Un punto, almeno, l'ha segnato ed era ora. Adesso
seconda la sentenza emessa, in primo grado, dal Giudice civile di Verbania, la
piena proprietà dell'Ente si afferma estendersi all'intero compendio di Villa
Palazzola. Se ci sarà un appello speriamo sia respinto così che questo tassello
già sottratto alla proprietà comune
rimanga, invece, per sempre tra i
suoi beni e non ne sia fatto oggetto di
mercato. Un punto, dunque, almeno sto Canio l'ha segnato; più volte ne parlammo
su qualche post di questo stesso blog ché l'esistenza di un diritto in loco da
parte della SAB ( società alberghi Baveno)
noi sempre pur lo contestammo. Viene a pennello pure sta sentenza
perché, come sapete, si sono accesi, nuovamente, i fari sull'area assai
pregiata che vede al centro la Villa e il suo parco. I fari sono accessi non
tanto per i soldi che, ancora, non ci sono, ma perché, magari in attesa di quei
soldi, si affini una norma più adeguata a che la tratta di quel lago sia blindata;
si tolgano speranze e fantasie di chi vorrebbe varare in quel contesto qualche
decina di mila nuovi cubi e che gli sia detto molto chiaro: "se lo tolga
dalla testa". Si affermi insomma la potestà di chi fonda il diritto in
questo Stato e non di chi, sotto dettato, come avvenuto, scriva le norme ad hoc
per un privato. Se dunque è stato segnato un primo punto, ora vediamo il giorno
26 del mese in corso se la mozione che portiamo subito in Consiglio verrà
approvata o, come sempre, sarà quella bocciata. Certo che l'anticipazione di
Canio sulla Stampa non porta, affatto, bene. Maestro d'accordi, registra
d'intese condivise tra il pubblico e il privato che sono state esempi da
strapazzo, il primo cittadino riesuma lo strumento con cui non ha mai nulla
combinato. Comunque se Canio non cambia d'opinione, poco varrà per lui aver
segnato un punto, perché subito sprecato in un mach continuo e sotterraneo che,
sembra, esser condotto tra quei colossi cui l'arbitro di turno sembra favorir
più l'un dei due che l'altro.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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