Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

venerdì 27 settembre 2013

IN PIEDI ENTRA LA CORTE




Arrivano i giudizi e sono guai; il tempo è d'autunno e si vendemmia ed ecco allor che sulla Stampa e sulla rete si possono leggere i primi risultati dell'attività di Canio passata al vaglio dei giudici del TAR. Va male infatti il primo dei due giudizi promossi contro la costituzione in vetta al Mottarone di quei diritti espropriati per mantenere piste e impianti aperti. Va male, abbiamo detto e tutto torna dunque a capo. L'altro giudizio che ancora sta in attesa non avrà quindi miglior fortuna e sorte ed anche lì tutto tornerà ancora punto e a capo. In quest'ultimo caso c'è poi l'aggravante che pende il giudizio per lo sfratto e se cade l'esproprio come ormai è certo, lo sfratto riprende il suo cammino e arriva in porto. Per ora Canio paga le sue e un terzo delle spese legali sostenute dalla parte, stessa sarà la sorte del giudizio ancor un poco in nostra attesa, ma questo non sarà poi tutto perché si rischia di dover pagare anche, un poco o molto, il danno. Tranquillizzante è Canio sulla Stampa che dice che basta rifar solo poi gli atti evitando gli errori denunciati. Dimentica di dir poi sempre Canio che dovrà pure pagarsi, o quanto meno offrirsi, l'indennizzo e questo rischia di essere una cifra a più zeri considerata la vasta superficie interessata. Comunque il pasticcio è stato fatto; se non erro, cercando nei post di questo blog c'era pure il suo annuncio preannunciato. Pafundi è sempre l'Avvocato di cui Canio ripone in toto la fiducia e che assiste l'Ente in ste vicende, seguendo infatti il suo parere, Canio intraprese giusto un'altra causa avverso gli Zacchera del Bristol; motivo di contesa una questione annosa intorno alla cessione, che poi fu disattesa, di un'area a questo Ente. Anche di questa storia sembra che sia uscito, in primo grado, il suo giudizio e pollice verso un'altra volta par che ne sia il suo di risultato. Come vedete dunque non va bene, su tre giudizi in fila, saranno tre alla fine le sconfitte, ridimensionando così la fama di Canio vincitore. Notizie ancor più certe saranno comunque, sempre da Canio, da esser note nel prossimo Consiglio, dove manco a farlo quasi apposta pende l'interpello su tutto il contenzioso svolto durante gli otto anni di governo.

Così decise e scrisse

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte (Sezione Seconda) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l’effetto annulla, nella parte di interesse della società ricorrente:
- il decreto del Comune di Stresa di costituzione coattiva di servitù n. 1-5476 del 17 aprile 2012;
- la delibera del Consiglio comunale di Stresa n. 49 del 3 maggio 2011, la delibera della Giunta comunale di Stresa n. 111 del 9 agosto 2011 e la delibera della Giunta della Regione Piemonte n. 13-2575 del 13 settembre 2011.
Condanna il Comune di Stresa, la Regione Piemonte e la S4 s.r.l. al pagamento delle spese di giudizio in favore della società ricorrente, ciascuno nella misura di euro 5.000,00 (oltre i.v.a., c.a.p. ed accessori di legge).
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.
Così deciso in Torino nella camera di consiglio del giorno 22 maggio 2013 con l’intervento dei magistrati:
Vincenzo Salamone, Presidente
Savio Picone, Primo Referendario, Estensore
Ofelia Fratamico, Primo Referendario



Nessun commento:

Posta un commento