Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

lunedì 2 aprile 2012

I PESI E LE MISURE


Dopo un po’di titubanze, Canio prende un poco di coraggio e batte un colpo, anzi due colpi, uno per volta, e va all’affondo contro un gruppo di quelli più potenti. Non è per noi manco una sorpresa, semmai la sorpresa era l’attesa che diventava, forse, un poco troppo lunga, comunque adesso è stato fatto, anzi è stato pubblicato, aspettiamo allora i risultati: quando? Certo non domani; come? Questo lo vedremo. Ne avevamo anche già scritto di quell’ “enclave” di terreno, con serra e abitazione, che entra dentro il parco di villa Palazzola; proprietario sempre il Comune, ma una “SAB” spa : “ Società Alberghi Baveno” col diritto a edificarvi un altro,nuovo, albergo. La storia va indietro anche nel tempo, correvano gli anni 85 e 87 del passato novecento e l’allora proprietario vendette quel diritto, a quattro soldi, a quella “SAB” spa, mentre la proprietà, senza diritto, andò per dono appunto al nostro bel Comune. La storia insomma è quella nota e complicata di tutto il compendio di villa Palazzola. Ci stiamo appresso da quando siamo entrati un po’ in Palazzo; per acquisir copia di un parere del legale facemmo l’anticamera sei mesi, ora scopriamo che ce n’era anche un secondo, comunque lo scrivemmo al caro Canio in occasione dell’audizione per la variante degli alberghi e poi alla dodicesima osservazione della medesima variante, che lì quel diritto a edificare era caduto, così come pure non aveva ancor promosso l’azione per far ottemperare questa “SAB” ai patti e condizioni sottoscritti. Ora siamo anche contenti perché lo dicono anche loro, anzi vanno avanti i giudici per farlo dichiarare; togliere alla “SAB” spa quel diritto che non ha e farla obbedire ai patti sottoscritti. Qua mi fermo e più non vado avanti altrimenti vi metto in confusione; chi ha interesse, apra l’albo del Comune e legga, in integrale, i verbali n.163 e n.76 della giunta di governo.  Fine della storia, dunque  tutto bene ? Tutto bene questo non si sa, perché il Professore delegato, quello che era assente nella decisione che porta il numero 7 con 6, quando lo interrogammo sul perché e sul per come derogava alle norme per un sopralzo del “La Palma”, l’altro gruppo ben potente, ebbe a risponderci che è così che Lui fa sempre e quando, invece, doveva riferire sul giallo del terreno di Palese, altra storia di uno un po’ potente, Lui non c’era. Quindi tutto bene? Tutto bene a condizione di non usar con i potenti più pesi e più misure.

             

Nessun commento:

Posta un commento