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giovedì 27 febbraio 2014

UN CANIO RABBIOSO








               

Son trenta minuti passati le 18 e mentre fuor piove dentro ricomincia. C'è la solita chiama dell'appello e poi si sbrigano le pratiche che  Maggioranza porta in Assemblea  e  che incassano due consensi e un'astensione. Consenso per la convenzione con Verbania per i cani e quello per la concessione dell'Alpe su in Vidabbia.  Si astiene, invece, minoranza per la questione di un progetto di assetto idrogeologico eseguito da un privato. Si entra ora nel vivo e si passa alla mozione, quella che, sulla scia della richiesta presentata da Italia Nostra, vorrebbe che sia lo Stato a mettere le regole su quel segmento della costa che va dalla Pozzani alla Castelli. L'illustra Piervalle che ne da la sua lettura. Prevede il voto contro di tutta maggioranza, ma non importa, dice, perché comunque l'iniziativa è, ormai, avviata e l'istruttoria da parte del Ministero pure è scontata. E' Canio in persona e in piedi che anticipa il suo voto. E' contro, punto, è contro. Non vuol più vincoli, non vuol più regole, non è di moda, non è moderno, non porta voti, è impopolare e poi…, poi, lo dice, l'obiettivo di quei due sta sempre uguale, contro quello che, nella serata, sta, nuovamente, seduto in prima fila. C'è dunque sto disegno, perverso e un po' maldestro che vuole colpire e fare solo un grande danno e qui Canio si perde.., si tradisce e tira fuori, ancora una volta, la sua clava. Ce l'ha a morte contro il giornale che, mandato a tutte le famiglie, non par, per nulla, abbia gradito. Quindi minaccia ancora altre querele. Ormai è un ossesso, prende pur nota delle quantità dei giornaletti mandati alle famiglie, accusa l'uno, accusa poi anche l'altro;  accuse ridicole, ma non si ferma, e quando qualcuno gli ricorda questo suo vizio di querela, lui smentisce, dice che lui rispetta i Consiglieri dentro il Consiglio, ma quando la diffamazione e la menzogna è sparsa fuori, lui dice che reagisce. Falso gli si dice, è falso caro Canio, tu hai colpito ben 5 componenti solo perché  hanno prodotto in aula un documento, quindi taci. Comunque si va al voto e non c'è storia, ma intanto Canio incassa pure le parole che il Professor lascia nell'aula e che lo gelano. C'è ora la lista di tutti gli interpelli. C'è quello sull'Expo che, nella risposta, Canio ridimensiona per portata ed importanza, ma che Bottini ne fa suo motivo di successo, quando, racconta che, sotto una tenda, c'è stata, con lui presente, la firma di quelli del Dubaj con il Commissario all'Expo, cosa che ne ha garantito la possibilità stessa di realizzazione. Non ci resta che prenderne atto.  Spetta a Scarinzi, invece, dare la risposta sulle serate degli incontri che, in quest'inverno, sono sparite. Ragioni di bilancio prima, ci dice, ma poi si scopre che son costate proprio poco e, chiuso il Distretto, non c'è manco più una  sala. Sul mega interpello ancor sul porto, Canio si smarca e lo rimanda. Ci son poi queste ordinanze contro le piante, dove Canio, è proprio il caso di dir, anche s'inalbera. Arriva l'ICI ed ora l'IMU ed anche qui Canio si incazza. Chissà perché quando di mezzo ci va qualcuno che conosciamo, lui se la prende più del normale ? Ma questa volta gli da una mano anche Poletti, presto zittito sulla sinistra, quando Piervalle glielo ricorda: sarebbe un tema della sua parte. Comunque vada, nulla vien fuori, loro stan fermi e non si spostano neanche di un rigo;chi non pagava, non pagherà.

Anche sta volta Canio non mente e accusa Piervalle di usare il suo seggio per trarsi fuori da beghe penali, leggi querele, in cui ci è cascato. Altre scintille volano in aria perché sarebbe dovere di Canio difendere quel seggio quando è colpito da accuse assai ingiuste e non il contrario. Ancor la Cascina sta chiusa a Carciano; risponde Bottini che or finalmente, ha pensato, dopo due anni di false partenze, di farne oggetto di accordo con l'Ente Pro Loco. Non c'è la risposta ancor di quest'ultima, ma è un segno evidente che il Palazzo va piano e della cosa non tanto si cura. Rimangono ora soltanto gli interpelli prodotti dal Gruppo di  Lega che, nella serata, con Canio non quaglia. Riguardan le date del 11 e 13 luglio fissate per XCAT che non paiono che siano adeguate. Bottini risponde dicendo che le date saranno un po' altre e non quelle, comunque non molto distanti;  poi c'è il tema mercati e dintorni che sembra abbian preso il posto al commercio locale che paga ben oltre un banchetto e si vede sottratto il mercato. Risponde Falciola dicendo che sì..., si vedrà…                     

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