Senza fine perché, anticipando la
conclusione della serata, sul più bello Canio
batte in ritirata e rinvia tutto a data non ancora destinata. Comunque, sono
le 21, l’aula è bollente causa un nuovo impianto che va a mille, ma subito l’appello per segnare un po’ di assenze e la parola
va, questa volta, subito al dottore che, quasi per un’ora, legge cifre sopra
cifre, sfoglia e legge gli appunti prepararti ed, alla fine, lascia un
Consiglio quasi esausto e stralunato. Le cifre erano quelle del conto declinato
durante tutto l’anno ormai passato che brucia, anche in quell’anno, i soliti 5
o 6 milioni in euro per la spesa detta corrente e, tolti più di 4 milioni di un
giroconto per il gas, lascia quei miseri 317 mila euro ad investire in qualche
cosa. Canio lo sa che c’è da vergognarsi, ma non può certo confessarlo e così
ringrazia il suo assessore per lo sforzo appena consumato e si autoassolve, come
sempre. Piervalle allora legge un po’ di cifre tirate fuori da quei conti e fa
toccare, anche con mano, quanto poco il Palazzo sia virtuoso, mentre invece è
generoso. La lista è lunga e le cifre sono lì senza speranza; abbassano la
testa, sanno che hanno perso le occasioni e che ora arriva anche il castigo.
Si va ,comunque al voto, maggioranza se lo approva, le opposizioni se ne
astengono. C’è poi quello che chiamano patto tra Sindaci. Relaziona uno che Canio
spaccia come consigliere “delegato” e anche qui sembra di sentire un Comune in
prima fila a guidare la nuova green economia, poi si scopre che è solo una delibera di indirizzo, fumo insomma,
mentre gli uffici stanno a gradi 24, le scuole tra i 15 e i 25 e l’aula del
consiglio quasi brucia. Morale tutti approvano e Piervalle se ne astiene perché
non c’è coerenza tra quel che si dice e quello che,invece, anche si fa. C’è il documento
della Lega contro il governo Monti, i suoi progetti e i suoi programmi fiscali e
non fiscali. Relaziona Severino che ne caldeggia le adesioni e, poiché è un
tema generale, miracolo mai visto, tutti si mettono a dire anche la loro. Per
primo il Professore non si lascia andare l’occasione e giù un suo bel sermone che
sembra un fondo di giornale, poi anche Bottini vuol parlare, poi il Dottore, poi
anche l’Avvocato, naturalmente Canio ed anche l’Assessore all’assistenza. Comunque
si va al voto e la Lega raccoglie dei voti solo i suoi. Primo argomento del gruppo che sta Insieme,
riguarda P.za Marconi, perché si emendi il piano che vuol spendere soldi per
mantenere il parcheggio in superficie. Non è così dice Bottini dopo che
Piervalle lo ha spiegato. Non è così, ma lì sta scritto solo così replica Piervalle,
poi Canio dice la sua che è ancora un'altra cosa e non si capisce proprio più un bel niente. Piervalle allora
si tradisce, perde la pazienza e li manda a quel paese perché si sente preso in
giro da quei due. Gongola Canio che trova la via della salvezza, chiude l’esame,
ordina il voto, maggioranza alza le
mani, poi ordina che il consiglio si chiuda e si rinvii, maggioranza, un’altra
volta , alza le mani. Una resa dopo l’altra e si va via.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Visualizzazioni di pagine: ultimo mese
venerdì 27 aprile 2012
giovedì 26 aprile 2012
CRONACA DI UN CONSIGLIO
L’appuntamento per la cronaca della serata prossima e imminente è per domani, di mattina; sta sera sono forse anche da solo e proprio non si può. Comunque state certi che è dura smuovere dai banchi la fila degli eletti: c’è chi dorme, chi sbadiglia, chi non vede l’ora che si chiuda , chi sbaglia a alzar la mano, chi non ha proprio niente voglia. Lamentarsi perchè il pubblico non c’è,(ma non c’è in nessun consiglio) è forse anche un po’ giusto, ma la questione vera è poi quell’altra, quella degli eletti che saranno anche presenti , ma è come se fossero tutti quanti grandi assenti.
mercoledì 25 aprile 2012
CANIO:LA CICALA
Era poi soltanto l’altro ieri,
buttava soldi, suoi e degli altri, per far rombare un po’ soltanto di motori di
fronte a lui messo su un palco; era soltanto proprio ieri e giù a correre per primo dietro
la storia del concorso per le miss; sembrava Paperoni che si tuffa dentro una
montagna di monete; sembrava che fossimo alla vigilia dell’era del bengodi, lui
regnante. Sembrava, per l’appunto, e non lo era, era l’estate, l’inverno era a
venire, ma lui non si curava, anzi elargiva, a piene mani, prebende e benefici;
lui spendeva, o meglio anche sprecava, ma tanto quei denari li trovava, non certo li
sudava. Non mancavano le voci del dissenso a consigliarlo di darsi una qualche
regolata; era l’estate, manco ci badava, anzi ci godeva. Insomma sembrava un
pozzo senza fondo e senza fine, quasi fosse l’istituto di emissione e che
bastasse battere moneta per risolvere il problema. Battevamo come un mantra: “vacci
piano, quando finisce anche l’estate cosa mangi ”? Ora esce la notizia che il
zac, zac, lo fa ,invece, il suo nemico
dichiarato, quello Stato verso il quale ha giurato guerra santa, che d’un botto
gli sottrae 350 mila d’euro, tralasciando di parlare di mezza IMU che si prende, ma che vale, molto
e molto, assai di più. E’ quindi arrivato della finanza anche l’inverno e Canio
è una cicala disperata che non canta più sotto il gran sole, ma ora sta in
urgente terapia rianimativa sotto le cure del suo solito dottore, quello le cui
cure hanno, però, condotto il paziente, anche se illustre, sulla soglia di un
decesso anticipato. A noi non rimane, quindi, che pregare.
