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martedì 11 febbraio 2014

LA PRESSE




Mentre è in corso di stampa il notiziario del Gruppo e tra qualche giorno inizia la sua distribuzione, anche il Palazzo sta preparando la sua informazione. Come di regola anche l' opposizione trova un qualche spazio ed ecco che allora il Gruppo Insieme vi scrive il suo pensiero sulla salute del governo. Ormai si va verso la fine e d'obbligo e scontato è fare un consuntivo. E' un po' l'acqua calda che si scopre, vorremmo esser ben felici e poter scrivere d'altro; magari, molto bene. Ve lo postiamo, ma per ora questo è tutto, ce ne dispiace.
" L'ultimo giro di boa, ormai, è in vista.  I nove anni trascorsi non sono pochi per tirare un giudizio sulla capacità e sulla credibilità di un governo locale.  Di Milia, dunque, non può sfuggire a questo esame finale dove non c'è più una successiva prova d'appello, perché il tempo è, ormai, terminato. L'appello, in fondo, è stato già questo secondo mandato il cui esito è davanti a tutti. Si dirà che è stato sfortunato, che il patto di stabilità ha rovinato le sue promesse; che non ha avuto il tempo necessario, questa poi…! Che la colpa è anche della burocrazia….; che ha avuto un'opposizione troppo agguerrita, tanto di cappello! Insomma se andiamo a cercare possiamo trovare, sempre, delle buone ragioni capaci di giustificare l'esito, non proprio felice, di questi ultimi anni in cui si è consumato il secondo mandato Di Mila e, dal nostro punto di osservazione, si è perso tempo e si sono perse occasioni, ma quanto al giudizio finale sulle cose fatte, dobbiamo essere tutti quanti onesti e, per una volta almeno, essere d'accordo che è stato un insuccesso. Sulle cause possiamo anche discutere, ma su un dato oggettivo qual è quello dei risultati ottenuti, è molto difficile barare. Dunque: niente Palazzola, ma neppure niente Gabbiola, poi niente, per fortuna, attuazione dell'accordo " storico" Di Milia/Pallavicino; niente, e anche qui per fortuna, variante alberghiera, ma sì, purtroppo, variante stralcio "ad personam"; ma niente micronido, niente museo della pesca; niente passeggiata fronte lago Villa Aminta, che intanto si tiene i nostri, e non pochi, soldi; niente, sino ancora a oggi, porto turistico; poi  si vedrà. Ma certamente nessun esito della promessa ricerca dei colpevoli. Dopo anni e anni di accordi e disaccordi niente ancora, sino a oggi almeno, nuova alberghiera e nuovo campo di calcio, poi si vedrà o magari si rivedrà. Quanto alla funivia, rimane un oggetto sempre a rischio e con soluzioni che hanno da trovarsi all'ultimo minuto utile, ed anche qui stiamo a vedere come andrà a finire.Almeno un sì però ci sta ed è la vasca per il bagno, ma in acqua fredda. Vedremo se poi il contratto sarà adempiuto o il tutto finirà in un buco fatto sempre e soltanto in acqua. Comunque per una che ne hanno aperta, un'altra, la Cascina di Carciano, sta chiusa da un tempo infinito e quando poi riaprirà, nessuno, ancora, lo sa. Potremmo continuare in questo bilancio di mandato che non è in chiaro scuro, ma è solo scuro. Le cause dunque sì, certamente, ci sono anche quelle che abbiamo indicato, ma la capacità di un governo sta nel saperle rimuovere. Infatti; quanto al tempo che non è stato sufficiente, forse ne ha avuto anche troppo; quanto al patto di stabilità e ai suoi vincoli, la verità è che Di Milia non è stato capace di usare le alternative che c'erano, così come non ha fatto buon uso del mare di soldi in cui nuota il bilancio del Comune; quanto alla burocrazia, se gli metteva il bastone nelle ruote, doveva riformarla, ma non lo ha fatto; quanto all'opposizione troppo forte, bastava ne copiasse un poco i suggerimenti e sarebbe stato il Sindaco di un buon governo. Peccato dunque per il tempo passato e per il poco o nulla combinato. L'unica magra, ma proprio molto magra consolazione che rimane è quella che non vi sarà un altro appello per Canio."                          



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