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lunedì 10 marzo 2014

INTERVALLO

Per qualche giorno, anche soltanto, si ferma la pubblicazione quotidiana. Riprenderà, regolarmente, la settimana che verrà. Per ora lasciamo pertanto i testi, in integrale, della richiesta formulata per il prossimo Consiglio e arrivederci.  

 
 
 
 
 
GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”


07/03/2014

Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia
       STRESA

OGG:  Interpellanza art. 44  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio.  Progetto di apertura di Gammin Hall. Previsioni e prospettive.

       
Affinché possa essere inserito all’o.d.g del prossimo consiglio utile si formula il seguente interpello.
In data 19/11/2011 sul sito di ANIT, l'Associazione nazionale dei comuni interessati all'apertura di case di gioco, veniva pubblicato un comunicato che così recitata:

 
E’ OPERATIVA LA PARTNERSHIP CON GAMENET E CASINO’ DI CAMPIONE

Al via la progettazione delle prime Gaming Hall con il nuovo brand

Taormina e a seguire Stresa, Fasano, Anzio e Montecatini. Questo l’ordine di apertura delle Gaming Hall nei Comuni aderenti all’Anit, da attuare in partnership con il concessionario di Stato Gamenet e il Casino di Campione, a loro volta consorziati in una new-co di prossima costituzione, che investirà trenta milioni di euro in un progetto che complessivamente interesserà una ventina di sale in tutta Italia. Il piano esecutivo è stato illustrato dall’amministratore delegato di Gamenet, Ezio Filippone, durante l’assemblea dell’associazione tenutasi venerdì 16 a Roma.
Diventa pertanto operativo il protocollo d’intesa firmato poco prima dell’estate tra l’Anit e Gamenet, che prevede l’allestimento di strutture dedicate al gioco e all’intrattenimento di particolare pregio (secondo il format “kursaal” a suo tempo indicato dall’Associazione), da realizzare in collaborazione con le Amministrazioni locali che reciteranno così un ruolo “attivo” nell’offerta di un prodotto altamente sensibile come il gioco d’alea.
La prima location, la cui apertura è prevista entro fine anno, sarà “La Baronessa” di Taormina, il blasonato ristorante ubicato lungo il corso principale della città, in attesa del completamento dei lavori della Villa Mon Repos, lo storica sede del casinò negli Anni ’60. Nel 2012 vedranno la luce altre sale a Stresa, Fasano (nell’attuale Casina municipale), Anzio (appena sarà disponibile il monumentale “Paradiso sul mare”).
Nel corso dei lavori assembleari, inoltre, si è proceduto al rinnovo delle cariche associative. Confermato alla presidenza il Comune di Stresa nella persona del vicesindaco, Giuseppe Bottini; ai Comuni di Taormina e Montecatini sono andate le due vicepresidenze, mentre Fasano ricoprirà l’incarico di presidente del Collegio dei Revisori. Il nuovo Comitato direttivo risulta composto dai Comuni di Anzio, Montecatini, S.Pellegrino, Stresa e Taormina.
Infine, l’Assemblea ha preso atto delle dimissioni del Comune di Salsomaggiore e ha deliberato l’ingresso di due nuove amministrazioni: Porto Azzurro (Isola d’Elba) e Tropea, quest’ultima già socio in passato.
Il Portavoce Bonammo.

