Di Milia l’urbanista
Così ci sembra di poterlo ora chiamare il nostro caro amato Premier, da quando si cimenta ad illustrarci, via TV, il Suo progetto di variante di città. La seconda delle puntate programmate è entrata un po’ più nella sostanza della cosa dopo che la prima ci aveva lasciato tutti un po’ storditi. Ora replicare, punto punto, sulla rete non è forse delle soluzioni la migliore. Qui bisognerebbe essere brevi e anche sintetici, tutto il contrario di quello che la cosa chiederebbe. Comunque Canio ora ci ha provato ha dar la Sua versione che, se siamo attenti, è innanzitutto preoccupata di smentire la versione contrapposta che, carte in mano e quindi giuste, sostiene essere questa variante solo una grande porcheria. Sembra un racconto visionario e ci fa vedere la promenade che si allunga e che prosegue ricca ed opulenta, ingentilita dai nuovi alberghi, che recuperano ville e dimore abbandonate, dove le nuove costruzioni, più si allontanano dal centro e più sembrano creature d’altri tempi che andranno ad occupare sponde ora abbandonate. Ci dice che dal lago e neppur dal lungo lago, mai vedremo 25 metri di altezza e 44 mila cubi di grandezza che invece serviranno a recuperare due ville vincolate che, se fanno insieme 4 mila cubi, è già dir tanto. Lui poi ci dice che anche la Villa che si chiama ( pensate un po’ ) Castelli, che per inciso fa circa 5 mila cubi, verrà recuperata, costruendoci intono ( sopra/sotto/di fianco/ di retro, non si sa) circa 30 mila cubi di nuove costruzioni, ma anche queste manco si vedranno, si espanderanno infatti dentro il parco che è di 14.500 metri quadri e , pensate un po’ ne lasceranno, alla fine, in vita ben la terza parte. Poi si va alle Scuderie e anche lì il nostro Canio, ormai rapito dal racconto, ci dice ( qui un tecnico farebbe un salto sulla sedia), che le previsioni saranno ancora più modeste perché gli indici scendono, infatti salgono le superfici delle aree ed il risultato in mc. è pressochè invariato, ma naturalmente, si dimentica di raccontare come farci stare lì 28 mi la metri cubi di nuova costruzione fronte lago senza quasi che si vedano. Però precisa che le altezze scenderanno, parla che son 12 e si sbaglia, sono 11, ma si misurano con un criterio un poco strano così quanto mai in verità esse saranno non lo si sa. Poi ci racconta che è un virtuoso: dove era previsto un altro nuovo albergo, questo lo si toglie. Certo, perché Te l’hanno chiesto, non certo perchè Tu l’hai chiesto loro, mentre non dice perché un bel storico albergo in centro Stresa deve chiudere i battenti per fare appartamenti. Anche questa è Tua scelta? O l’hanno chiesto? E Tu pronto lo concedi. Poi, tutto d’un botto, il caro Canio diventa ambientalista e ci racconta che salva la collina. Fosse per Lui la collina sarebbe già sparita, ma la cosa è stata, per necessità e non per virtù, solo rimandata; spunterà per le elezioni, questa è l’intenzione che a noi ci ha anche raccontato. Cambierà anche il nome, non più variante strutturale, ma addirittura, un nuovo piano. Contala quindi giusta, caro Canio, perché se vai avanti così ti giochi anche la carriera.
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