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giovedì 11 giugno 2015

IMMORTALI









Dunque nei giorni della festa in cui s'insedia il Borgomastro e il suo governo, ancor si interroga 3/4 di sto corpo elettorale dove risieda o si nasconda la chiave di un successo imperituro che rischia di condurre alcuni governanti a varcar la soglia del quasi cinquantennio. Neppur casa Savoia, col Re detto tentenna, aveva osato regnar così per lungo tempo; or dunque invece ancora vispi e sempre più longevi i nostri giovanotti, da pochi giorni ormai rieletti, si apprestano a varcar l'ambita soglia. Sarà dovuta un poco alla genetica, un poco alla fortuna, un altro poco al buon stile di vita, e qui l'eccezion conferma anche la regola, sarà il risultato un po' di ciascuna di queste condizioni ed ecco che a noi tocca di avere i governanti più arzilli e più immortali che altrove si conosca, ma di sto privilegio noi ne faremmo, volentieri, anche di meno. Comunque è un fatto ed anche un dato che noi i governanti ce li teniamo così ben sani e saldi che, a stento o quasi mai poi li cambiamo. Più poi ce li teniamo e più loro anche ci stanno; s'intreccia un interesse, un vincolo comune, un'affezione; diventan consueti, son quasi compagnoni e quindi …e quindi, morir che li cacciamo. In questo giochetto che par quasi perfetto, si dimentica però un'altra questione; si tratta che ogni tanto occorre pur far le pulizie. A furia di star sempre gli stessi chiusi in stanze, a furia di tener pure chiusi i serramenti, a furia di star lì a fare poco o niente, si accumula la polvere, si vizia anche un po' l'aria, s'inquina anche l'ambiente; diventa una questione. Di esempi ce ne sono e presto li faremo, così vi spiegheremo che l'arte del governo sta anche un po' nel suo sottogoverno.

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