Riprende dunque un po' questo duello che vede fronteggiar,
su in vetta, il nobile Casato e il non più tanto giovane Capo del locale civil nostro governo.
Oggetto di cotanta tenzone, come ben noto, è quel possesso delle terre usate
per scender e risalir lungo le piste. Rassicura dunque il nostro Capo che,
nell'intervista rilasciata, rivendica a sé il gran merito di avere, con la
servitù già imposta, così evitato un danno grave alla stazione; più che grave,
lo definisce infatti lui: " incommensurabile".
Dimentica quel Capo che quel danno grave o, come lui lo definisce appunto "incommensurabile",
sarebbe dipeso da due fatti: l'uno il non aver più assolto un contraente a un
obbligo giuridico che è quello di pagare il prezzo di una cosa che ti è data;
secondo il non avere svolto l'autorità civile, con diligenza, scienza e con
coscienza, l'onere di applicar le leggi secondo corretta procedura e garanzia e
non, invece, come ha fatto, giusto a caso. Dunque sto Canio sarebbe stata la
causa, seguendo il filo logico del suo dire, o almeno la concausa cui da imputar
sarebbe stato quel danno grave, da Lui chiamato appunto "incommensurabile";
stiam freschi ! Poi però ci rassicura
che tanto non dovrebbe succeder proprio nulla perché manco il Casato ha avuto
un danno, avendo l'autorità civile offerto il prezzo del possesso, pari, Lui
dice, a quanto era l'importo del contratto.
Dunque però, un'altra volta, così dicendo, ricade a dir cose imprecise,
anzi non vere, perché l'importo offerto è un "una tantum" e il
canon, invece, era annuale. Vedremo
dunque il prossimo ventuno del mese che è già in corso come la pensa il giudice civile, or che sappiano come
la pensa Canio dal Palazzo. Intanto però quest'anno, sembra un dispetto, la
neve sta, forse, anche un po' troppa, ma di questa manna non sembra che tutti ne stian traendo
il giusto giovamento. La funivia va e vien quando gli è comodo, ma l'autorità civile
non dice niente; la situazione in vetta per le auto è, invece, lasciata alla
volontà del Dio del cielo che manda neve o spara sole; quanto agli impianti per
salire ed alle piste di discesa, quelle insomma che sono l'oggetto di contesa,
funzionano a metà; oggi un po' di qua e domani un po' di là; a prezzo pieno, o
quasi, è naturale. Anche su questi fatti all'autorità civil che ci ha messo
soldi e faccia, chiediamo che, con la solita intervista, rassicuri.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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