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mercoledì 1 ottobre 2014

BUONA NOTTE

















Il post di oggi lo dedichiamo ai senza voce, altri li chiamerebbero quelli che sono privi di diritti o di rappresentanza, quelli che la sfortuna un poco ha castigato e la fortuna ha, invece, abbandonato. Ma i senza voce non sono quelli che viene, subito, in mente da indicare, i derelitti; nel nostro caso, invece, sono quelli che, da voi eletti, stanno seduti sui comodi scanni del Palazzo. Pari grado del blogger che qui scrive, ormai son anni quattro e quasi mesi sei che si sono accomodati sulle loro poltroncine e da quella non recente data in qua, sembra non abbiano dato più segnali di vita. Vi sono alcuni, quasi tutti, che detengono il record degli interventi in aula, pari a zero, e ciò non li distingue molto da chi sta sempre assente cosa che, come noto, lo mette sempre in torto. All'opposto, alcuni di questi silenziosi rappresentanti tengono il record assoluto delle presenze in aula, pressoché totali, che, considerate le circostanze, equivale ad essere sempre assenti. Una funzione importante, anzi forse due, comunque la svolgono; l'una votano sempre e lo fanno guardando al centro del ferro di cavallo ove siedono; da lì infatti arrivano le indicazioni su quale delle due mani alzare o quali delle due tener basse. Si contano sulle dita di una mano, anzi anche meno, le volte, una o due, che qualcuno non si è allineato alle indicazioni di voto; ricordiamo una volta il Consigliere sempre assente, nell'occasione casualmente presente e l'altra, più recente dove proprio il Professore Capo Gruppo ha fatto mancare il suo consenso. Può essere successo però che, a volte, vi siano state delle assenze diplomatiche, e che qualcuno dei tanti abbia preferito starsene a casa non sentendosela di allinearsi al pensiero unico e debole dominante, ma però di questo manca la prova ed è, perciò, una nostra gratuita illazione. C'è poi un'altra funzione che sembra gli eletti abbiano svolto, più o meno, egregiamente. Per verità non c'è ne sarebbe stato bisogno, poiché ci pare che il Capo del Consesso, in genere, se la sbriga molto bene da solo a liquidare gli avversari che, temerari, lo sfidano in aula. Ci riferiamo al fatto, pur raro, ma non assente che talvolta, anche alcuni dei più silenti prendono, improvvisamente, la parola o qualche cosa di simile perché non sempre si capisce cosa pronunciano e sferrano, usiamo questo termine, un attacco verso l'emiciclo loro opposto in difesa del Capo, mai su questioni di merito o di un qualche interesse. Per amor di patria non citiamo i nomi di questi vostri autorevoli rappresentanti, ma abbiamo detto che sono molti o quasi tutti. Ora che si avvicina la loro fine politica ci piacerebbe intervistarli sull'esperienza che hanno vissuto in questi anni e che hanno maturato. Cosa ci racconterebbero ? Probabilmente niente; continuerebbe il loro lungo silenzio. Buona notte.
 

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