Doccia fredda, almeno pare, per la solita alberghiera. Non passa, così sembra, in conferenza il progetto del campo di pallone collinare. Da quanto filtra in questi giorni dalle spesse mura dei Palazzi di potere sembra proprio che nuovi ostacoli siano sorti e che la pelle dell'orso sia stata venduta prima ancora di catturarlo. Si confermerebbe quindi la sventura che colpisce, inesorabilmente, tutte le opere pubbliche che dovevano, dovrebbero o dovranno essere realizzate sulla Perla. Non bastando le disgrazie del passato, se ne aggiungono, di nuovo, nel presente tanto da rendere assai plausibile, ove le indiscrezioni venissero confermate, che Canio non vedrà, da qui alla fine del suo glorioso mandato, non diciamo, una sola inaugurazione di una qualche operetta, ma neppure, porto a parte, l'avvio di quest'altra opera per la quale si rigira nel letto da almeno sette anni senza costrutto. Ostacoli li porrebbe, anzi li pone, la Regione Servizio Paesaggio, ostacoli li porrebbe, anzi li pone, la Regione servizio Idrogeologico, tanto da, con il senno di poi, poter giudicare improvvida la procedura seguita che ha acquisito un progetto senza aver prima compiuto una attenta valutazione di fattibilità. Fallirebbe dunque, c'era da scommetterci, la politica locale e quella Provinciale che non sarebbe riuscita a individuare, in tanti anni, un corretto percorso capace di portare alla positiva conclusione questa benedetta opera. Fallirebbe pure la componente tecnica di supporto, totalmente subalterna a sventate scelte amministrative della politica perché non avrebbe voluto/potuto fornire tutti gli elementi utili e necessari per una corretta scelta decisionale. Fallirebbero tutti i cittadini elettori che hanno dato credito a questi inconcludenti perditempo e denaro. Due progetti per una sede scolastica, pagati o da pagare e di cui, forse, soltanto uno utilizzabile; un progetto per una nuova opera sportiva da realizzare in luogo di una perfettamente esistente, anche questo da pagare e , se le indiscrezioni verranno confermate, inutilizzabile. Di mezzo ci stanno una fila di anni persi e buttati. Ora ci manca il porto che, sempre secondo le indiscrezioni, questioni di giorni o di ore, dovremmo, dopo 14 anni e tutto il restio che sapete, vedere sorgere da acque che si rivelano sempre molto insidiose.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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