Consiglio ore 21
E’ passato solo qualche minuto dopo le 21 e l’aula è quasi piena, di pubblico stavolta, anche se le sedie non sono più di tante, assenti invece le quote rosa della grande maggioranza. Il clima non è particolare, sempre nervosetto il nostro Canio quando si inizia e si solleva un' eccezione. Non è che è un gran che, tutto è scontato, infatti si passa veloci al voto e l’eccezione vien sepolta sotto la compatta maggioranza. Introduzione al rito, scampanella più del solito sempre il nostro caro Canio, comunque scarica subito l’onere più grosso ai tecnici presenti, gli architetti. Uno di loro si mette alla consolle e una videata dopo l’altra, tempo una mezzora, il piano è tutto già spiegato. Canio invita quindi a fare a loro le domande un poco tecniche e così si consuma un’altra po’ di tempo, con Canio, chissà poi mai perché, sempre ancora nervosetto. Finisce lì la trasmissione, si chiude anche il siparietto, si congedano gli architetti, si aspetterebbe una bella relazione del Professore delegato e veterano, macchè lui è muto come un pesce, non dice proprio nulla, sarà forse l’età. Allora Canio apre le danze e da la parola a superminoranza. Stavolta parlan tutti: inizia il Capogruppo che legge l’intervento, che spazia un po’ su tutto e che poi punta al cuore la variante, la dove distrugge la Stresa del passato, cerca di smuovere i Consiglieri di grande maggioranza a ripensarci e avere dignità. Ricorda la vicenda delle cubature messe all'asta per un milone e mezzo d'euro, con il risultato che con molti meno soldi se le troveranno tutte in casa. Presenta e consegna le 520 firme messe sotto la petizione al Sindaco ed al Consiglio che da ora stanno nel verbale di seduta. Parla Bertolino: dice di non vedere qual è il disegno della pubblica città, sembra sparito, altro che trovato. Si sofferma sul piano dei parcheggi dove l'opera strategica, la Gabbiola ormai famosa, viene messa in preventivo per miseri 50 posti auto, mentre per il resto sono forse fantasie rimandate al secolo che viene. Parla la Luini e i temi sono quelli dell’offerta di turismo, facendo toccare con mano come quando sale di troppo in quantità, si perda proprio in qualità. E’ un appello anche accorato e generoso per difendere l’identità di un luogo ed alla fine di seduta, Canio le tirerà, infatti, un colpo basso, da caino. Parla Severino, certo lo sviluppo va anche bene, ma c’è misura a tutto e poi è un’operazione a tavolino, senza confronto dentro e fuori il gran Consiglio, neppure da Lei Canio avrà un voto. Chiude Piervalle con un intervento di valenza generale, tocca temi delicati, è sistematico, non molla, tiene desta l'attenzione, punta la sua penna come spada contro i vizi palesi e occulti del progetto, invoca la tutela dei beni che son comuni e non certo proprietà di questa o quella maggioranza del momento, promette lacrime e sangue, rompe la tensione della sala ricordando di aver l’arma segreta e poi parla di loro: del prezzo che la città paga ad un Sindaco ambizioso, di un Professore delegato con l'etica vergogna di aver convissuto, un tempo, con fatti di criminalità amministrativa dentro il Palazzo, lo chiama eterno demo e cristiano; poi si rivolge alla sinistra perché abbia uno scatto di valore, ma quelli non si smuoveranno neanche un poco ed alla fine ricorda a tutti di non finir come quelli che Sciascia chiamava: “ quaraquaqua”. Ora il Professore si risveglia, faccian così per dire, ma non brilla, le sue parole si spengono dentro un’aula, senza neanche la passione, sembra uno uscito da un armadio e che presto torna dentro nel suo armadio. Ancora Vecchi per dichiarazione di voto del suo gruppo e poi, in finale, il solito Canio's show che mentre sul palco chiude lo spettacolo, lascia partire una frecciata alla Luini. Il gusto è pessimo, se lo poteva anche evitare e così tra i due è subito battaglia e la Consigliera se ne va fuori dall’aula. Comunque per il voto tutto è scontato, finisce il primo round, ma le luci stanno accese nella sala e sciolte le righe si fanno capannelli fin verso mezzanotte; adesso diventano loquaci.
Campagna di informazione e partecipazione
STOP AL CEMENTO
Firma la petizione per fermare la variante urbanistica alberghiera
CONNETTITI ALLA PETIZIONE ON LINE
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