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venerdì 20 settembre 2013

PORTALE COL MISTERO


Sarà forse l'anno che passerà per i portali ed ecco che dopo quello assai più noto che è stato fatto sfregiando il Grand Hotel, anche il Palazzo si è fatto un suo portale, un po' più piccolino, ma assai particolare. Sarebbe l'accesso principale alla vasca per il bagno, sarebbe appunto, ma è rimasto chiuso durante l'intera stagione natatoria e rischia di non aprir mai i suoi battenti. Ora sarà l'oggetto di interpello che in questo post vi anticipiamo.

     

OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Impianto natatorio Lido Carciano-criterio di progettazione e di funzionamento degli accessi .

 
Affinché possa essere inserito all’o.d.g di prossimo consiglio si formula il seguente interpello.

Il nuovo impianto pubblico sito al Lido di Carciano è stato realizzato con la costruzione sul suo lato sud di una struttura costituita da un lungo basso fabbricato che ospita alcuni servizi, un portale che, a prima vista, parrebbe costituire, considerate anche le sistemazioni esterne, l'accesso principale alla struttura, nonché una scala di risalita dalla spiaggia all'area natatoria. E' stato qui usato il condizionale poiché, in realtà, né mai il supposto accesso pubblico è stato mai utilizzato, né mai è stata consentita la risalita dalla spiaggia alla piscina attraverso il passaggio a tal scopo dedicato.

Sulla prima delle due questioni, ad una prima, sommaria, valutazione parrebbe che l'apparente accesso principale, in realtà mai potrà svolgere tale funzione. E' noto infatti che per poter accedere ad una piscina occorre, secondo regola, prima transitare negli spogliatoi, poi passare attraverso la griglia della doccia e solo così presentarsi nell'area della vasca natatoria. Se questa è dunque la regola, va da sè che il realizzato portale di presunto accesso tale non è e sarà destinato a rimanere sempre chiuso ed inutilizzato. Neppure, anche questo è evidente, potrà fungere da uscita per il pubblico, in quanto anche l'uscita è regolata da procedure che non consentono di transitare attraverso l'area natatoria agli utenti in procinto di lasciare l'impianto.

Per quanto invece riguarda il collegamento di risalita dalla spiaggia alla piscina, esso parrebbe realizzato per consentirne una corretta funzionalità. Il problema qui sta nel fatto che non è mai stato utilizzato e che è risultato impossibile fruire di piscina e di spiaggia insieme, salvo lasciare la piscina per scendere alla spiaggia e risalirvi da altra via, ma pagando nuovamente l'accesso.

Se questi sono i fatti gli interpellanti sono a rivolgersi all'Assessore munito di delega alle opere pubbliche ed al patrimonio perché abbia a confermare o smentire quanto riportato nella presente interpellanza. Ove i fatti venissero confermati, nel primo dei due casi parrebbe trovarsi di fronte ad un evidente errore di progettazione che ha comportato la realizzazione di una struttura, probabilmente, del tutto inutile e comunque ridondante, nonché di dubbio risultato estetico architettonico, mentre nel secondo dei due casi il problema parrebbe limitarsi ad una questione di gestione della struttura, gestione sulla quale l'Ente deve comunque esercitare una corretta vigilanza al fine di evitare abusi che danno poi origine a doglianze da parte degli utenti.

In ogni caso comunque la struttura in argomento parrebbe aver costituito una spesa, in parte, inutile vuoi perché l'accesso è errato, vuoi perché i servizi lì collocati avrebbe potuto trovare spazio in superficie sottostanti inutilizzate, vuoi perché la via di collegamento tra la spiaggia e la piscina non richiede l'esistenza di una struttura coperta e invasiva.

Sulla base dell'esito della risposta che verrà data, ove confermasse l'ipotesi di errore, si chiede cosa intenda promuovere l'amministrazione ai fine della propria dovuta tutela.

 
Gli interpellanti ringraziano

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