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mercoledì 3 giugno 2015

ANALISI








Finita dunque l'avventura, incomincia la sventura. 3/4 del paese non ha dato il suo voto a Bottini il Cavaliere; 1/4, soltanto, del consenso è andato al nuovo Borgomastro che, unico dei quattro concorrenti ha perso un sacco di consensi ma, per effetto del sistema, ha vinto, ugualmente, l'avventura. Il partito, in assoluto, più votato è quello che manco un voto invece ha dato. Un mare di astensioni è uscito vincitore con oltre un mille e 700 voti persi e poi ci son le bianche e quelle nulle. L'effetto perverso di sto fatto è che il risultato è uscito rovesciato; il Cavalier Bottini, uno dei soggetti colpevole di così gran mare di scontento è stato, alla fine, soltanto lui quello premiato. 1032 voti al Cavaliere, 828 alla Marcella, 261 al Comandante, 250 al solito Piervalle e tutto il resto, che va ben oltre i 1700 sono i delusi, gli incerti o insoddisfatti. La conclusione dunque è molto chiara: il Cavaliere governa con il voto che è una minoranza, la minoranza si oppone col voto che è una maggioranza. Colpevoli di ciò, non me ne vogliano, son dunque tutti quanti gli astenuti che grazie a tanta loro ignavia, sì, sì proprio l'ignavia, hanno promosso, di nuovo, il Cavaliere in sella al seggiolone. La conclusione è amara, è pure vergognosa, la scelta sta volta non mancava, semmai era troppo variegata, ma questo non guastava, eppure non bastava ? Comunque qui la teoria dell'astensione non trova alcuna sua conferma, semplicemente è un premio a conservare, non certo ad innovare. Ordunque però c'è un altro fatto; se Canio governava con ben due mila e 700 voti e minoranza ne aveva soltanto 700, il vento ora è cambiato e il Cavalier sta in sella, ma traballa. Non tanto traballa nel Consiglio, traballa nei luoghi a Lui più congeniali; le strade, la piazza e le osterie. Auguri dunque al nuovo Borgomastro che per nostra sua sventura ha preso il posto dell'Alcade, ma si guardi comunque d'ora innanzi dagli stuoli di amici e suoi paesani; la strada è lunga, il percorso incerto, le insidie tante e i veri amici ormai sono ridotti; a me l'unico sollievo che rimane è di continuare questi " ingarbugli appassionati" che sono ormai ben più di mille e a cui sto Cavaliere errante darà nuova materia senza posa.   

1 commento:

  1. gianpaolo.oggioni@libero.it3 giugno 2015 alle ore 16:43

    Piervalle non demorda, ora, ancor più di prima, la "criticaccia" sua è più che mai utile e necessaria

    Purtroppo, anche questa volta, e ancor più di prima, tante persone normali si sono trasformate in popolo bue, non capendo che il votare non è solo un diritto, ma la manifestazione delle proprie idee ed intenzioni demandate a chi si propone di attuargliene.


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