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martedì 28 ottobre 2014

LATIFONDO




Non sembrerebbe, nessuno lo direbbe, ma questo Palazzo nasconde un tesoretto da accertare. Si tratta di terreni disseminati un poco ovunque che compaiono al catasto e che se sommati tutti quanti e messi insieme ne viene fuori, quasi quasi, un latifondo. Son quasi infatti, mal contati, 4 milioni in metri quadri che detti in ettari ne fanno 397, 98. Son classificati, sempre dentro il catasto, in bosco ceduo, prato, pascolo, orto irriguo, incolto, frutteto e via così. Cos'è che sono adesso ? Un'altra cosa oppure ancor la stessa cosa, ma chi lo sa. Comunque sono tanti  e, quel che certo, stanno per lo più in stato di abbandono e quel che certo ancora è che nessuna indagine a riguardo è stata fatta e che il proprietario non è che poi ne sappia molto dei suoi beni e, men che meno, abbia mai pensato che fare di sti  fondi, o meglio dire latifondo. Undici pagine nel sito comunale occupano la lista dei fogli/mappali di cui si compone il patrimonio immobiliare dei terreni, ma una fotografia un poco più precisa mica c'é. Non c'è una mappa che li raggruppi, non c'è un'indagine sul loro stato e sul loro uso; c'è e questo è vero, l'indagine compiuta su dove stanno su di essi i diritti d'uso civico, ma quanto al resto occorrerebbe pur farci un pensiero. La roba, insomma è tanta, è come tirar un lato lungo quattro chilometri e poi anche un altro di "sol" quasi un chilometro per aver l'idea di quanto è grande. Quanto a riguardo poi delle dimensioni dei singoli mappali, c'è anche di queste un po' di tutto, per cui si va da pochi metri quadri a 498.761 metri quadrati che par che sia quello più grande. Quindi il passo successivo di chi dovrebbe improntar la propria azione a quella del buon padre di famiglia, sarebbe incominciar la conoscenza dei suoi fondi, o meglio ancor come già detto, latifondo.          

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