martedì 24 aprile 2012
CONTRO CONSIGLIO
Ieri abbiam parlato del
Consiglio, quello di Canio, oggi vi raccontiamo l’altro consiglio, quello che
se non ci fosse, forse ed ormai, non ci
sarebbe manco più un consiglio. Comunque, come sappiamo, sono altri undici argomenti scritti nel menù della serata:
uno è del, nuovo, gruppo della Lega; è un documento ufficiale di partito contro
Monti, il suo governo e le misure in tema di politica locale: IMU sulle case,
sulle prime, le seconde ed altre cose, poi arrivano, messi in fila, uno per
uno, gli altri dieci del vecchio gruppo cha sta “ Insieme”. C’è n’è una, assai poco sovversiva, che vuol
infatti solo migliorare una proposta che, seppur diversa, maggioranza ha messo
agli atti e che riguarda il metter mano allo stato di quella p.za di Marconi,
oggi e ,sembra, anche domani, deposito per auto. La soluzione che, invece, si
vorrebbe far passare è quella di destinare questo spazio, almeno in buona
parte, anche ai pedoni e ai tavolini e metter mani, insieme, a tutto il fronte
lago delle vecchie pensiline. Sarebbe tutto molto bello e ragionevole, ma di
mezzo c’è Stresa Servizi e tutto allora diventa assai meno scontato. Dito
puntato e nuovamente, contro il Professore che, ormai, da troppo sta nascosto,
mentre adesso è giunta la sua ora, quella in cui dovrà spiegare a tutti e per
benino, la vicenda del giallo che porta nel titolo il nome di Palese, stiamo dunque in grande attesa di
conoscere anche il nome dell’autore. Tre argomenti, un po’ tra loro anche
connessi, è la gestione del demanio che ancora e fino a quando non si sa,
sembra far acqua e poi si chiede a Canio di disciplinare, un poco, anche il
gran traffico che solca tutto insieme quel breve tratto di lago fronte isole,
ma è il Vice e superdelegato che d’ un balzo è messo al centro della scena.
Presidente dei Comuni amanti anche del gioco, ha nominato alla segreteria di
quella associazione che, va detto, vuol aprire la sala gioco proprio qui, ha
nominato, dicevamo, a svolger le funzioni proprio chi dovrebbe poi anche
vigilare su quel gioco. Insomma c’è
un’altra anche palese questione di conflitto di interessi. Cade giusto questo
Consiglio perché sono scaduti i nuovi tempi per trarre conclusioni sul gran
porto . Sarà questa l’ultima volta e quella decisiva ? A
Canio spetta, in aula, dare la risposta .
lunedì 23 aprile 2012
CANIO E IL CALENDARIO
Settimana impegnativa quella
che è arrivata per Canio e la sua squadra, tanto impegnativa da anticipare anche le
feste, cambiare, come fosse anche un po’ il papa, il calendario e festeggiare nel giorno 22 il giorno 25. Liberatosi così, anche in anticipo, dai troppi impegni assai celebrativi,
ora può dedicarsi, anima e corpo, alla scadenza, fissata il 26, per la riunione
del Consiglio. Uno o, al massimo, un paio ogni stagione, questo è forse il
ritmo sostenibile oltre il quale la macchina si rompe, veramente un ritmo impressionante
e travolgente. Comunque Canio, in settimana,
incassa anche la fine della crisi di Palazzo e la diaspora del Superdelegato
già è rientrata : niente è dunque come prima; no, tutto è giusto come prima, anzi,
forse, è peggio anche di prima. Torniamo comunque e ancora al raro appuntamento
stagionale che ci aspetta, magro è il carniere che Canio ha apparecchiato: c’è,
come è noto, l’obbligo del conto: finanziario, economico e quello che riguarda
il patrimonio e quanto alla tecnica, nulla da eccepire, o meglio quasi nulla, i
conti sono assai, quasi, perfetti e
quindi, incasserà, fors’anche un voto di astensione, ma la questione è di
sostanza non certo solo di tecnica e qui Canio si aspetti solo quel che si merita.
C’è poi questo argomento: “ Patto dei Sindaci”, è un impegno a ridurre i consumi di energia e vien quasi da ridere a
legger le premesse perché, anche qui, Canio
sembra esser tra i primi già virtuosi e allora vai nei loro uffici dove
la media è 24 gradi, vai nelle scuole dove si passa, tra un’aula e l’altra da 15 a 25 e poi ti chiedi come è
possibile scrivere tante stupidate ? Qui Canio ha già finito, mezzo stremato,
il suo consiglio; da qui sino alla fine l’opposizione guida la serata e Canio non
può far nulla, deve subire, ma ne parleremo ancora e meglio, un’altra volta .
sabato 21 aprile 2012
SPENDING LIST
Quella del titolo è una delle
prossime missioni che Monti e il suo governo avrebbero anche in carico, (spending review) che poi la porti a compimento e
tutta un’altra storia. Stessa missione e credo che il pensiero di questo blog
sia, sulla materia, assai e assai chiaro, sarebbe da assegnare anche al governo, quello locale. I numeri sono
anche molto noti, non so però di quanto siano noti a chi dovrebbe scriverne la
cura, comunque sia Canio ha solo un altro scopo: tassare o tariffare un po’ di
qui ed anche un po’ di là, con un’attenzione, assai particolare, rivolta a chi
non vota. E’ una strategia tutta mirata che, dopo anni durante tutti i quali è rimasto
inchiodato da quel patto, ora che va verso la fine, cerca di uscirne, disperato, sfruttando
tutte ed al volo le ultime occasioni. Imposta sul soggiorno, IMU sulla seconda abitazione che andrà verso le stelle e adesso, ne abbiam parlato
appena ieri: sta tassa sullo sbarco che, magari, manco c’è. Tutto il rovescio,
è naturale, del suo primo programma dove diceva che voleva ridurre le spese, proprio le correnti che, tutti, ormai, lo sanno, mai come con lui sono salite. Vuol
dire che proprio non si può ? Garantiamo che si può perché in un bilancio
che sfiora i sei milioni della spesa, ormai solo corrente, tagliare 10 o 15 di
punti è un gioco che sa fare anche un ragazzo; magari ci vogliono due anni,
magari si finisce il terzo anno, ma si
arriva a trovare quei 600 o 900 mila d’euro, ciascun anno, che quando si è alla frutta, servono, eccome, a mantenere un decoro cittadino che non c’è.
