Continua l'attenzione sui soldi che si spendono o
che, meglio, anche si buttano. Controllato speciale è sempre il porto che già
fu l'oggetto dell'esposto, assai corposo, trasmesso il tre dicembre scorso alla
Procura della Corte che, per mestiere, indaga intorno al conto. Il nuovo stop,
venuto inaspettato; i soldi già spesi per un nulla; l'incognita che incombe sul
futuro; il tempo che passa senza un nulla. Ci vuole l'ottimismo, purtroppo
esiste anche sto sano un po' realismo che
induce al pessimismo. Or dunque qui postiamo la nota integrativa a quell'esposto
perché rimanga il fiato sul collo di quelli che governano il Palazzo. Un giudice
a Berlino poi vedrà.
GRUPPO CONSILIARE INSIEME
25/03/2014
Spett. Procura Regionale della Corte dei Conti
Via Roma 305
10100 TORINO
e p.c
Spett. Regione Piemonte
Direzione Trasporti,
infrastrutture,mobilità e logistica
Via Belfiore 23
TORINO
Ogg: Comune di Stresa.
Opera pubblica: costruzione di porto turistico. Ritardi ed errori-raddoppio dei
costi: possibile danno erariale. Integrazioni.
I sottoscritti Consiglieri del Comune di Stresa inoltravano in
data 02/12/2013 dettagliato esposto ai soggetti in indirizzo in merito
all'andamento che l'opera pubblica in oggetto aveva avuto sin dall'esordio e
che, alla data d' inoltro dell'esposto, risultava incompiuta e inutilizzabile.
Con la presente ritengono di dover aggiornare lo stato dell'opera
che, da quella data ad oggi, ha avuto
sviluppi che, tuttavia, possono ulteriormente
rilevare sotto il profilo del danno erariale.
In breve, in data 27/12/2013, a seguito d'intervenuto affidamento
dei lavori, gli stessi sono stati consegnati alla nuova impresa appaltatrice a
cui è stato accordata l'anticipazione contrattuale nella misura massima di
legge, pari a circa €. 400.000,00.
Tuttavia e inopinatamente, il giorno 30/12/2013, con atto
determinativo 167 del Servizio dell'area LL.PP. dell'Ente, è stato affidato
incarico a professionisti esterni per la redazione di progetto di
"caratterizzazione" dei fondali.
Tale progetto è stato poi acquisito e sottoposto all'esame della
Giunta dell'Ente che, in data 22
/01/2014 ha provveduto alla sua approvazione.
Si è venuto, quindi, a determinare un nuovo maggior onere per
l'Ente che somma, per ora, a " imprevisti " € 52.000,00 circa per un
intervento che, pur soggetto a normativa previgente la redazione del progetto dell'opera,
ben poteva e doveva essere previsto, anzi costituire attività prodromica la
medesima progettazione dell'opera e che, invece, risulta, formalmente, emerso solo e immediatamente
dopo la consegna dei lavori all'appaltatore .
Conseguente a tale attività e in attesa di poter attuare il piano
di caratterizzazione, i lavori, appena affidati, risultano ora già in fase di sospensione, sospensione che
potrebbe dar corso a riserve e richieste risarcitorie dell'impresa appaltatrice
.
Non è dato, ancora, conoscere I tempi entro i quali verrà attuato
il progetto di caratterizzazione, ora in fase di validazione presso il
Ministero competente né tanto meno è
dato conoscere quale sarà il suo esito e quali effetti potrà, eventualmente, determinare sui costi e sui tempi di
realizzazione dell'opera.
Sarà cura degli scriventi aggiornare Codesta Procura e , per conoscenza, l'Ente Regione,
sullo stato dell'opera conseguente l'esito che i nuovi i eventi avranno nel
prossimo futuro.
Si allegano:
1) Determinazione n. 167 del 30/12/2013 assunta dal Responsabile
del Servizio opere pubbliche dell'Ente, relativa ad affidamento a terzi
dell'incarico di redazione di progetto di caratterizzazione dei fondali.
2) Deliberazione G.M. n.12 del 22/01/2014 relativa ad approvazione
del progetto di caratterizzazione.
IN PROSEGUO
In relazione all'intervenuta rescissione consensuale del
precedente contratto di appalto già in essere con l'impresa Guerrini SPA e di
cui si è fatto ampio cenno nell'esposto già inoltrato, si ritiene dover
integrare le informazioni già fornite.
Si trasmette, quindi, la deliberazione della Giunta Municipale n.
2 del 15/01/2014 con la quale l'accordo di rescissione contrattuale è stato
modificato, indicando, su espressa richiesta dell'appaltatore cessato, che la
rescissione è intervenuta per colpa della stazione appaltante e che i 50.000,00
euro convenuti quale prezzo della transazione costituiscono,
a tutti gli effetti, risarcimento
del danno subito dall'Impresa per l' intervenuta impossibilità di consegna del cantiere da
parte della stazione appaltante.
Si allega:
1) Deliberazione G.M. n.2 del 15/01/2014 relativa a intervenuta
modifica dello schema di accordo transattivo di rescissione contrattuale.
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