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sabato 12 novembre 2011

Il giorno più lungo  
Mercoledì 16 novembre, ore 21, Palacongressi, questa è la data e l’ora in cui Di Milia , darà il via alle operazioni che porteranno a mutare il volto della città di Stresa. Sette uomini e due donne che, a futura memoria vi elenchiamo per nome e cognome, salvo qualche assenza per indisposizione diplomatica, si apprestano, non certo a discutere, ma ad alzare le loro mani agli ordini del comandante: Canio Di Milia . Padre, perdona loro perché non sanno neppure cosa stanno per fare, viene quasi da implorare, ma all’insipienza umana non c’è alcun limite e così sarà. Ecco quindi i loro nomi perché tutti possiate ricordarli come i responsabili dell’incivile atto che stanno per compiere.       
CanioDi Milia
Giuseppe Bottini
ValeriaSala
EmanueleIacono
Carlo Falciola
RobertoBolla
AlbinoScarinzi 
AlbertoGalli
PieroPoletti
MariaCabrinidetta Consuelo
AntonioCoppola
Massimo Albini
Noi saremo al nostro posto, con coerenza e con  il rigore con cui, sin qui , ci siamo opposti e continueremo a fare la nostra parte da lì e sino al termine di questa vicenda che occuperà molta parte del tempo residuo del mandato del governo Canio. Abbiamo ancora molte armi da utilizzare e le useremo tutte, ognuna nel momento opportuno, una di esse è un’arma che chiamiamo“segreta“ con la quale speriamo di dare una botta decisiva a questo scriteriato e folle progetto urbanistico. La vicenda della variante Pai sta a dimostrare che non scherziamo affatto e la dittatura democratica di Canio dovrà fare i suoi conti con le argomentazioni di contrasto che useremo e che , in molti casi, risulteranno vincenti. Sappiamo di non essere “popolari “ in questa opposizione molto dura , ma questa non è una ragione per svendere la città ad un imprenditoria alberghiera che sembra non voglia riconoscere i propri obblighi, ma soltanto dettare le sue singolari regole di favore cui poi attenersi. La sottoscrizione della petizione pubblica sta per raggiungere, in queste ore, le 500 adesioni, vi rinnoviamo l’appello a sottoscriverla liberamente, contribuendo a rivolgere un segnale di civiltà ad un’amministrazione che sembra aver perso la testa. Il raddoppio ed anche oltre degli accessi a questo blog che abbiamo registrato da quando questa vicenda è stata resa pubblica, ci incoraggia comunque a continuare e a dire che Canio non la spunterà mai.             
 

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