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lunedì 11 novembre 2013

14 NOVEMBRE


Alla vigilia del 14 novembre, Italia Nostra firma l'attacco alla " Zanetta". Ci è giunta ieri in redazione la notizia che il Presidente Nazionale della nominata Associazione ha posto giovedì la sua di firma, delegando l'Avvocato a presentare al TAR questo ricorso entro il 14 del mese in corso. La cosa quindi è fatta, se poi, per sicurezza, vi saranno anche altre firme a sottoscrivere il ricorso, tanto meglio. Si vuol andare sul super di sicuro per non rischiare di non essere ammessi al giudicato; quindi si blinda sulle firme e avanti tutta. L'appuntamento è dunque giovedì, quando il nostro blog pubblicherà sul post della giornata e in integrale, sto ricorso. Neanche son trascorsi sol tre di mesi; il tempo delle ferie giudiziarie e quello di mettere a punto il documento per l'attacco. Ora la festa di Canio e della SIAV dello Zanetta è già finita. Durata è dunque poco l'intensa gioia provata da quei due la sera del 21 del mese dell'agosto; ora l'autunno è già avanzato, arrivano i geli e le tempeste e occorrerà, tra breve, schierare Pafundi  o qualcun' altro  per difendere lo stralcio di variante. Difesa ardita ed anche assai costosa, sarà opportuno che Canio non rischi sta volta una difesa temeraria perché se poi va male, la paga certo prima il suo Comune, ma non è detto che anche Lui e la Sua  Giunta, tutta intera, non siano chiamati poi a risarcire il danno provocato. Quindi vedremo come sto Governo affronterà l'attacco in corso e appresterà le sue difese. Quindi noi non si scherzava affatto e né si millantava quando si annunciava che il contrasto sarebbe andato avanti sino a oltranza, tanto che abbiamo mosso il vertice d'Italia di tal organizzazione preposta alla tutela dei beni culturali e del paesaggio. Se a ciò si aggiunge il fatto, che è già noto, di aver  esposto tutto quanto alle Procure, il quadro dell'attacco si completa, tanto da ritener, sapendo i fatti, di poter valutar la prognosi a noi, insomma, un poco favorevole. Certo non si sa mai quando si va davanti ad una corte, ma tanti nostri atti in trenta e più d'anni sono pur già andati davanti a un po' di corti e, sarà  stata sempre la fortuna o cosa d'altro, ne siamo sempre usciti  bene assai. Quindi stia attento Canio, lo avvertiamo, valuti bene se vale la difesa o è meglio cambiar la  strategia e forse metter, finalmente,  giudizio nei suoi atti. Sarebbe ora infatti, ma da quel che anche nell'ultimo Consiglio ha combinato, orchestrando l'agguato a un Consigliere durante un interpello, dubitiamo.         

 

 

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