Sarà
forse l'anno che passerà per i portali ed ecco che dopo quello assai
più noto che è stato fatto sfregiando il Grand Hotel, anche il
Palazzo si è fatto un suo portale, un po' più piccolino, ma assai
particolare. Sarebbe l'accesso principale alla vasca per il bagno,
sarebbe appunto, ma è rimasto chiuso durante l'intera stagione
natatoria e rischia di non aprir mai i suoi battenti. Ora sarà
l'oggetto di interpello che in questo post vi anticipiamo.
OGG:
Interpellanza
art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio.
Impianto natatorio Lido Carciano-criterio di progettazione e di
funzionamento degli accessi .
Affinché
possa essere inserito all’o.d.g di prossimo consiglio si formula il
seguente interpello.
Il
nuovo impianto pubblico sito al Lido di Carciano è stato realizzato
con la costruzione sul suo lato sud di una struttura costituita da un
lungo basso fabbricato che ospita alcuni servizi, un portale che, a
prima vista, parrebbe costituire, considerate anche le sistemazioni
esterne, l'accesso principale alla struttura, nonché una scala di
risalita dalla spiaggia all'area natatoria. E' stato qui usato il
condizionale poiché, in realtà, né mai il supposto accesso
pubblico è stato mai utilizzato, né mai è stata consentita la
risalita dalla spiaggia alla piscina attraverso il passaggio a tal
scopo dedicato.
Sulla
prima delle due questioni, ad una prima, sommaria, valutazione
parrebbe che l'apparente accesso principale, in realtà mai potrà
svolgere tale funzione. E' noto infatti che per poter accedere ad una
piscina occorre, secondo regola, prima transitare negli spogliatoi,
poi passare attraverso la griglia della doccia e solo così
presentarsi nell'area della vasca natatoria. Se questa è dunque la
regola, va da sè che il realizzato portale di presunto accesso tale
non è e sarà destinato a rimanere sempre chiuso ed inutilizzato.
Neppure, anche questo è evidente, potrà fungere da uscita per il
pubblico, in quanto anche l'uscita è regolata da procedure che non
consentono di transitare attraverso l'area natatoria agli utenti in
procinto di lasciare l'impianto.
Per
quanto invece riguarda il collegamento di risalita dalla spiaggia
alla piscina, esso parrebbe realizzato per consentirne una corretta
funzionalità. Il problema qui sta nel fatto che non è mai stato
utilizzato e che è risultato impossibile fruire di piscina e di
spiaggia insieme, salvo lasciare la piscina per scendere alla
spiaggia e risalirvi da altra via, ma pagando nuovamente l'accesso.
Se
questi sono i fatti gli interpellanti sono a rivolgersi all'Assessore
munito di delega alle opere pubbliche ed al patrimonio perché abbia
a confermare o smentire quanto riportato nella presente
interpellanza. Ove i fatti venissero confermati, nel primo dei due
casi parrebbe trovarsi di fronte ad un evidente errore di
progettazione che ha comportato la realizzazione di una struttura,
probabilmente, del tutto inutile e comunque ridondante, nonché di
dubbio risultato estetico architettonico, mentre nel secondo dei due
casi il problema parrebbe limitarsi ad una questione di gestione
della struttura, gestione sulla quale l'Ente deve comunque esercitare
una corretta vigilanza al fine di evitare abusi che danno poi origine
a doglianze da parte degli utenti.
In
ogni caso comunque la struttura in argomento parrebbe aver costituito
una spesa, in parte, inutile vuoi perché l'accesso è errato, vuoi
perché i servizi lì collocati avrebbe potuto trovare spazio in
superficie sottostanti inutilizzate, vuoi perché la via di
collegamento tra la spiaggia e la piscina non richiede l'esistenza di
una struttura coperta e invasiva.
Sulla
base dell'esito della risposta che verrà data, ove confermasse
l'ipotesi di errore, si chiede cosa intenda promuovere
l'amministrazione ai fine della propria dovuta tutela.
Gli
interpellanti ringraziano
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