Discontinuità del Borgomastro dall'epoca che, sino a ieri, era di Canio; discontinuità del Borgomastro da ciò che lui stesso è stato sino a ieri. Si sale dunque nella posta che da noi viene richiesta; se infatti l'attività del Vice Delegato era velata e sempre anche protetta da quello scudo prepotente che era l'Alcade, da oggi il Cavalier è esposto in prima fila e a lui e non ad altri che spetta e spetterà pararsi dagli attacchi, per cui è meglio che si scordi le pratiche bizzarre a cui da sempre è stato avvezzo. Non siamo verginelli, non siam neppur del tutto ingenui, ma siamo vaccinati e siam disincantati. Se un uomo sta dentro la stanza dei bottoni e Bottini è dentro da decenni, non sta senza creare una rete di amicizie clientelari. Volete degli esempi: chiedete un po' a Bottini com'è che ha sistemato la gara del Bar del Bolongaro; chiedete un po' a Bottini com'è che ha sistemato le tante gare per far concorrere le mogli di mariti condannati; chiedete un po' a Bottini perché solo alla vigilia elettorale è andato in porto il bando per la Cascinetta di Carciano, ma un altro in porto non è andato; chiedete un po' a Bottini com'è che è, da sempre, la gestione di spazi ai pubblici esercizi; chiedete un po' a Bottini perché qualcuno che mica è poveretto non paga i beni demaniali tenuti in concessione. In fondo era Bottini il Delegato al patrimonio e alla polizia, quella locale. Insomma, il buon Bottini, si è creato una rete di amicizie che funziona e che alle scadenze del voto e dei rinnovi si risveglia. Una piccola macchina da guerra che, insieme al suo girar per bettole e osterie, ne ha fatto una pedina, da tutti riverita, del gioco politico locale e di quello elettorale. Funziona da sempre il suo sistema; funziona nei tempi fortunati, com'erano i passati e funziona nei tempi più recenti e meno fortunati. Finito però sul seggiolone, il vento ora è girato; Bottini adesso è solo, non ha nessuno schermo, la squadra di governo, diciamolo davvero, non esiste, è lui che siede in prima fila, è lui che, da solo, ci mette la faccia e la sua firma. L'avvertimento, però, ora gli è dato; gli viene da uno che non sta nel suo circolo del voto programmato, ma semmai del voto a lui negato. Sappiamo che stamani ora ci legge; sta volta l'invito è che, accanto alla solita tazzina di caffè ci legga e ci rilegga e si convinca che è tempo che chiuda la pratiche bizzarre e che dia un ultimo saluto ai cari amici, ai tanti clienti ed altrettanti, forse troppi, signori questuanti.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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