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lunedì 21 novembre 2011

La suite di Hemingway
 
La Stampa, pagine locali, di qualche giorno fa, ha ospitato un bel servizio sulla suite di Hemingway, l’appartamento al 106 del Gran Hotel des illes dove lo scrittore ebbe modo di soggiornare in più occasioni, l’ultima nel 1948 e dove anche ambientò l’addio alle armi. Non c’è che dire, un soggiorno non da signori, ma da sovrani, questo a leggere le descrizioni di questa suite e le foto che l’occasione ci regala lo confermano. Dulcis in fundo è il prezzo per la notte che è indicato nella cifretta di 3.830 euro, non c’è male, ma il confronto prezzo qualità, qui, reggere dovrebbe. Ancor più interessante è sapere che la suite è ricercata e la clientela va dalla Russia sino al Kuwait, insomma un po’ di gas e di petrolio e non sembra esserci problema.
Il servizio comunque è interessante perchè esce proprio pochi giorni dopo il Consiglio sulla variante, quella alberghiera, che ci promette di veder sorgere nuovi alberghi molto simili a caserme e a basso prezzo per la notte. Ora però il confronto vien quasi da se a leggere che le suite, a tre volte e più di  mille euro la notte, non solo non stanno in naftalina, ma sono ricercate e allora la domanda è proprio questa: perché mai non vi riprendete sta villa dei Castelli, fateci anche lì qualche suite e non rompeteci le palle, per favore ? Poi già che ci siete ritoccate, anche questo per favore, le foto taroccate del gran Hotel des Illes e togliete tutto quel verde, proprio quello che noi vorremmo ancor ci fosse e che voi vendete come se ci fosse, ma non c’è.
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