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venerdì 19 giugno 2015

MI PIACE







Ok; il Borgomastro ha preso nota e si è attivato. Si è accorto dunque, leggendo queste note, del lapsus che Canio aveva pur commesso. La fretta elettorale e la saccenza avevano prodotto un altro guaio, il vecchio Alcade approvando, con furia e con ardore, il nuovo bando per l'impianto che sale dalla costa sino in vetta, aveva poi pure scordato l'esistenza di chi, da sempre, vi lavora. Ne prende atto ora Bottini, lanciando una Madonna a quel suo vecchio capo, ma poi subito dopo si mette già al lavoro per porre un buon rimedio a questo guaio. Vedremo dunque, a breve, il risultato sul quale torneremo a commentare. La cosa dunque ci va bene, almeno speriamo che andrà bene, ma già che siamo in campo lo diciamo; quel bando ha tempi troppo brevi e, forse, è poco noto. Non son due mesi più o due mesi meno che, ormai, sono importanti a che l'impianto inizi ancor anche a girare, ma importante è che qualcuno comprenda la valenza di un'offerta che, col nuovo bando, va ben oltre il cambio di pulegge, di funi o di ingranaggi. Perché quello che il bando ora richiede, necessita di tempo per pensare e valutare, di tempo per anche progettare, di tempo per cercare accordi, finanza ed alleanze. E' interessante; in fondo questo bando non lo dice, ma un po' pur recepisce qualcuno di quegli imput che pur demmo in sede di Consiglio e quindi.., e quindi l'occasione deve essere giocata e se il tempo dato è corto lo si allunghi, se l'informazione è scarsa si diffonda. Di spazio ce n'è molto, non va chiuso; la fretta e le elezioni già fecero gli errori, ora occorre andare cauti, Bottini, il Borgomastro, vada cauto, calma e gesso e si consulti; se questo lo diciamo e perché qualcosa ne sappiamo. Lui, intanto, legga sempre il nostro mattinale o come oggi l'edizione un po' serale.

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