Arrivano
i giudizi e sono guai; il tempo è d'autunno e si vendemmia ed ecco
allor che sulla Stampa e sulla rete si possono leggere i primi
risultati dell'attività di Canio passata al vaglio dei giudici del
TAR. Va male infatti il primo dei due giudizi promossi contro la
costituzione in vetta al Mottarone di quei diritti espropriati per
mantenere piste e impianti aperti. Va male, abbiamo detto e tutto
torna dunque a capo. L'altro giudizio che ancora sta in attesa non
avrà quindi miglior fortuna e sorte ed anche lì tutto tornerà
ancora punto e a capo. In quest'ultimo caso c'è poi l'aggravante che
pende il giudizio per lo sfratto e se cade l'esproprio come ormai è
certo, lo sfratto riprende il suo cammino e arriva in porto. Per ora
Canio paga le sue e un terzo delle spese legali sostenute dalla
parte, stessa sarà la sorte del giudizio ancor un poco in nostra
attesa, ma questo non sarà poi tutto perché si rischia di dover
pagare anche, un poco o molto, il danno. Tranquillizzante è Canio
sulla Stampa che dice che basta rifar solo poi gli atti evitando
gli errori denunciati. Dimentica di dir poi sempre Canio che dovrà
pure pagarsi, o quanto meno offrirsi, l'indennizzo e questo rischia
di essere una cifra a più zeri considerata la vasta superficie
interessata. Comunque il pasticcio è stato fatto; se non erro,
cercando nei post di questo blog c'era pure il suo annuncio
preannunciato. Pafundi è sempre l'Avvocato di cui Canio ripone in
toto la fiducia e che assiste l'Ente in ste vicende, seguendo infatti
il suo parere, Canio intraprese giusto un'altra causa avverso gli
Zacchera del Bristol; motivo di contesa una questione annosa intorno
alla cessione, che poi fu disattesa, di un'area a questo Ente. Anche
di questa storia sembra che sia uscito, in primo grado, il suo
giudizio e pollice verso un'altra volta par che ne sia il suo di
risultato. Come vedete dunque non va bene, su tre giudizi in fila,
saranno tre alla fine le sconfitte, ridimensionando così la fama di
Canio vincitore. Notizie ancor più certe saranno comunque, sempre da
Canio, da esser note nel prossimo Consiglio, dove manco a farlo
quasi apposta pende l'interpello su tutto il contenzioso svolto
durante gli otto anni di governo.
Così
decise e scrisse
Il
Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte (Sezione Seconda)
definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto,
lo accoglie e per l’effetto annulla, nella parte di interesse della
società ricorrente:
- il decreto del Comune di Stresa di costituzione coattiva di
servitù n. 1-5476 del 17 aprile 2012;
- la delibera del Consiglio comunale di Stresa n. 49 del 3 maggio
2011, la delibera della Giunta comunale di Stresa n. 111 del 9 agosto
2011 e la delibera della Giunta della Regione Piemonte n. 13-2575 del
13 settembre 2011.
Condanna il Comune di Stresa, la Regione Piemonte e la S4 s.r.l.
al pagamento delle spese di giudizio in favore della società
ricorrente, ciascuno nella misura di euro 5.000,00 (oltre i.v.a.,
c.a.p. ed accessori di legge).
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità
amministrativa.
Così deciso in Torino nella camera di consiglio del giorno 22
maggio 2013 con l’intervento dei magistrati:
Vincenzo Salamone, Presidente
Savio Picone, Primo Referendario, Estensore
Ofelia Fratamico, Primo Referendario
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