Ci
eravamo posti la domanda solo nell'ultimo dei post, non è passato
molto tempo, anzi quasi niente, e già c'è la risposta. Dunque
Canio, dopo che ha perso altri nove mesi senza portare a casa ancora
proprio niente, ricorre alla giustizia e cita l'Ente Regionale. Quel
che lui vuole sono i soldi, quei un poco meno di cinque milioni in
euro che era l'accordo tra le parti sottoscritto per recuperare a un
uso pubblico quel bene che è villa chiamata Palazzola. Li vuole e
li pretende con diritto tanto da pensar di chieder l'aiuto di
giustizia. Che abbia diritto nessuno lo contesta, che debba metterci
ogni impegno per averli è un suo dovere, che ci abbia, sin oggi,
proprio messo tutto l'impegno che forse era dovuto, mica tanto, che
ora, fallito il tentativo conciliante, non vi sia altro strumento più
adeguato che mettersi in una lite con l'Ente Regionale, questo non è
vero, anzi vero semmai è proprio forse il contrario perchè lo strumento
della lite tra Enti di governo è assai anomalo e certo poco rituale.
Strumento vero sarebbe il negoziato, l'incontro tra le parti del
“conflitto” , sedersi attorno al tavolo e trattare sino a trovar
la soluzione. Ora che a Canio la diplomazia difetti questo è un
fatto, che la sua capacità di ottener udienza a Palazzo Regionale
sia a noi forse poco nota, anche questo è un altro fatto, ma a veder
dal risultato non ci par che sia un'altra sua virtù. Rimane dunque
per Canio soltanto la giustizia dove rimetter nelle mani la sorte di
questa villa sventurata quasi non l'avesse, ahinoi, mai sin' ora
conosciuta. Eccome la conobbe la giustizia, trascinando per decenni
la vicenda di quel testamento di due righe che il Professor Alfonso
Pini scrisse poco prima di lasciare questa vita. Non è bastato
allora, dunque si comincia un'altra volta e noi si aspetta ancora.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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