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martedì 16 giugno 2015

BANDITO














Scadenza il 29 del mese che sarà quello di luglio prossimo venturo; l'oggetto, poco noto, è questo bando, quello che, per la seconda volta, ci prova a salvare l'impianto che unisce la costa alla sua vetta. Le novità nel bando pure ci stanno e non son poche. Intanto di soldi dai privati per il solo rinnovo dell'impianto non ne servono. In euro 1.570.000 lo mette la Regione in un sol botto, sempre di euro 1.820.000 lo mette sto Comune in 13 anni che ci mette poi circa e ancora un 30.000 euro pur per pari anni e se i conti sono esatti, la cifra che vien fuori nel totale è questa qua: 3.780.000, tutti in euro. Poiché l'investimento è calcolato in euro 3.445.095, il resto è l'IVA, ma non è un costo, ecco che chi poi corre e mette soldi suoi li avrà indietro con tanto di interessi e chi, invece, i soldi non li ha e li prende sul mercato, poi li rimborsa, con tanto di interessi, coi soldi del Comune. E questo è il primo risultato già ottenuto a mandar, la prima volta, la gara tutta buca. Finisce dunque in un gran bluuf la storia che occorrevano i soldi dei privati ? Sì e no; ma se la risposta mia non vi convince, continuate la lettura e poi lo spiego. La sera che in Consiglio, dopo la buca, ci misero, di botto, di euro un altro di milione, non dissero che così si saldava tutto il conto. Glissaron la risposta e farfugliarono qualche cosa. La verità è che il bando ora contiene anche un po' d'altro. In sintesi richiede un'offerta per migliorar anche la qualità di quell'impianto. Che cosa però valga in soldi od in soldoni non è noto; dipenderà da chi farà l'offerta per la gara, di più dirò, dipenderà se vi sarà una gara vera o, invece, vi sarà un solo concorrente o meglio un pretendente. Nel primo caso potrà salire anche la cifra che saranno disposti anche ad offrire, nell'altro dei due casi, vedremo pochi soldi o quasi niente. Or questo bando che è pure pubblicato sul sito della stazione committente e sul bollettino della U.E, neppure però è pubblicato sul sito del Comune o in stralcio sulla stampa, così che sarà pure pubblicato, ma non è pubblicizzato. Della scadenza poi non ne parliamo; essa è quella minima di legge e dopo quattro anni di proroghe e mesi nove d'ininterrotta sospensione, assegnano due mesi quando, per fare un'offerta bella e seria, ne occorrono di mesi forse il doppio. C'è dunque l'impressione che si perda un'occasione e che, invece, diventi soltanto per qualcuno. Ora, però, c'è un nuovo Borgomastro che ci legge ogni mattina e così noi, ancora molto poco, ci speriamo.
P.S. Osserviamo che sto bando non contiene alcuna clausola sociale; cioè a dire che premi, con qualche punto in gara, l'impegno ad assorbire il personale ora in cassa. Dimenticanza ? colpevole in tale caso, o lapsus, cioè tanto non serve perché si sa già chi poi la vince ?  Anche in tal caso, la domanda la giriamo al nuovo Borgomastro.







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