Giovedì c’è il gran Consiglio e maggioranza porta i conti del 200 zero 11, ormai già chiuso, poi non
hanno molto, anzi non hanno proprio niente, noi invece ne abbiamo una decina :
stiano certi che saranno sotto tiro tutta sera e che lì i conti,ancora un po' in sospeso, li facciamo.
venerdì 20 aprile 2012
TASSA DA SBARCO
A leggere la Stampa,
stamattina, al primo colpo non si crede a quel titolo: “ arriva la tassa sullo
sbarco”, ma cos’è? Poi Canio, interrogato, dice anche la sua: “ non è giusto
che l’onere delle isole sia sopportato solo dai cittadini…bla,bla,bla…...”. Tassare
sembra sia l’unica soluzione ormai rimasta, anzi è ancora meglio se da tassare
e tartassare sono gli altri, quelli che non votano, poi, continuando la lettura,
si scopre che queste isole sono anche un onere, da abbattere, non certo una
risorsa che tiene a galla metà del pil locale e che anche sono un peso,
insopportabile, per i cittadini che votano. A quel titolo sembrava, quindi, di
non credere, mentre a leggere le dichiarazioni rese dall’autorevole soggetto,
sembra proprio che questo viva sulla luna, comunque e questo è certo, non ha i
piedi sulla terra. Vendiamole, magari hanno anche acquirenti, affondiamole, lasciamoci
i rifiuti perché costano troppo ai cittadini …………queste sarebbero anche le
conseguenti soluzioni che, se continuasse, andrebbe forse a sbattere la logica,
un poco da strapazzo, che anima chi guida la città. Poi però c’è quella
soluzione, un euro e cinquanta regalato, con lo sconto per la notte, da ogni turista trasportato e allora
ecco che le isole perdono il peso e diventano allettanti anche al nostro primo tartassato
cittadino. Questo blog questa storia però continua a prenderla per ridere e
crede che tutto sia nato solo da un equivoco per leggere troppo di fretta anche
la legge. Comunque, almeno, un’altra volta abbiam capito, anche su questo, quale è il pensiero e quello vero, di chi guida
il governo della perla cittadina.
giovedì 19 aprile 2012
CANIO FA L'APPELLO
Finalmente si è deciso: giovedì 26 del mese che sta già per terminare, ore 21, questa volta presso la palazzina, quella liberty, è convocata l’ assemblea. Tredici sono gli argomenti; due sono di Canio, uno della Lega e gli altri son del gruppo che ancora sta “Insieme”. Grande assente, questa volta, è la nuova convenzione con Provincia, quella nota, l’Alberghiera. Passata in aula del Consiglio Provinciale, doveva subito arrivare anche nel Consiglio della Perla, ma non c’è. Quanto al perché, non chiedetelo proprio a me, forse il “tum-tum” ? Chi lo sa, il Palazzo è talmente trasparente che non si vede proprio niente. Comunque va forte il nostro Canio che, in quattro mesi di lavoro, porta in Consiglio quasi niente e non c’è verso, il passo lento non lo cambia; arriva in Consiglio il consuntivo perché non può proprio farne a meno, neanche un po’, e un altro argomento che si chiama : “ Patto dei Sindaci”. Fa l’esordio anche la Lega che porta in aula un suo argomento contro il governo, ma,niente allarmi, state calmi, è quello nazionale. Salva la serata, un’altra volta, quanto rimane dell’ “ Insieme” che , con dieci argomenti fa un po’ il pieno: c’è di tutto, una proposta e nove interpellanze, ma quanto alla lista, quella completa, portate pazienza, leggetela di sotto.
ECCOLO QUA
CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE
IL SINDACO
DISPONE
di convocare il CONSIGLIO COMUNALE
· in sessione ordinaria - seduta di I convocazione, per il giorno di
Giovedì 26 Aprile, alle ore 21.00
presso la Palazzina Liberty, via De Amicis Per deliberare il seguente ORDINE DEL GIORNO in Seduta pubblica.
1. Esame ed approvazione del Rendiconto di gestione - esercizio finanziario 2011.
2. Adesione al Patto dei Sindaci.
3. Gruppo Consiliare Lega Nord Bossi - Mozione contro la manovra finanziaria del Governo Monti (prot. n. 2081 del 10.02.2012).
4. Gruppo Consiliare Insieme! Mozione. Piano triennale opere pubbliche: riqualificazione aree urbane fronte lago. Proposta di modifica ed integrazione (prot. n. 4574 del 30.03.2012).
5. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza - Sicurezza della navigazione nelle acque del lago comprese nel territorio comunale (prot. n. 4565 del 30.03.2012).
6. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza all' Assessore delegato in materia turistica in relazione ad interpellanza prot. n. 5530 del 09.04.2011 del Gruppo Insieme su apertura invernale dei giardini delle Isole Borromee (prot. n. 4566 del 30.03.2012).
7. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in materia di contratti di manutenzione del verde pubblico (prot. n. 4567 del 30.03.2012).
8. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Comune/Navigazione Laghi. Convenzione per la realizzazione di strutture di imbarco passeggeri in località Lido e Isola Bella. Affidamento in house a Stresa Servizi S.r.l. Stato di attuazione (prot. n. 4568 del 30.03.2012).
9. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza all' Assessore delegato in materia urbanistica in relazione alla vicenda Comune/Palese ed aventi causa (prot. n. 4569 del 30.03.2012).
10. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. ANIT Associazione dei Comuni Italiani aspiranti a diventare sedi di casinò. Organigramma segreteria, compatibilità (prot. n. 4570 del 30.03.2012).
11. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Appalto integrato per la realizzazione del porto turistico. Esito del processo di verifica progettuale e di quello di validazione (prot. n. 4571 del 30.03.2012).
12. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Concessioni del demanio lacuale. Stato della riscossione. Riserva di posteggio per la sosta di natanti in transito (prot. n. 4572 del 30.03.2012).
13. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Piano disciplinante l' utilizzo del demanio lacuale. Integrazione (prot. n. 5473 del 30.03.2012).
IL SINDACO
(avv. Canio Di Milia)
mercoledì 18 aprile 2012
TUM-TUM
Occorre
una premessa, di queste cose che stiamo per raccontare, questo blog non ne va
matto, anzi, però visto che ancora succedono le racconta, quindi: “ tum-tum”,
tamburi di guerra tra quelli del Palazzo e, il super Assessore Delegato si
decide, getta la spugna e mette sul tavolo di Canio la rinuncia. Getta la spugna ? Fa il gesto, questo è certo;
quanto al resto, tutto è solo incerto. E’ noto infatti come questo Superdelegato,
sia anche ancora, bontà sua, un dichiarato superinnamorato di quella che fu la prima
delle due nostre repubbliche, quella in cui dichiarare dimissioni,ritirarle,rifarle
e ribaltare era la prassi. Ora la cosa, comunque, è congelata, il popolo elettore
non lo sa, Canio la tiene nascosta nel cassetto, mentre e questo è certo, il Superdelegato,
per ora, non sale più all’ultimo piano del Palazzo, gira in tondo e sembra un
esodato. Ora, 90 su 100, tutto e molto presto si riaggiusta, Canio lo lascia un
po’ sbollire e poi lo richiama al suo servizio e , già lo si vede, risalir subito dopo quelle antiche, per Lui, scale.
martedì 17 aprile 2012
LA CURA
Continuando
ad occuparci della materia sanitaria, ieri avevamo scritto la ricetta, oggi
passiamo a mettere in atto anche la cura. Giusto una premessa: non è che noi pensiamo di rubare anche un mestiere ? Non se ne parla, manco lo si sogna, vale
sempre quel detto: “ognuno si faccia il suo mestiere”. Finita comunque la
premessa, prendiamo sto paziente, ormai sta diventando un po’, forse, anche un impaziente; si passa in chirurgia, si va in sala operatoria e dopo una botta per
una forte anestesia: zac, si taglia. Primo: Il costo degli eletti si dimezza;
secondo: del costo dei legali si fa la metà della metà; terzo: fratto due le pulizie
indorate; quarto: quanto alle spese per il verde, c’è già depositato un
interpello in assemblea, meglio quindi correre a tagliare, via quasi la metà se
no cammina la cancrena; quinto: dire che son
premi per polizze è solo un eufemismo, sono castighi da pagare ed anche
qui non si contano gli interpelli fatti in assemblea; sesto: quanto alla neve,
anche qui meglio dargli una guardata e forse una tagliata; settimo; quanto
all’ esercito in servizio, quello degli assunti, qui si cambia di reparto e
si manda alla degenza per una cura, sarà assai lunga e necessaria; ottavo:
guardiamo un’altra volta dentro il debito e se c’è ancora qualche cosa da
tagliare, via si tagli; nono; quanto all’ effimero, non è più competenza del chirurgo, ma c’è ormai da fare soltanto l’autopsia; decimo: nido e micro nido, l’alternativa
forse anche c’era, invece ora rimangon solo tanti costi; undicesimo; ormai si va verso
la fine dell’intervento, si fanno allora un po’ anche di tagli lineari, brutti,
ma possibili; dodicesimo: buon ultima arriva sul tavolo anche la Stresa dei
servizi, è l’ultimo dei tagli, zac,zac,zac; c'è anche un po' di gusto. Tutto finito; esce il bollettino sanitario e dice che le
operazioni sono andate tutte bene, i pazienti respirano da soli e, tempo tre giorni,
vanno a casa belli e risanati.
lunedì 16 aprile 2012
LA RICETTA
Oggi
intitoliamo con una parola sanitaria, ma la materia è quella di finanza, di
quella finanza di cui via abbiamo dato un po’ anche i numeri e che, per quel
vincolo di patto, quelli di Palazzo, sembra, fatichino a trovare la chiave con
cui venirne fuori. Canio, per vero, forse confondendo la materia, pensò di
affidarne le cure ad un sanitario che, bontà sua, non sappiano se mai abbia fatto
la diagnosi; quel che è certo è che non
ha ancora prescritto alcuna cura. Intanto il malato non migliora, sta un po’ in
rianimazione e un po’ in corsia, ma è sempre, comunque, in ospedale a carico
del servizio nazionale e questo è preoccupante. Canio però, in questi giorni, sembra
andare in euforia per un premio ricevuto e inaspettato e presto, si dice, potrebbe
portarsi a casa anche il paziente. Si certo, il paziente, presto o tardi, torna
a casa, che poi sia convalescente o sotto cura paliativa e terminale, questo
per ora non si dice, quello che ci pare è che non è che col premio si guarisce,
ci si illude. Insomma quel che è certo è che, dopo ormai anni di attenta
osservazione, quel che manca è la ricetta per la cura che, se rispettata, quella
si, salva il malato, lo risana e, finalmente, manda a casa. C’è però anche un
però ed è che la cura è un poco dolorosa: ci vuole un po’ la chirurgia; poi bisogna
far riabilitazione; ci vuole anche una nuova dieta alimentare che tolga tutto
il grasso messo su molto in eccesso; ci vuole un nuovo stile di vita quotidiana,
l’assistenza psicologica al paziente; insomma quel che ci vuole è un bel percorso che va
dalla malattia alla salute ritrovata, ma senza la volontà del paziente sotto cura, niente da fare, si
ricasca. Tradotto poi anche terra, terra ,questa ricetta toglie al Palazzo un
poco d’acqua dove i suoi pesci son soliti nuotare e, detta così, per loro è
molto meglio andare a fondo che rimaner senza quell’acqua ove sguazzano felici
e, da sempre, divertiti.