 Nell'ambito di un' interpellanza svolta in Consiglio Comunale in pari epoca, il Vice Delegato, ribadiva anche in quella sede i contenuti del comunicato, manifestando la previsione concreta che  Stresa avrebbe visto, da lì a poco, l'apertura di una sala da gioco.
Anche le norme regolamentari fatte approvare dal Consiglio Comunale venivano lette in funzione della possibilità di apertura in loco di una sala giochi del modello delineato nel comunicato ANIT.
Fortunatamente per alcuni e sfortunatamente per altri, quegli annunci non pare abbiano avuto, almeno a livello locale, alcun seguito.
Non ne conosciamo tuttavia le ragioni e non sappiamo se tale mancato seguito di quegli annunci sia da attribuirsi a un qualche intervenuto modificato orientamento  da parte della Amministrazione Locale circa l'opportunità, o forse meglio dire l'inopportunità, di darvi corso o ad altre problematiche  a livello di rapporti tra ANIT e il concessionario Gament.  Anche a Taormina infatti,  che nel comunicato ANIT era posta in testa alla lista dei comuni in impaziente attesa, le cose sembrano poi andate diversamente da quanto previsto.
Alla luce dunque di questi fatti, o meglio dire, non fatti, pare opportuno che l'Amministrazione torni a riferire in Consiglio Comunale circa il mancato esito degli annunci dati allora dallo stesso Presidente, tutt'ora in carica, di ANIT, il Vice Delegato Bottini, e chiarisca lo stato della vicenda, illustrando con esaurienti argomentazioni le ragioni per le quali quello scenario delineato, con forse troppo facile ottimismo, non si è venuto a realizzare.
In sintesi si vuole conoscere se l'intervenuto blocco o ritardo nel programma sia da attribuirsi, soltanto, a questioni "centrali" ciò a dire riconducibili tutte e soltanto a vicende ANIT e concessionari dei giochi o se hanno pesato anche le modifiche legislative previste che, a breve, dovrebbero intervenire per effetto della legge di delega fiscale conferita al Governo, come pure il sito ANIT ci informa, oppure ancora ad un diverso maturato orientamento, intervenuto a livello locale, e che abbia , anche se non palesato pubblicamente, modificato, nei fatti, il contenuto delle delega rilasciata al Presidente ANIT , cosa che , in tal caso, verrebbe ben vista dagli interpellanti Consiglieri.    
 

I Consiglieri ringraziano
 Il Gruppo Insieme

 

GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

 

07/03/2014

Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia
       STRESA


OGG:  Interpellanza art. 44  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio.  Concessione per la gestione di demanio idrico.  Stato di attuazione
         

Affinché possa essere inserito all’o.d.g del prossimo consiglio utile si formula il seguente interpello.
 Osservato che, in relazione all’oggetto, in data 21/08/2013 la Giunta assumeva atto di indirizzo per l'avvio di procedure atte a verificare l'esistenza  di interesse, da parte di operatori, alla gestione, mediante concessione, dell'area del demanio idrico individuata nell'ambito del monumento a Umberto I, includendo in detta prevista concessione, il recupero dei locali sottostanti il monumento stesso ed attualmente in stato di grave, perdurante, degrado.
Alla luce del tempo decorso, non avendo conoscenza di esito dell'iniziativa assunta , con la presente , anche in considerazione del già segnalato stato di visibile degrado dei locali di cui in argomento,  si è a interrogare il Sindaco e l'Assessore munito di delega affinché resoconti al Consiglio sullo stato di attuazione della deliberazione di indirizzo. In caso positivo sviluppo indichino  i presumibili termini entro i quali l'iniziativa andrà a concretarsi e, nel caso opposto, indichino, invece, quali siano le soluzioni alternative che l'Amministrazione ha pensato o pensa di assumere anche al fine di por fine al visibile stato di degrado in cui versano i beni interessati e che, certamente, come già in altra occasione fatto rilevare, non promuovono un giudizio di buon governo a favore dell'Amministrazione in carica.

Il Gruppo Insieme

 

GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

 
07/03/2014

Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia
       STRESA

 
OGG:  Interpellanza art. 44  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio.  Applicazione normativa di PRGC in materia di piantumazione delle aree pubbliche a parcheggio.

                           

Affinché possa essere inserito all’o.d.g del prossimo consiglio utile si formula il seguente interpello.


In relazione all’oggetto, riprendendo il contenuto di un precedente interpello non svolto,  si osserva che la norma contenuta all'articolo 4.1 delle NTA vigenti così recita:

 

……………………..I parcheggi pubblici potranno essere realizzati:

- a livello stradale, e si dovrà provvedere alla piantumazione di un albero di alto fusto ogni 25 mq. di area a parcheggio;

- a più piani sotto il livello stradale; in tal caso l’altezza dell’intradosso non dovrà essere superiore a mt. 2,50 se il parcheggio è destinato ad automobili, e non superiore a mt. 4,00 se il parcheggio è destinato ad autobus. Comunque la copertura dovrà essere ultimata con pavimentazione piana e destinata pure essa a parcheggio, oppure dovrà essere previsto un manto a verde con riporto di terra non inferiore a mt. 0,40………………………………………..
 
