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martedì 14 ottobre 2014

SLALOM






Inizia un' altra volta la vicenda delle piste e degli impianti in cima al Mottarone. Chi pensava conclusa questa storia si sbagliava. Domani ore 18 il Consiglio ne riparla o meglio così pare; di certo rivota la questione; quel piano già approvato, in parte poi cassato dal giudice di un TAR, viene rimesso da capo, in parte, o in tutto in discussione. Trascorsi già tre anni or sono fa, Canio riporta dunque il pacco in discussione, convinto che così metterà le cose a posto e non lascerà dei debiti dentro la sua, ormai, vicina eredità. Può essere che sì, può essere che no, diciamola così; 50 forse di sì, 50 forse di no, questa la previsione più fondata per questa mossa ultima e, forse, un po' tardiva. Comunque tra piani delle aree per le piste e per gli impianti, redatti, corretti e stracorretti, tra asservimenti un po' fatti e un po' mancanti, tra aree demaniali con diritti accertati o anche ancora un po' presunti di uso civico e poi conciliazioni, affrancazioni e reintegrazioni di terre dei beni comunali, ricorsi al Tar e contro ricorsi, in mezzo a tutto questo Canio si destreggia e cerca così, con quest' ultima mossa, la sua via di uscita e di salvezza. Tre anni "soltanto" son passati da quando avviò la prima operazione e ancora ci troviamo tra i piedi questa storia un po' infinita, ma se non ci saranno opposizioni sostanziali passerà indenne la stagione, mentre più in là poi la si vedrà. Passar per il Consiglio è solo, dunque, un nuovo primo passo dove non troverà dissenso capace di fermarlo avendo lì sempre un assoluto e per lui grande consenso. Sessione, quindi,consiliare da seguire, soltanto riservata a questa cosa che occuperà manco mezz'ora, esempio comunque da imitare su quanta sia grande l'efficienza che regna in sto Palazzo dove più che a fare sembra impegnato piuttosto anche a rifare.
 

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