sabato 14 aprile 2012
DARE I NUMERI
Per
carità, nel titolo di oggi non c’è nulla che, in qualche modo, faccia pensare
ad un dissesto della testa, ma semplicemente cerchiamo poi soltanto di
divulgare un po’ di dati, anche noiosi, che ricaviamo da quel conto, o meglio
dire rendiconto, dell’anno che si è chiuso e che presto andrà in Consiglio per
il rito dell’alzata, a comando, delle
mani. Allora incominciamo, ma solo perché son scritte nelle prime pagine di
tante; incominciamo appunto a dire quanto costano gli eletti: costano in un
anno 109 mila 083 euro. Sono pochi, sono tanti ? Ognuno poi la pensi come
crede, qui crediamo che, in tempi come questi, sono troppi e che, se poi
raffrontati ai risultati conseguiti, non solo sono troppi, sono soldi anche
buttati. E’ un Comune, questo è noto, litigioso e così pure nell’anno che si è
chiuso i legali han lavorato mica male;
mica male per il vero non lo so, ma certamente han lavorato a redigere
parcelle e la somma del finale è di quelle assai salate: €. 144.672,00. Le
strade rotte fanno danni, non solo alle
auto ed ai pedoni, anche alle casse comunali e così sono 71 mila 291 gli euro
che van via per pagare premi e franchigie. C’è poi l’altra spesa, già da noi
presa di mira, quella delle pulizie d’oro di Palazzo e son 60 mila 763 gli
euro, questi si da spazzar via. Facciamo
allora un punto e, fatta sin qui la prima somma, siamo ad euro 385 mila 809, più di
quanto è stato l’intero investimento di quell’anno, mica male e allora proprio qui un bel taglio ci starebbe. Si continua
e vi diciamo quanto costa lo sgomberare un po’ di neve: son 136 mila 056; poi
ci sono 164 mila 699 euro che servono
per dar luce nelle vie; son 12 mila 480 i soldi spesi per delimitare le
zone balneabili, che però non son durate neanche mezza stagione e 140 mila 884,00
quelli per la cura anche del verde. Tutti vorran forse sapere quanto costa il
personale ? Eccola qui la somma che è di
un milione 460 mila 990,59 euro. Anche su questo dato la domanda che si fa di
questi tempi è quella solita: è poca, è tanta, è troppa ? La risposta più
vicina alla realtà è che: “ dipende “. Dipende come è la sua distribuzione
dentro l’Ente; dipende cosa fanno e come anche lo fanno; comunque e questo è
certo, i soldi spesi non sono niente pochi. Ancora un altro dato; non c’è la
scuola dell’infanzia, né quella statale, né quella comunale; ci sono, come è
noto, enti morali, quelli che, una volta anche nel nome si chiamavano di
assistenza e di beneficenza. Ormai più
che fare l’assistenza sono assistiti ed ecco che a loro di euro ne vanno così 156 mila 449,00, poi ci sono anche le
rette e qualche soldo dallo Stato e, tanto per fare un solo esempio per quello di
Carciano sono, rispettivamente, euro 31 mila 280 euro ed euro 17 mila 799.
Dulcis in fundo arriva, o meglio, non arriverà mai più il nido o il micronido
già promesso: sono allora 69 mila 983 gli euro che vanno diretti al Comune di
Baveno per circa 13 bambini che di rette ne versano di loro, circa, già 50 mila
euro e fanno quindi di costo, all’anno, più di 9 mila euro ciascuno, mentre 21
mila sono quelli di euro che vanno al micro nido dell’Ostini le cui rette non
abbiamo. Poveri bambini ora è più chiara la risposta avuta in aula: che la
domanda è tutta soddisfatta. Non
lamentiamoci, siamo un Comune riconosciuto ormai anche virtuoso.
venerdì 13 aprile 2012
LA LISTA E I BENEFICI
Ossequioso
a norma che lo impone, Canio mette in rete la lista dei benefici dispensati
nell’anno che è passato. Sono, in tutto, 415 mila di euro distribuiti un
po’ di qua e un po’ di la, un poco a tutti insomma e qualche volta mica poco. Nonostante
la cura dimagrante imposta da quello Stato, ormai il nemico dichiarato, quasi 10
punti su 100 del bilancio se ne vanno in questo modo e, questo lo abbiamo già
fatto rilevare, in un bilancio che riesce, in pari anno, a mettere in investimento 317 mila euro, questi
si, proprio pochini.
La
lista comunque è poi non tanto breve, quasi 50 sono le voci e, come sempre ci sono
cose buone e cose meno buone. La parte del leone la fa le settimane musicali che
se ne prendono quasi 90, ma la Pro loco gli sta avanti con proprio giusto 100
di mila, poi viene una, non meglio conosciuta, “Pro-motion eventi “ che se
ne prende 46 punto 99, sempre di
mila, un’ altra semisconosciuta “ Stresa sporting club” che si mette al quarto
posto con 27 punto 7 e quinta in classifica è la squadra del calcio cittadino
che di punti ne fa tondi, tondi 23, ma non son tutti, poi vedremo. Per tutti gli altri, poverini, le cifre
oscillano tra un po’ meno di mille e un po’ di più di duemila; questo
è tutto. Per verità di informazione occorre dire che non tutte le somme che abbiam sopra citato sono
soldi che escono di cassa, una parte sono, per così dire, costi indiretti come,
ad esempio, ma è quello ricorrente, l’utilizzo gratuito concesso del pala
congressi, comunque questa è la lista e quelle le cifre che stanno scritte
sopra. Se questa è la partita dei soldi dati agli altri, occorre poi
considerare quello che, nel campo di quello che chiamano l’effimero, ma che a volte
non lo è, spende di suo il Palazzo e qui i dati li prendiamo ormai dal conto
dell’anno già trascorso. Son altri 17 mila euro, eccoli qui quegli altri, per mantenere il campo del gioco
di pallone; sono 37 mila, sempre euro, quelli per manifestazioni turistiche
diverse, ove spicca in mezzo a tutti il concerto Max Gazzè per 16 mila, poi altri quasi cinque
per spese assai diverse ed una lista, in fondo, il cui totale fa 25 mila 015: subtotale 84 mila, così almeno
ci sembra di non aver dimenticato proprio nulla. Insomma , alla fine,
arriviamo, tondi tondi al gran totale di 500 mila euro. E’ poco, è tanto ? Sono ben spesi, danno risultato? Con meno si potrebbe ottenere forse anche di più ? Non è poco, forse di questi tempi è anche troppo e conoscendo con va
la spesa pubblica da noi, l’ultima ipotesi è quella più vicina alla
realtà.
