Mentre è in corso di stampa il notiziario del Gruppo e tra
qualche giorno inizia la sua distribuzione, anche il Palazzo sta preparando la
sua informazione. Come di regola anche l' opposizione trova un qualche spazio ed
ecco che allora il Gruppo Insieme vi scrive il suo pensiero sulla salute del
governo. Ormai si va verso la fine e d'obbligo e scontato è fare un consuntivo.
E' un po' l'acqua calda che si scopre, vorremmo esser ben felici e poter scrivere d'altro; magari, molto bene. Ve lo postiamo, ma per ora questo è tutto, ce ne dispiace.
" L'ultimo giro di boa,
ormai, è in vista. I nove anni trascorsi non sono pochi per tirare un giudizio
sulla capacità e sulla credibilità di un governo locale. Di Milia, dunque,
non può sfuggire a questo esame finale dove non c'è più una successiva prova d'appello,
perché il tempo è, ormai, terminato. L'appello, in fondo,
è stato già questo secondo mandato il cui esito è davanti a tutti. Si dirà che è stato
sfortunato, che il patto di stabilità ha rovinato le sue promesse; che non ha
avuto il tempo necessario, questa poi…! Che la colpa è anche della burocrazia….;
che ha avuto un'opposizione troppo agguerrita, tanto di cappello! Insomma se andiamo a
cercare possiamo trovare, sempre, delle buone ragioni capaci di giustificare
l'esito, non proprio felice, di questi ultimi anni in cui si è consumato il secondo
mandato Di Mila e, dal nostro punto di osservazione, si è perso tempo e si sono
perse occasioni, ma quanto al giudizio finale sulle cose fatte, dobbiamo essere
tutti quanti onesti e, per una volta almeno, essere d'accordo che è stato un insuccesso. Sulle cause possiamo
anche discutere, ma su un dato oggettivo qual è quello dei risultati ottenuti, è
molto difficile barare. Dunque: niente
Palazzola, ma neppure niente Gabbiola, poi niente, per fortuna, attuazione
dell'accordo " storico" Di Milia/Pallavicino; niente, e anche qui per
fortuna, variante alberghiera, ma sì, purtroppo, variante stralcio "ad
personam"; ma niente micronido, niente museo della pesca; niente
passeggiata fronte lago Villa Aminta, che intanto si tiene i nostri, e non
pochi, soldi; niente, sino ancora a oggi, porto turistico; poi si vedrà. Ma certamente nessun esito della
promessa ricerca dei colpevoli. Dopo anni e anni di accordi e disaccordi niente
ancora, sino a oggi almeno, nuova alberghiera e nuovo campo di calcio, poi si
vedrà o magari si rivedrà. Quanto alla funivia, rimane un oggetto sempre a
rischio e con soluzioni che hanno da trovarsi all'ultimo minuto utile, ed anche
qui stiamo a vedere come andrà a finire.Almeno un sì però ci
sta ed è la vasca per il bagno, ma in acqua fredda. Vedremo se poi il contratto
sarà adempiuto o il tutto finirà in un buco fatto sempre e soltanto in acqua. Comunque per una che
ne hanno aperta, un'altra, la Cascina di Carciano, sta chiusa da un tempo
infinito e quando poi riaprirà, nessuno, ancora, lo sa. Potremmo continuare
in questo bilancio di mandato che non è in chiaro scuro, ma è solo scuro. Le cause dunque sì,
certamente, ci sono anche quelle che abbiamo indicato, ma la capacità di un
governo sta nel saperle rimuovere. Infatti; quanto al
tempo che non è stato sufficiente, forse ne ha avuto anche troppo; quanto al
patto di stabilità e ai suoi vincoli, la verità è che Di Milia non è stato
capace di usare le alternative che c'erano, così come non ha fatto buon uso del
mare di soldi in cui nuota il bilancio del Comune; quanto alla burocrazia, se
gli metteva il bastone nelle ruote, doveva riformarla, ma non lo ha fatto;
quanto all'opposizione troppo forte, bastava ne copiasse un poco i suggerimenti
e sarebbe stato il Sindaco di un buon governo. Peccato dunque per
il tempo passato e per il poco o nulla combinato. L'unica magra, ma
proprio molto magra consolazione che rimane è quella che non vi sarà un altro
appello per Canio."
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