Poiché tale normativa data dall'entrata in vigore del piano regolatore vigente cioè dall'anno 1994, ne consegue che da allora, tutti le nuove aree adibite  a pubblico parcheggio in superficie avrebbero  dovuto essere progettate e poi realizzate tenendo conto di tale normativa, si ritiene non derogabile.
Le poche nuove aree a parcheggio pubblico che da allora a oggi sono state realizzate, invece, non hanno tenuto conto della norma con l'effetto di aver inserito nuove strutture in ambito urbano prive di elementi di mitigazione quale possono essere considerate le piantumazioni che pur erano imposte.     
Quanto ricordato e premesso, gli interpellanti sono a rivolgersi al Sindaco affinché relazioni al Consiglio in merito e in particolare voglia rispondere  in ordine al punto che nel seguito il Gruppo interpellante espone.
1) Voglia il Sindaco o l''Assessore da esso delegato, dar conto della mancata applicazione della norma di cui all'articolo 4.1 delle NTA indicandone le  ragioni  e se ritiene debba la violazione normativa essere sanata attraverso interventi di riqualificazione successiva delle strutture di parcheggio con l'impianto di verde urbano nella quantità e nella specie adeguate.

 
Il Gruppo Insieme
Gli interpellanti ringraziano


07/03/2014

Al Sig. Sindaco
Preg. mo Avv. Canio Di Milia
Sede Municipale
STRESA  

 
OGG: Mozione art. 45  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio. Accordo di programma per il rinnovamento dell'impianto funiviario di trasporto a fune Stresa - Mottarone. Estensione delle condizioni di bando.

 


Atteso che, a oggi, nonostante le previsioni formulate dal Sindaco in incontro intervenuto con i Gruppi Consiliari, non si ha avuto ancor modo di conoscere il testo definitivo della bozza di accordo di programma che dovrebbe stipularsi tra questo Comune e la Regione Piemonte o la sua Società di committenza in merito alla definizione dei contenuti del bando da emettersi per il rinnovo, sino a sua fine vita, dell'attuale impianto funiviario;
Che comunque, per quanto a conoscenza, l'investimento minimo necessario utile per garantire il rinnovamento dell'impianto non è inferiore a 4 milioni di euro e che la sua vita tecnica successiva  dovrebbe essere, comunque, inferiore ai 20 anni;
Che il bando richiede l'apporto di risorse finanziarie oltre che pubbliche anche private da porre in carico al futuro concessionario;
Che i contenuti minimi del bando non potranno, pertanto, prescindere da quelli sopra enunciati;
Che tuttavia la relativa brevità della residua vita tecnica dell'impianto, ancorché rinnovato, e il non esiguo investimento relativo necessario, suggeriscono di ipotizzare soluzioni che possono andare anche oltre la durata della residua vita tecnica e che affrontino anche i nodi successivi che comunque in un tempo non lontanissimo si avranno a presentare;
Che dunque è verosimile ipotizzare la scrittura di un bando aperto che oltre il suo contenuto minimo obbligatorio, già ipotizzato, possa prevedere offerte opzionali migliorative e che introducano soluzioni ben oltre il tempo residuo;
Che, in via indicativa, sembra possibile consentire offerte che, seppur comprese entro un ambito tecnicamente definito nel bando  stesso che individui capacità di portata, tecnologia da adottarsi, soluzioni  di riduzioni di impatto e quant'altro, possano prevedere la stessa sostituzione dell'impianto esistente, vuoi da subito, vuoi per tratta, vuoi in un tempo intermedio tra l'oggi e la fine della vita tecnica, vuoi al termine della sua naturale durata, ancorando a tale soluzione, logicamente, la durata medesima della concessione;
Che tale previsione opzionale abbia a essere collegata a un'alternativa soluzione di arroccamento a Mottarone vetta che privilegi, specie in periodo invernale, la capacità di trasporto della seconda tratta dell'impianto, introducendo una soluzione definitiva alla problematica di viabilità e di parcheggio che da sempre affligge la stazione;
Che tale previsione sia a essere accompagnata dall'impegno, da porsi in carico a questo Comune, di individuare e attuare, nell'ambito della stazione intermedia, idonee utili aree di parcheggio al fine di consentire lo scambio auto/funivia e viceversa, necessario anche a rendere economicamente più sostenibile la stessa gestione dell'impianto attraverso la crescita del numero annuo dei trasportati;
Tutto quanto premesso e per le motivate ragioni esposte si chiede che il Consiglio Comunale di Stresa si pronunci, attraverso un voto, sulla presente mozione il cui contenuto viene qui, nel seguito,  riassunto:
1) Voglia il Sindaco, nell'ambito del tavolo negoziale aperto per la definizione consensuale dei contenuti del bando da emettersi per la ricerca del concessionario futuro dell'impianto funiviario di trasporto, ottenere l'estensione dei contenuti minimi del bando attraverso l'introduzione di opzioni, poi a discrezione dei concorrenti aderirvi o meno, che possano estendere la previsione di bando sino a ricomprendervi la sostituzione del'impianto attuale.
2) Voglia, sempre il Sindaco, fermi restando i contenuti minimi cui   deve attenersi, privilegiare la redazione di un bando aperto, estremamente flessibile per quanto riguarda gli aspetti opzionali da introdursi nelle offerte, consentendo un ampio grado di alternative possibili, sia in termini di tempi di attuazione che di modi rispetto a soluzioni di rinnovamento totale dell'impianto, definendo comunque il bando i requisiti tecnici, tecnologici, di impatto e di esercizio sotto i quali non sia consentito scendere.
3) Voglia, ancora il Sindaco, impegnare questo Comune a introdurre,nell'ambito del rinnovamento dell'impianto di arroccamento, una sostenibile soluzione al problema della viabilità e parcheggio in ambito Mottarone Vetta, privilegiando la capacità di portata, specie invernale, della seconda tratta funiviaria, favorendo lo scambio auto/funivia e viceversa, nell'ambito della stazione intermedia di Alpinia, attraverso l'impegno del Comune a dotarla di adeguata area di parcheggio.