mercoledì 11 aprile 2012
IL RAGIONIER CANIO
Non è
quello certificato già virtuoso, o meglio non sappiamo ancora se mai anche
questo lo sarà, quello era dell’anno 2000 ed un bel dieci, per l’appunto,
questo è quello dell’ultimo anno ormai concluso. Così infatti il nostro Canio ha
reso il conto anche dell’anno 2011 ed una cifra va subito sott'occhio, quella
dell’avanzo, dei soldi in qualche modo mai usati e che fa, giusto in euro, un
miliocino, 44 mila e poi son rotti. Di questo gruzzoletto, comunque non è che tutto andrà poi speso nell’anno che
è già in corso, perché di mezzo c’è sempre quel patto maledetto e poi, magari, anche dentro Palazzo
non tutti son poi così d’accordo sul che fare. Comunque, con quel patto ancor di
mezzo e con il premio ricevuto per la virtù riconosciuta, circa almeno la metà sarà
quello che spendersi potrà, poi si vedrà. Tirano poi sempre le entrate che si chiamano
correnti, così come, da sempre, tirano le spese pure loro anche correnti. Le prime
si attestano in sei milioni235mila di euro ed erano cinque milioni440mila di
euro nel terzo anno precedente; le seconde fanno ormai sempre i soliti cinque milioni582mila
di euro ed erano quattro milioni923mila
di euro sempre nel terzo anno precedente. In attesa dell’IMU, ormai alle porte
con spiacevoli sorprese, un’ultima volta l’ICI fa la padrona nelle entrate, perché
da sola fa entrare nel bilancio quasi 40 punti sul totale, non c’è male. Quello
Stato ormai grande nemico, più o meno, mantiene ancora le promesse e quello che
ha dato nell’anno ormai virtuoso, ecco che ripete anche per l’anno che si è chiuso:
700 mila euro o un po’ di più se mai non ci sbagliamo. Per amor di verità ecco,
allora, che vien certificata la cifra che giunge dai parcheggi tramite Stresa
dei Servizi : son 229 mila euro e 200, pagina 7del rendiconto di gestione,
Canio è servito. Insomma i numeri son tanti e qui dobbiamo tirare un po’ le prime
somme,poi il resto, in aula, si vedrà. Do allora un dato
interessante, ma assai inquietante; tolta una partita che è di giro e che riguarda
la gara di gestione per il gas, nell’anno che si è chiuso, 317 mila sono gli
euro, lo ripeto 317 mila, che vanno ad investirsi in qualche cosa, mentre cinque
milioni e tanti euro ancora sono quelli che ogni anno se ne vanno per mantenere
tutto quanto il bel palazzo. Mica male.
CANIO SENZA FRETTA
Aveva
siglato un accordo con i gruppi per calendarizzare un Consiglio ai primi del mese che ora è in corso, parola di Canio, manco
un solo dubbio. Ora i primi di aprile son passati, ma del Consiglio non c’è
ombra, anzi si sussurra sarà il giorno 26. Delle due l’una: o Canio s’è
dimenticato, ma questo è poco compatibile con la sua ancor giovane età
anagrafica, oppure non ha fretta. C’è ne è per verità anche una terza: lo fa
apposta, per dispetto, ma questo mentre lo diciamo, lo escludiamo. Rimane
dunque la seconda, non ha fretta, va piano, con prudenza, prende tempo, non
accelera, anzi frena e frena così tanto e così spesso che pare quasi fermo,
anzi sembra che vada a marcia indietro. Doveva essere un Sindaco col turbo, ma
a parte un’ auto blu acquistata all’inizio dei mandati, nessuno lo ha visto
neppure andare in bicicletta e, anno dopo anno, il percorso si consuma ed il
traguardo si avvicina o, forse, è meglio dire: si allontana. Questo è il dato,
preoccupante ed inquietante, quasi il nostro autista fosse già sceso dalla
guida prima ancora di finire la sua gara e per il tempo che rimane l’auto vada
in giù senza più manco nessuno che la guida. Comunque siamo qui ad aspettare sempre una
sorpresa positiva; non c’è fine alla speranza e noi aspettiamo, ma che arrivi poi questa sorpresa! Ormai anche questa settima Pasqua è già
finita, per ora dunque niente e ancora niente, il Palazzo è un po’ un mistero
e il suo inquilino un bel problema.
martedì 10 aprile 2012
LA VIRTU' NASCOSTA
Ora apprendiamo
che il Palazzo si conquista la palma della virtù e insieme ad altri 142 di
concorrenti guadagna anche un premio per l’anno finanziario che è già in corso.
Per dirla molto, molto semplice, gli hanno migliorato il saldo finale che dovrà
venir fuori per rispettar quest’anno quel patto maledetto, insomma potrà
spendere qualche euro anche di più; tutto qui. Quel che invece occorre che ci
togliamo dalla testa è che quel premio
venga fuori da chissà quali virtù mezze nascoste dentro quel governo di Canio e
i delegati. Diremmo che di quelle virtù poche ne troviamo sebbene pure le cerchiamo,
ma la verità sta che, per assegnare quel premio tanto ambito, più volte dal sei
di luglio sino al dodici novembre dell'anno già trascorso, il Parlamento sopra ci è tornato, eliminando e rinviando sino al 2013, volta per volta, gli ostacoli più gravi. Vero
è che, nonostante tanto aiuto, 143 sono soltanto quelli che sono arrivati sul
traguardo, ma qual erano gli ostacoli rimasti ?
Intanto,
ma questo era scontato, aver rispettato il patto nell’anno 2010. Non c’è
problema, a furia di non fare investimenti, il patto qui è sempre, ampiamente, anzi
sin anche troppo, rispettato.
Poi
bisognava avere autonomia nella finanza ed anche per questo, con la quantità dell’
ICI che scorreva, non era un gran problema.
