Il titolo cui oggi dedichiamo questo post è quello cui
appartiene un'altra delle promesse rinviate o manco fatte. Opera che passerà alla storia, ci
disse Canio nell'ormai lontano esordio; poi poco mancò che fosse anche
scordata. Comunque, come in un recente post noi sostenemmo, tra accordi stipulati, quelli
poi rifatti e i fatti odierni, non è che molto sia cambiato; semplicemente
allor non c'era nulla ed oggi non c'è nulla. A legger le notizie a mezzo stampa, sarebbe stato proprio
Canio a tentar di smentir le nostre affermazioni. Infatti ha detto Canio che l'attesa non
solo non è per nulla vana, ma che nel lungo tempo, ormai passato, i soldi sarebbero cresciuti. Insomma; se è vero che Villa Aminta, nell'ormai lontano anno 200 e zero 9, non ebbe a
versare neppure un euro di tutti i 215 mila che erano dovuti, la stessa ebbe a
impegnarli con diligenza pari a quella del
buon padre di famiglia, tanto da ora disporne di più per fare quell'opera
che passerà dentro la storia, se un giorno mai sarà poi fatta. Dov'è che Canio abbia poi tratto sta storia
dei soldi che da un parte son cresciuti e dei costi d'altra parte pure, questo, per vero, rimane un gran mistero poiché,
e questo è proprio vero, ad oggi non c'è nulla nelle carte, trasmesse da Villa Aminta a quelli del Palazzo,
da cui risulta quanto quest'opera fantasma, alla fine, poi ci costa. Se quindi è
vero che permane un po' questo mistero, intorno alla vicenda c'è pure altro
mistero. Le carte infatti non sono ancor del tutto chiare, ma pur anche trapela un
qualche cosa che non par sia molto a posto. Ma qui non vorrei guastar la
festa e quindi, per ora, è meglio stare un poco zitto. Certo è che, arrivati a questo punto, non
par neppur sia poi troppo difficile che quest'operetta si trasformi, presto, in una farsa.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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