La
notizia passerebbe inosservata, come molte, ma più che un interesse essa pare
suscitare commozione: tal M. Maltauro sta nominato Cavaliere. Dei meriti che
hanno portato l'uomo a montar sopra un cavallo non c'è pero notizia alcuna e
delle motivazion formali ed ufficiali che hanno fatto entrar tal nominato cittadino
nella 5° delle classi di cui si compone l'Ordine Cavalleresco al merito della
Repubblica Italiana, neppure si sa niente. Meno difficile ci viene da pensare
chi mai poi è stato che si è fatto briga di segnalar tal nome come degno di meritar
così l'ambito premio. A noi sovviene ancora quando tal M.Maltauro, che fosse
omonimo può darsi, già prima eletto nel consesso cittadino, lasciato il suo mestiere,
fu nominato, per atto di sua sponte dell'Alcade, non certo cavaliere, ma direttore
di una carrozza chiamata Stresa Service. Ne nacque un mezzo putiferio per via del
suo compenso non certo assai modesto; rimase quindi un poco tempo in mezzo allo
squanquasso provocato, poi fece le valige e disse di tornare al suo vecchio
di mestiere. La storia però non lì finisce, perché sbirciando sui siti e sulla
rete, il nome lo si trova un po' anche più avanti, tra quelli, e sono tanti, che
muniti di un contratto cococo son presi a servizio del potere perché sono gli
esperti a tener relazioni " interne esterne" dell'Ufficio di Presidenza
del Consiglio che sta a Palazzo Lascaris a Torino. C'è scritto anche il
compenso, la durata del contratto e così via. Sembrava salito dunque di un
gradino tal M. l'omonimo Maltauro che ora da quel lontano grigio ufficio dove lo
aveva messo Canio a contar le monetine dei parcheggi, lo si ritrova accanto alle
stanze del potere. Se per meriti speciali sia salito, se per l'aver maturato un
bel curriculum in giro per il mondo o
cosa altro non sappiamo, certamente dubitiamo. Comunque la vicinanza a un
tal Cattaneo V. avrà giovato tanto da meritar quest'altro salto avanti, o
meglio, sta volta, sulla groppa. Ora cavalca, scritto che è il suo nome dentro
quell'albo dei cavalieri senza mai macchia e figuriamoci paura. Rimane comunque
oscura la ragione che avrà motivato l'ingresso in tale schiera; peccato l'avremmo
qui postata a chiosar, con una risata, sta notizia.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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