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martedì 4 febbraio 2014

FERMARE IL DECLINO




Primo fermare sto declino; questa dovrebbe essere la mission a noi da imporre da parte del popolo elettore. "Purtroppo" o per fortuna questo declino non sempre e ancora  lo si vede nei numeri della statistica locale dove, facendo il saldo di stagione i dati sempre salgono e non scendono. Quindi il declino è riferito ad altre cose di cui, per vero, non sembra che la sensibilità locale ci sta molto elevata. Il declino, per noi, è quello che si vede girando intorno un po' lo sguardo, buttando gli occhi sulle macerie del presente dove viene abbandonata la storia del passato quasi che fosse mondezza da gettare. I casi sono noti, purtroppo sono tanti, purtroppo sono troppi; non è il caso di fare un altro lungo elenco, direste che barba ancora questi, ma sono proprio ancora questi che indicano che c'è stato un fallimento. Fermare sto declino è dunque imperativo perché anche se, forse, non tocca ancora la borsa della spesa, è un segno che indica pericolo prossimo imminente. Van dunque prese le cose che non vanno, che sono lasciate alle macerie, chiedersi perché sono così e chiedersi quand'è e com'è che possono tornare indietro dall'oblio. Prendiamo la cortina edilizia a pensiline fronte lago; vediamo la stazione trenitalia e lì vicino; guardiamo la sequenze dei parchi e ville in distruzione programmata sulla costa; ammiriamo la pericolante  rimessa del trenino, vediamo la stazione navigazione laghi capoluogo e così via che, senza volerlo, vi abbiamo fatto la lista un'altra volta. A ognuna di queste situazioni c'è da metterci accanto le risposte ai quei  perché, ai quei quand'è e a quei com'è. Vedremo che a ogni domanda ci sta, magari, non solo una risposta, ma più di una risposta sulle cause e più di una soluzione alla questione. Il decennio del governo che sta per terminare non ha rimediato a una che sia delle questioni, semmai ha fatto il suo rovescio, lasciando i pubblici degradati ancor in piedi e promettendo un premio a quei benemeriti privati che tengono sotto ricatto la città. Per nostra parte ci abbiamo messo anche la faccia, prendendo, in conseguenza, dal Sindaco più amato della storia cittadina e da un sodale, querele inventate senza sosta nel tentativo, speriamo che sia vano, di rovinarci per sempre la fedina. Comunque andiamo avanti e presto porteremo nel Consiglio una proposta  che farà imbestialire un cittadino e che se non avrà la forza di rimuoverne le cause, almeno, si spera che fermi sto declino.                

 

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