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mercoledì 2 novembre 2011


Democrazia on_line


Se era per il nostro caro Canio così sarebbe andata:  entro il 30 del mese dell’ agosto, con la cittadella assai distratta ed in piena attività, chiamava gli ascari a raccolta, raccontava loro quattro storie, dava agli altri la parola con la clessidra in mano e poi faceva anche  votare la bozzaccia. Questa era la rotta della mappa che ben avrebbe voluto Lui seguire, mica tante storie, ma quella di una democrazia domestica, pratica e bonaria, che non sta  troppo a pensare, men che meno a ragionare. Così invece  sembra non è andata ed ora che siamo ormai al mese di novembre, almeno di questo la cittadella deve esser, forse,  grata: di essere  un poco più informata di quale è il progetto che Canio vuole avere ed il raddoppio giornaliero degli accessi a questo blog, ne è già un segno. Certo, è anche vero che le due parti sembra che la storia del piano di città la raccontano un poco anche diversa, ma  a ben leggere le cose, poi non è così. Più corretto è invece dire che le due parti  danno alle cose un giudizio differente, anzi opposto, mentre è anche vero che Canio ci mette tutto del suo a contar balle, ma sono tanto grosse che è anche facile svelarle.  Comunque il punto oggi non è questo, il punto è che, ancora un’altra volta, è stato chi non governa ad informare la città, mentre chi governa ed ha l’obbligo di farlo, non lo ha fatto; ignora la città, intasca il pieno elettorale e per 5 anni  diventa dittatura.  Poi sulla questione della bozzaccia, ci si potrà mettere a destra o mettere a sinistra,  non importa,  ma sulla questione della preventiva informazione  non c’è  la destra o la sinistra, essa deve essere per tutti, mentre ha rischiato di essere proprio per nessuno o solo per qualcuno. Bocciato quindi il nostro Premier, bocciato in democrazia diretta e in quella anche indiretta, bocciato senza appello e ora chiamato  a far l’esame su una materia su cui non è poi molto preparato e che avrebbe, volentieri, anche evitato. 

L’alberghiera  
Dopo gli intempestivi annunci dell’estate, sembra ormai che vada in abbandono la soluzione che la vedeva messa in mezzo al campo per il calcio. Arriva, forse, una  terza soluzione, non più sulla collina, non più in mezzo ad un campo, ma ricompare una soluzione già intravista nel passato: quella di infilarla vicino al ponte Roddo. Starà forse un po’ stretta, ma dalla sua ha altre qualità, non ultima quella di essere vicina alla stazione. Quando il nuovo annuncio sarà dato, questo ancora non sappiamo, può darsi che lo sarà in occasione della ormai nota variante per gli alberghi , o in altra occasione, chi lo sa. Comunque mancano ancora gli esiti di alcune verifiche, mentre nessun alt verrebbe dalla attuale proprietà, cui sarebbe offerta in cambio, speriamo non proprio giusto alla pari, l’intera vecchia scuola.  Fin qui le indiscrezioni che però paiono fondate; comunque questo è certo, vanno in soffitta le altre vecchie soluzioni. Ora speriamo che, andando anche al risparmio, il nostro Comunello sappia negoziare qualche pubblico vantaggio: viabilità di accesso e roba  varia …per intenderci e che questa vicenda si concluda senza tornare un’altra volta ai nastri di partenza.  

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