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lunedì 1 giugno 2015

IL GIORNO DOPO








La cittadella ormai è già sveglia e apprende, piano piano, la notizia tanto attesa; il Vice delegato è il nuovo borgomastro. Fa ridere aggettivare con il nuovo un tal Bottini che bazzica in Palazzo da una vita, comunque sta volta ha conquistato la fascia tricolore tanto ambita. Festeggia la cittadella la notizia ? Non credo sta notizia sia poi allegra; in fondo ha vinto con, soltanto, un quarto dei voti di diritto, perdendone per strada una montagna. Ha vinto, in assoluto, l'astensione con una massa di voti impressionante. Una parte di sti voti sono i delusi, son ottocento in più dell'altra volta che non hanno confermato il loro voto alla lista del Bottini, ma che, per paradosso, ne hanno consentito l'elezione. La lista della Lega camuffata ha preso voti. La massa di sto voto serve a niente. Che sian tre i seggi o uno soltanto è poi lo stesso, ma questo voto serve al partito della Lega alla faccia di quelli messi nella lista dichiarata cittadina. Nel testa a testa estremo ha vinto, per solo, qualche voto il Comandante; poteva andare anche diverso, bastava qualche voto in meno al partito della Lega e le liste entravano in Consiglio tutte e quattro. Piervalle, il migliore senz'altro di quei quattro, ora sta fuori e il primo preoccupato è il Borgomastro. Sarà duro avere in Consiglio il Comandante, della Lega poco o nulla importa, ma Piervalle era leale. Finisce con sti numeri un po' strani la campagna; l'occasione ormai è belle persa, la città non è matura, la trama tessuta dal Bottini tiene duro, il voto di astensione è una sciagura. Durerà dunque il prossimo governo ? Durerà, forse, sin tanto che Canio poi vorrà.

 

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