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martedì 24 settembre 2013

INFORMAZIONE


Nel titolo c'è tutto, si chiama trasparenza, ma la si legge  come se fosse una cosa anche invisibile, è in prima fila nei programmi elettorali e poi, chiunque si aggiudica il suo turno cambia tutto. Questa è lo stato informativo che regna, pertanto, un po' dovunque e qua da noi non fa eccezione. Canio su questo punto è stato un osso duro, facendo un po' di tutto per metter in silenzio un po' su tutto. Noi ricordiamo ancora le disposizioni draconiane che aveva imposto a quelli del Palazzo perchè, senza il suo volere, neppure un rigo andasse in mano a quelli che, per Lui, sono nemici. Ci vollero interpelli in Consiglio anche feroci, esposti a Villa Taranto e poi dovette cedere alla legge. Ora è poi venuta un' altra legge ancor più aperta e permissiva che dal primo dell'anno che verrà aprirà gli archivi dei Palazzi sulla rete. Canio ha perso quindi la sua guerra, ma non è tutto. L'informazione infatti non è soltanto dire al cittadino, che questi sia il solito elettore od anche soltanto quello spettatore: “ Prendi, entra in rete e leggi ciò che vuoi”, il cittadino infatti, come comunemente lo si dice, è quello medio, c'è chi sa navigare, c'è chi non lo sa e poi non basta sapere navigare, bisogna saper anche cosa poi cercare, come cercarlo e poi come trovarlo e quando anche lo si trova bisogna anche saperlo decifrare, perché son atti scritti in altra lingua di quella che si usa a far la spesa tutti i giorni. Insomma per farla molto in breve occorrerebbe conoscere una sintesi delle notizie interessanti ed importanti, leggere quelle ed essere contenti ed informati. Cos'è che esce invece dal Palazzo? Esce, una tantum, mandato a casa quel giornalino formato parrocchiale curato dall'ufficio stampa ad esso dedicato. La carta è patinata, il contenuto è poverino, l'informazione alla fine è come zero e il cittadino che, intanto lo ha pagato circa qualche migliaia in euro, ne sa come e quanto prima. Quanto invece agli altri eletti, anche per loro la vita è un poco grama, perché anche se si hanno accesso a quasi tutto, non è che poi sappiano di tutto, e a loro Canio non è che poi conceda un trattamento di riguardo. Prova ne è la necessità di fare un sacco di interpelli in Assemblea soltanto per sapere quel che Canio dovrebbe dire Lui per primo. Ma qui si scontron due esigenze che, a volte sono tra loro contrapposte: l'una è quella di informare e l'altra di fare anche un po' di propaganda. Quando le cose vanno bene le due esigenze si sposano, ma quando le cose non vanno o vanno male, subito divorziano e allora …? Allora si fanno gli interpelli e così aspetti un poco e speri.

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