo ricordiamo che l'altranno ebbero a ridurre il canone da 26.400 euro a soli 5.280, dicendo che per cause non imputabili a qualcuno non venne aperto la sala di ristoro. Ora vedremo presto cosa quest'anno avranno ancor da dire per giustificar lo stato, peraltro indecoroso, in cui sempre si trova la sala che doveva ed era quella di ristoro. Peraltro se facciamo poi solo due altri passi, ci tocca forse imbatterci nell'eterno cantier di Villa detta Aminta. La storia è sempre quella, i soldi se li tiene e i tempi, alla faccia, li rispetta. Comunque, l'obbligato, intorno al marzo scorso ha dato segno di esser vivo, chiedendo che la Giunta gli concedesse, una qualche dilazione dei termini intermedi dell'accordo. Voi tutti penserete che subito la Giunta gli ha concessi e invece, vi sbagliate perché sta volta la Giunta, prontamente, ha detto ohibò non lo si può. Peccato che i tempi, ugualmente, son decorsi e che nessuno ha fatto niente perché l'obbligato provvedesse, così che è come dire sì fai pur quello che vuoi. Se poi cambiamo fronte ci tocca ritrovar quelle macerie vergognose in cui la storia del porto è sprofondata e qui c'è un rumor di fondo che piace poco, ma presto lo diremo. Rimane l'alberghiera dove, sembra, la gara a concorrente unico sia, ormai, almen lei chiusa, ma che sto progetto poi non piaccia affatto alla temibile Papotti e quindi..... Fate poi voi.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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