Terzo:
tenere i conti in ordine della parte di spesa detta corrente e qui ben lo
sappiamo che la ragioneria non gli concede proprio nulla al governo di Palazzo.
Quarto:
e’ un po’ come già il punto precedente, ma solo sul fronte delle entrate e, ancora
un’altra volta, il merito va tutto alla struttura.
Adesso
invece guardiamo che cosa è stato rinviato sino all’anno 2013:
Primo:
Coprire il più possibile i servizi con le tariffe delle entrate e qui la
decisione è sempre del governo cittadino, quindi meglio rinviare.
Secondo:
Partecipare al contrasto dell’evasione. Siamo matti, su questo Canio ha già
tenuto l’orazione l’ultima seduta di consiglio; via via, occorre rinviare.
Terzo: Dismettere le partecipazioni societarie. Basta; come, anche su questo, Canio la pensa ben già lo sappiamo.
Terzo: Dismettere le partecipazioni societarie. Basta; come, anche su questo, Canio la pensa ben già lo sappiamo.
Terminata
la rassegna c’è da chiedersi dove allora mai sta la virtù.
giovedì 5 aprile 2012
FARE PER DISFARE
Insomma,
pare proprio che non ne facciano giusta manco una. Avevano, finalmente, dato
per fatti e anche finiti quegli attracchi di soccorso sulle isole ed ecco che, neanche ancora utilizzati, gli utenti volontari si ribellano. Hanno atteso dodic
anni per qualcosa di decente; avevano fornito anche il modello per la
giusta soluzione ed ora, dopo che il Palazzo ha speso un po’ troppi anche di
soldi, a loro non va bene proprio niente. Non solo a loro non van bene, bisogna
anche dir la verità, ma anche a noi che ne facemmo oggetto, senza alcun esito,
di un interpello al Vice delegato. Altro che approdi di soccorso, c’è il
rischio di sfasciare imbarcazioni ad accostare a quei moli, fatti con le insidie,
senza alcuna protezione, con fondali, a seconda della quota in cui sta il lago,
più volte, inadeguati. Soldi buttati
insomma, soldi pubblici buttati senza ritegno, un’altra volta spariti dentro
l’acqua e non serviti allo scopo destinato. Ormai è un problema: ci sono i
tecnici che non si capisce a cosa mettono le firme; ci sono gli amministratori
pubblici che, tanto, tutto approvano perché non sono tecnici e si lavano le
mani dietro i tecnici; ci sono imprese che fanno i lavori, più o meno, come vengono; ci sono le
direzione ed i collaudi che, tanto, approvan quasi tutto e poi ci siamo noi
sudditi, la cassa, cittadini pagatori. Ora andrà tutto in polemica, forse per
un giorno, sulla stampa anche locale, sentirete quelli del Palazzo coprir le
loro spalle dicendo che non c’entrano e tirar fuori, un’altra volta, la storia solita dei tecnici. Morale: siamo da capo, da un lato hanno il patto, quello della stabilità, che non lascia
più investire; dall’ altro quel poco che si investe è tutto da rifare: meglio allora
proprio stare al patto.
mercoledì 4 aprile 2012
L'INFORMATORE
Ritorniamo,un
po’ più seriamente, su quel tema dell’informazione
tra il Palazzo e la sua gente. Lo spunto l’ha da sempre quel giornalino/volantino, da
poco, recapitato a tutte le famiglie dei votanti, e la domanda che poniamo è
quella se, dopo la lettura, vi è qualcuno che possa dirsi un poco più informato di
quello che succede dentro quel Palazzo. Chi qui scrive, che qualche
informazione in più anche ce l’ ha, finita la lettura, in tre minuti, del nuovo semestrale
a domicilio, non solo non ne ha una di più, non ne ha proprio neanche manco solo una.
Insomma se quella si chiama: informazione, trasparenza, in qualche modo anche
far partecipare i sudditi e i devoti, lasciamo andare, vi han presi tutti per quasi
analfabeti e il risultato è che, quanto ad
essere, anche un tantino, appena più informati lo scordate. Nessuno, dico proprio
nessuno che lo abbia letto ne sa
qualcosa in più di chi non abbia letto; questo è certo. Era questa l’intenzione
di Canio il vincitore ? Se non era l’intenzione, questo è stato il risultato, lasciar
tutti nel buio delle vicende di governo di Palazzo, guardarsi bene dal far divulgazione,
non dico dunque usar la lingua tecnico/legale che poco si capisce; divulgare, dico
divulgare ciò che fanno o che non fanno, tenere il diario, anche mensile, dei
risultati, buoni o meno buoni che essi siano, poco importa; affidar la tenuta
del diario a chi sia terzo tra le parti e sappia usar la lingua scritta, ma buon
Dio, a me sembra un poco anche offensivo mandare a casa una sorte di periodico pieghevole
turistico, ospitare l’unico intervento
un po’ critico e dir che è offensivo per sua altezza vincitore, salutarvi tutti e poi non dirvi nulla, proprio nulla su quel
porto,sulla Gabbiola, sulle varianti di città, sui soldi spesi e quelli risparmiati ( sic), sulle
promesse ed i programmi poi saltati, sulle difficoltà presenti ed anche future.
