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venerdì 14 febbraio 2014

LA VETTA CONTESA


Riprende dunque un po' questo duello che vede fronteggiar, su in vetta, il nobile Casato e il non più tanto giovane Capo del locale civil nostro governo. Oggetto di cotanta tenzone, come ben noto, è quel possesso delle terre usate per scender e risalir lungo le piste. Rassicura dunque il nostro Capo che, nell'intervista rilasciata, rivendica a sé il gran merito di avere, con la servitù già imposta, così evitato un danno grave alla stazione; più che grave, lo definisce infatti  lui: " incommensurabile". Dimentica quel Capo che quel danno grave o, come lui lo definisce appunto "incommensurabile", sarebbe dipeso da due fatti: l'uno il non aver più assolto un contraente a un obbligo giuridico che è quello di pagare il prezzo di una cosa che ti è data; secondo il non avere svolto l'autorità civile, con diligenza, scienza e con coscienza, l'onere di applicar le leggi secondo corretta procedura e garanzia e non, invece, come ha fatto, giusto a caso. Dunque sto Canio sarebbe stata la causa, seguendo il filo logico del suo dire, o almeno la concausa cui da imputar sarebbe stato quel danno grave, da Lui chiamato appunto "incommensurabile"; stiam freschi !  Poi però ci rassicura che tanto non dovrebbe succeder proprio nulla perché manco il Casato ha avuto un danno, avendo l'autorità civile offerto il prezzo del possesso, pari, Lui dice, a quanto era l'importo del contratto.  Dunque però, un'altra volta, così dicendo, ricade a dir cose imprecise, anzi non vere, perché l'importo offerto è un "una tantum" e il canon, invece, era annuale.  Vedremo dunque il prossimo ventuno del mese che è già in corso come la pensa il giudice civile, or che sappiano come la pensa Canio dal Palazzo. Intanto però quest'anno, sembra un dispetto, la neve sta, forse, anche un po' troppa, ma di questa manna non sembra che tutti ne stian traendo il giusto giovamento. La funivia va e vien quando gli è comodo, ma l'autorità civile non dice niente; la situazione in vetta per le auto è, invece, lasciata alla volontà del Dio del cielo che manda neve o spara sole; quanto agli impianti per salire ed alle piste di discesa, quelle insomma che sono l'oggetto di contesa, funzionano a metà; oggi un po' di qua e domani un po' di là; a prezzo pieno, o quasi, è naturale. Anche su questi fatti all'autorità civil che ci ha messo soldi e faccia, chiediamo che, con la solita intervista, rassicuri.

 

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