Il Gruppo Insieme

 Il Gruppo Lega Nord

 
GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

 07/03/2014
Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia
       STRESA

OGG:  Interpellanza art. 44  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio.  Concessione per la gestione del compendio immobiliare Lido di Carciano . Stato di attuazione del relativo contratto.
                            

Affinché possa essere inserito all’o.d.g del prossimo consiglio utile si formula il seguente interpello.
Osservato che, in relazione all’oggetto, alla odierna data, ormai nell'imminenza dell'avvio della prossima stagione turistica, la struttura  già adibita a pubblico esercizio per la somministrazione  di alimenti e bevande annessa al nuovo impianto natatorio, non pare  oggetto di alcun intervento, ma versa in assoluto stato  di abbandono;
Che, sempre all' odierna data, il Consiglio Comunale non è stato ancora chiamato ad assumere alcuna deliberazione in relaziono al rilascio della fidejussione funzionale alla stipula del contratto di prestito da parte dell'Istituto del Credito Sportivo, come già previsto in atto G. M. 158 del 12/12/2012;
Che parimenti sempre all' odierna data, il Consiglio Comunale non è stato ancora chiamato ad assumere alcuna deliberazione in relaziono al rilascio della fidejussione funzionale alla stipula di altro contratto di prestito da parte dell'Istituto del Credito Sportivo, come già previsto in atto G. M. 145 del 21/11/2012;
Che il canone di concessione previsto per la prima annualità ha subito una drastica riduzione, da circa 26.000,00 euro a soli 6.000,00 circa,vuoi per la dichiarata ritardata iniziale consegna della struttura, vuoi per il riconoscimento di spese sostenute dal concessionario al fine di porre rimedio a difetti e vizi già presenti,  pur in presenza di un impianto nuovo e collaudato;
Che, da parte sua inoltre, l'Ente ha assunto recenti impegni di spesa per adeguamento a prescrizioni degli impianti per un ammontare  di circa 52.000, 00 euro, sommandosi così a circa 70.000,00 euro la somma  relativa a maggiori spese impreviste assunte e minori entrate conseguite nel solo primo anno di esercizio;
Che per quanto riguarda l'attuazione delle opere facoltative previste in sede di offerta,esse erano indicate da attuarsi entro la data del 31/01/2014 , data ormai superata senza visibili effetti sugli investimenti previsti;
Che non dato conoscere alcun nuovo e diverso elemento sia intervenuto atto a giustificare lo stato di visibile immobilismo attuale che lascia presagire che nella prossima stagione la struttura potrà. al più, essere esercitata per  un ulteriore anno in forma ridotta ed ampiamente sottoutilizzata rispetto alla sua potenzialità e comunque mantenendosi in stato di evidente progressivo degrado;
Quanto ricordato e premesso, gli interpellanti sono a rivolgersi al Sindaco affinché relazioni, direttamente o a mezzo dell'Assessore Delegato  in merito allo stato di attuazione del contratto di concessione stipulato per la gestione del compendio immobiliare Lido di Carciano, riferendo in ordine ai  punti che nel seguito il Gruppo interpellante espone.

