Consiglio d’autunno
Ore 21, palazzina Liberty, assenti il Vice delegato e Coppola, come suo solito, assente anche, per ferie, il Segretario titolare, con in sua vece un altro funzionario, assente R. Luini per quelli della minoranza, inizia questo Consiglio in una sera d’autunno che sembra ancora mezza estate. Questo almeno il clima esterno, quanto a quello interno Canio ha la faccia scura e la ragione sta, ne siamo quasi certi, nel manifesto sul golpe dell’estate. Poco importa, tanto non fa comunque sconti e così si inizia la serata con la parola al curatore del bilancio che, anche Lui come è solito, ci legge la lista dei suoi numeri, senza mai un commento o alzare gli occhi da quei numeri e questa è la verifica degli equilibri di bilancio che, con la Ragioniera che presiede tutti quei numeri, stiamone certi non andranno mai fuori binario. Quanto alla verifica dei programmi, manco una parola, tutto ricondotto alle carte messe agli atti, ma quelle carte non sono proprio la verifica dei programmi del governo oggi in carica, ma piuttosto quello dei gestori dei servizi, cioè dei funzionari. Insomma, dei programmi che non fanno, se ne lavano le mani e questo è, per Canio e tutto il Suo governo, quello da dare in pasto ai Consiglieri. Comunque di qualche cosa gli si obbliga a dar conto e così salta poi fuori che del porto non c’è ancora ne direttore dei lavori, ne collaudatore in corso d’opera, e che quanto alla variante degli Alberghieri, era in programma per il giorno 3 del mese di settembre, ma che ora, parole del delegato Professore, è rinviata al “golpe dell’autunno”. Se lo dice Lui che presidiava la giunta ai tempi del piano malandrino, ne possiamo star sicuri. Certo che battute più infelici dove replicar con ironia sarebbe un gioco da ragazzi, il Professore potrebbe, forse, risparmiarsi. Si passa ad una delle solite variazioni di bilancio per crescerlo ancora di 104 mila d’euro e così i 5 milioni d’euro sono passati di gran lunga, ma sono santi e virtuosi. Debiti fuori dal bilancio non potevano mancare e , come di solito, sono quelli per spese dei legali; uno è ritirato, gli altri sono approvati con il voto della sola maggioranza. C’è una apparente piccola e modesta modifica al regolamento sulle manomissioni delle strade e, poiché l’impressione è che peggiori le garanzie per il Comune, è forse meglio che se lo approvi maggioranza. Si passa ad altro regolamento, quello sugli affidi esterni per progetti. Qui le osservazioni di minoranza sono tante e qualcuna pur sembra che l’apprezzino, ma non sono preparati e si trincerano dietro il redattore del testo, che non c’è. Non fiata il dottore alle finanze, eppure avrebbe dovuto fare un salto sulla sedia a leggere che il suo comune ripristina le massime tariffe dei professionisti, quelli soliti, con tanto di aumento dei costi che Lui dovrebbe controllare, invece neanche una parola, non ha niente di scritto e quindi non può neppur parlare. Alla fine se lo votano e minoranza se ne astiene giusto perchè Canio introduce due piccole rettifiche e poi, forse, si tornerà sul tema un’altra volta. Si passa all'o.d.g. di superminoranza e c’è la richiesta di allargare gli spazi di esame di alcune, limitate, materie del Consiglio. In breve si chiede il raddoppio di tempi che oggi sono stretti. Dice Piervalle:” anche un bambino accoglierebbe richieste così di buon senso, ma siccome qui non vedo bambini, la proposta non sarà accolta” e così è stato, complice primo il Professore, quello che dice di apprestarsi a compiere un golpe per l’autunno. Si passa agli interpelli: I lavori della piscina dovrebbero riprendere perchè così è stato già ordinato; lunga e completa dissertazione poi Canio fa sulle questioni pendenti al Mottarone, impegnandosi a mediare tra Borromeo e Società degli impianti scioviari e dando tutti i ragguagli sui tempi e modi per il rinnovamento della funivia Stresa/Alpino/Mottarone, ma sulla questione i tempi stanno passando e della gara che Regione deve fare, non c'è ancora quasi nulla. Comuque Canio è impegnato a monitorare. Così finisce anche questo appello di primo autunno e si rinvia, un’altra volta, la battaglia per la conquista della costa: tattica, ripensamenti, incertezze, furbizie, dissapori ? Chi lo sa, noi però allo scontro stiamo sempre più pronti.
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