Era
un po’ la cosa più temuta, quella che intorno al tavolo delle conferenze delle
due varianti di città, anziché, come di prassi, sedessero dirigenti delegati di
settore, si accomodasse, invece, proprio la casta. E’ accaduto ed è solo la prova
generale, è accaduto quando l’altro giorno era in esame la variante detta PAI. Convitato
inaspettato tal Nobili Massimo, dal nomignolo curioso, divertente e poi azzeccato: detto
infatti anche “ leprotto”. Dirigente provinciale di settore, de facto
sfiduciato, esprime il parere di quell’ ente il presidente, dopo un corso a tempo
pieno in materia di cui ha notoria conoscenza e anche sapienza. Quindi il
nostro caro Canio ha estratto la carta, tenuta nascosta nella manica, con l’intento, taroccando la partita, di stringere nell’ angolo il terzo convitato, il Dirigente regionale.
Se a questo hanno pensato, forse, le orecchie a lor troppo stavano fischiando e
qualche anticipazione, a loro, non gradita era nell’ aria. Comunque il rimedio è uno di
quelli assai poco ordinario, anzi del tutto straordinario, tanto che è la prima
volta che il Leprotto si presenta in conferenza. Non è da loro scender di
persona nell’ arena, di norma preferiscono star dietro le quinte a manovrare di
nascosto ed anche questo fa pensare che il rimedio è proprio quello estremo. Dobbiamo però dirvi che quanto
al buon esito di quella gran sortita, ancora nulla abbiamo in nostre mani e non
sappiamo come è andato il battesimo del fuoco del Presidente di una provincia destinata
alla chiusura prossima ventura. Certo che, per far scendere in campo un calibro
pesante, Canio avrà pensato che la sua mitraglietta non bastava e poteva anche far cilecca. Quanto
poi sempre a quel Leprotto, ci aveva già provato, ne demmo anche noi
conto, ad interferir, senz’ esito, nel voto del Consiglio Comunale; ora però
sono decisi ad andare sino in fondo ed ecco allora Canio, diventar prestigiatore
e dal cappello estrarr leprotti per le orecchie e a noi non resta che fare i cacciatori.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Nessun commento:
Posta un commento