Nulla, invece proprio nulla: intorno agli euro 5000 la spesa per questo scherzo
di inizio primavera.
martedì 3 aprile 2012
CANIO: IL TRIBUNO
Quello
che è nel titolo era una sorte di difensore civico del popolo al tempo della
repubblica di Roma e l’analogia con Canio e la filippica che, durante l’ultimo
consiglio, ebbe a tenere non ci sembra poi tanto lontana. Già ne facemmo anche
una nota nella cronaca e nel commento di quel Consiglio pre partita, dove iniziò
lanciando strali e invettive contro il suo Stato. Tema del giorno era la
richiesta di sapere se Canio aveva in mente di collaborare con quello Stato,
tanto ostile, per aiutarlo a scovare un po’ di imposte: né accertate né, men
che meno, mai pagate. Lo dicemmo, non è un servizio da rendere gratuito, ma per
ogni euro guadagnato tramite l’ente comunale, quell’euro va al comune e non lo
tiene più lo Stato: gran nemico. E’ stato un grido di rivolta contro il
potere, anonimo e centrale, un accalorato urlare le ragioni dei comuni tartassati
dallo Stato che, dopo quello che combina, ancora si permette di chiedere aiuto per scovare gli evasori. No, per mille volte no, Canio, il cittadino
con la fascia non ci sta, inforca i temi populisti, quelli, magari, sanfedisti,
anche quelli dei nordisti, impasta i temi più beceri e diversi e si lancia a
briglia sciolta, invocando la libertà dei poveri comuni contro la repubblica che li strozza e che li affama. E’ stata un’
orazione a tutto fiato, uno spettacolo, però inutile, per un destinatario che non c’era ad
ascoltare, un invito, anche se implicito, a continuare l’evasione forse rivolto alla sua base elettorale e dietro l’angolo la prossima sorpresa, non ancora dichiarata: in nome della pace sociofiscale, farà schizzar le
aliquote dell’IMU sin sopra le stelle.
lunedì 2 aprile 2012
I PESI E LE MISURE
Dopo
un po’di titubanze, Canio prende un poco di coraggio e batte un colpo, anzi due
colpi, uno per volta, e va all’affondo contro un gruppo di quelli più potenti.
Non è per noi manco una sorpresa, semmai la sorpresa era l’attesa che diventava,
forse, un poco troppo lunga, comunque adesso è stato fatto, anzi è stato pubblicato,
aspettiamo allora i risultati: quando? Certo non domani; come? Questo lo
vedremo. Ne avevamo anche già scritto di quell’ “enclave” di terreno, con serra
e abitazione, che entra dentro il parco di villa Palazzola; proprietario sempre
il Comune, ma una “SAB” spa : “ Società Alberghi Baveno” col diritto a edificarvi
un altro,nuovo, albergo. La storia va indietro anche nel tempo, correvano gli
anni 85 e 87 del passato novecento e l’allora proprietario vendette quel
diritto, a quattro soldi, a quella “SAB” spa, mentre la proprietà, senza
diritto, andò per dono appunto al nostro bel Comune. La storia insomma è quella
nota e complicata di tutto il compendio di villa Palazzola. Ci stiamo appresso
da quando siamo entrati un po’ in Palazzo; per acquisir copia di un parere del
legale facemmo l’anticamera sei mesi, ora scopriamo che ce n’era anche un
secondo, comunque lo scrivemmo al caro Canio in occasione dell’audizione per la
variante degli alberghi e poi alla dodicesima osservazione della medesima variante, che lì quel diritto a edificare era caduto, così come pure
non aveva ancor promosso l’azione per far ottemperare questa “SAB” ai patti e
condizioni sottoscritti. Ora siamo anche contenti perché lo dicono anche loro,
anzi vanno avanti i giudici per farlo dichiarare; togliere alla “SAB” spa quel
diritto che non ha e farla obbedire ai patti sottoscritti. Qua mi fermo e più non
vado avanti altrimenti vi metto in confusione; chi ha interesse, apra
l’albo del Comune e legga, in integrale, i verbali n.163 e n.76 della giunta di
governo. Fine della storia, dunque tutto bene ? Tutto bene questo non si sa,
perché il Professore delegato, quello che era assente nella decisione che porta
il numero 7 con 6, quando lo interrogammo sul perché e sul per come derogava
alle norme per un sopralzo del “La Palma”, l’altro gruppo ben potente, ebbe a
risponderci che è così che Lui fa sempre e quando, invece, doveva riferire sul
giallo del terreno di Palese, altra storia di uno un po’ potente, Lui non
c’era. Quindi tutto bene? Tutto bene a condizione di non usar con i potenti più
pesi e più misure.
domenica 1 aprile 2012
GIOCHI DI PRESTIGIO
Era
un po’ la cosa più temuta, quella che intorno al tavolo delle conferenze delle
due varianti di città, anziché, come di prassi, sedessero dirigenti delegati di
settore, si accomodasse, invece, proprio la casta. E’ accaduto ed è solo la prova
generale, è accaduto quando l’altro giorno era in esame la variante detta PAI. Convitato
inaspettato tal Nobili Massimo, dal nomignolo curioso, divertente e poi azzeccato: detto
infatti anche “ leprotto”. Dirigente provinciale di settore, de facto
sfiduciato, esprime il parere di quell’ ente il presidente, dopo un corso a tempo
pieno in materia di cui ha notoria conoscenza e anche sapienza. Quindi il
nostro caro Canio ha estratto la carta, tenuta nascosta nella manica, con l’intento, taroccando la partita, di stringere nell’ angolo il terzo convitato, il Dirigente regionale.
Se a questo hanno pensato, forse, le orecchie a lor troppo stavano fischiando e
qualche anticipazione, a loro, non gradita era nell’ aria. Comunque il rimedio è uno di
quelli assai poco ordinario, anzi del tutto straordinario, tanto che è la prima
volta che il Leprotto si presenta in conferenza. Non è da loro scender di
persona nell’ arena, di norma preferiscono star dietro le quinte a manovrare di
nascosto ed anche questo fa pensare che il rimedio è proprio quello estremo. Dobbiamo però dirvi che quanto
al buon esito di quella gran sortita, ancora nulla abbiamo in nostre mani e non
sappiamo come è andato il battesimo del fuoco del Presidente di una provincia destinata
alla chiusura prossima ventura. Certo che, per far scendere in campo un calibro
pesante, Canio avrà pensato che la sua mitraglietta non bastava e poteva anche far cilecca. Quanto
poi sempre a quel Leprotto, ci aveva già provato, ne demmo anche noi
conto, ad interferir, senz’ esito, nel voto del Consiglio Comunale; ora però
sono decisi ad andare sino in fondo ed ecco allora Canio, diventar prestigiatore
e dal cappello estrarr leprotti per le orecchie e a noi non resta che fare i cacciatori.
Iscriviti a:
Post (Atom)