Salerno, indagato il sindaco De Luca
Nel mirino della Procura i lavori
al cantiere Crescent sul lungomare.
Avvisi di garanzia per i componenti di giunta che approvarono delibera
salerno
Abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e violazioni in
materia urbanistica sono i reati ipotizzati, a vario titolo, negli avvisi di garanzia
notificati questa mattina dai Carabinieri di Salerno al sindaco e vice ministro
Vincenzo De Luca e a una trentina di persone tra assessori comunali, funzionari
del Comune di Salerno, della Soprintendenza, oltre che ai responsabili delle
imprese interessate alla costruzione del “Crescent”. È un edificio, a forma di
mezzaluna, alto circa 30 metri, esteso per trecento, con una volumetria di
90mila metri cubi che si sta realizzando non lontano dalla spiaggia di Santa
Teresa, affacciato sulla vasta piazza della Libertà che De Luca ha paragonato a
piazza del Plebiscito di Napoli. Un’opera simbolo della trasformazione urbana -
ha detto con orgoglio il sindaco di Salerno - che nei prossimi anni sarà visitata
da turisti provenienti da tutto il mondo.
Non la pensano proprio così i rappresentanti di
alcune associazioni ambientaliste. L’indagine condotta dai sostituti
procuratori Rocco Alfano e Guglielmo Valenti, infatti, parte da un esposto,
l’ultimo di una lunga serie (complessivamente 24), presentato dall’associazione
Italia Nostra e dal comitato «No Crescent», che hanno chiesto di fare chiarezza
sull’impatto ambientale dell’opera in corso di realizzazione e sul corso del
torrente sotterraneo Fusandola, che scorre non lontano dalla nuova
costruzione.
De Luca però non ci sta. Da Facebook dice ironico:
«Ogni opera pubblica, un procedimento giudiziario. Ogni variante urbanistica,
un avviso di garanzia. Oggi arriva quello relativo al Crescent». E ne ha per
tutti, puntando l’indice contro «la sottocultura della mummificazione del
territorio, il finto ambientalismo, la palude burocratica sono sempre di più un
grande problema per lo sviluppo dell’Italia» e ricordando che con il sequestro
sono a rischio circa duecento posti di lavoro.
Per il deputato del Pd, Fulvio Bonavitacola quella
della magistratura «è una decisione sorprendente»` mentre da Forza Italia
dicono che bisogna fare in modo che ´`la città di Salerno possa respirare con
una azione urbana proporzionata alla sua storia e non rimanere impantanata in una
palude di gigantismo fossilizzato´`
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