1)    Voglia riferire circa gli esatti motivi che hanno comportato una sensibilissima riduzione del canone dovuto per il primo anno di gestione, passati da oltre 26.000,00 euro a soli circa 6.000,00, nonché riferire in merito alle nuove spese di straordinaria manutenzione di circa 52.000,00 euro, recentemente impegnate per l'adeguamento a norma della nuova struttura, escludendo o meno, responsabilità di soggetti, eventualmente, coinvolti.

2)    Voglia dar conto dei tempi di attuazione degli investimenti previsti in offerta di concessione, individuando il loro grado di realizzazione rispetto al cronoprogramma prodotto, specificando ritardi in atto e, nel caso, le ragioni cui ricondurli.

3)    Voglia illustrare, in caso di persistente ritardo, quali rimedi contrattuali  sono  previsti per porvi rimedio a prescindere da quello della diversa rimodulazione del tempo di durata massima  del contratto e quali azioni l'amministrazione avrebbe, in tal caso, in animo di attivare al fine di ottenere l'ottemperanza al contratto
 
Il Gruppo Insieme
Gli interpellanti ringraziano

 
GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”


07/03/2014

 
Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia
       STRESA

OGG:  Interpellanza art. 44  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio.  Costruzione porto turistico. Stato di attuazione delle opere. Piano di caratterizzazione - imprevisto imprevedibile.
                            

Affinché possa essere inserito all’o.d.g del prossimo consiglio utile si formula il seguente interpello.
Osservato che in data 27/12/2013 sono stati consegnati i lavori relativi alla costruzione del porto turistico, mentre solo successivamente, ossia in data 22/01/2014, la Giunta Municipale ha approvato un piano di caratterizzazione dei fondali, pari ad un costo, imprevisto, di €. 52. 388,80, piano da eseguirsi in conformità alle previsioni contenute del D.M. 10/01/2000 relative alle perimetrazioni  del sito di Pieve Vergonte oggetto di  inquinamento da DDT;
Che tale piano era stato fatto oggetto di affidamento in data appena successiva a  quella di consegna dei lavori, ossia in data 30/12/2013 e ora, si presume, se ne attenda  la sua validazione da parte della struttura del competente Ministero;
Che trascorsi oltre due mesi dalla data di consegna dei lavori, le previsioni contenute nel crono programma paiono già non poter essere rispettate per effetto, si presume, della necessità di attendere la validazione del piano di caratterizzazione e la sua successiva attuazione;
Che nulla è possibile ipotizzare circa gli effetti che le risultanze del piano di caratterizzazione potranno, o meno, provocare sui tempi, modi e costi di realizzazione delle opere portuali ;
Che alla luce di quanto quindi, recentemente, emerso gli interpellanti sono a rivolgersi al Sindaco affinché relazioni  in merito allo stato di attuazione del contratto di appalto di costruzione del nuovo porto turistico, riferendo in ordine ai  punti che nel seguito il Gruppo interpellante espone.

1)    Voglia chiarire e precisare per quali ragioni il piano di caratterizzazione dei fondali non sia stato oggetto di approfondimento nella fase di redazione dei diversi livelli di progettazione, ponendosi il suo contenuto e la sua finalità in funzione di una corretta progettazione dell'opera e non, invece, come parrebbe ora consolidarsi, come uno strumento che interviene in  corso d'opera con effetti, possibili, modificatori delle stesse previsioni di realizzazione dell'opera e dei suoi costi.

2)    Voglia chiarire quindi perché mai le fasi di verifica e di validazione dei diversi progetti che sono intervenute successivamente all'obbligo di caratterizzazione, pur sempre conclusisi in senso positivo, non ne abbiano messo in evidenza la necessità e quindi la carenza e se, nel caso, debba additarsi una qualche responsabilità per intervenuto difetto tecnico di istruttoria.

3)    Voglia illustrare le previsioni temporali in ordine alla verifica e successiva attuazione del piano di caratterizzazione e quelle in ordine ai possibili scenari che le sue conclusioni potranno far emergere circa aumenti dei costi e prolungamenti dei tempi di realizzazione dell'opera anche in relazione alle possibili pretese di maggior compensi dovessero emergere, da parte dell'appaltatore, nel caso di prolungamento, oltre i limiti contrattuali, della fase di attuale sospensione dei lavori.

 
Il Gruppo Insieme
Gli interpellanti ringraziano

 

 

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